MCCCCCIV, MARZO. 976 ducali CIO milia. Etiam è convenuti li fazi boni in anni 8 ogni anno, dando piper, ducali 7500; non ne dando piper, non ne habi a far boni alcuna cossa. E hanno terminato, per obtenir questo, che ’l dilto cadi possi spender da 3 fin 5 milia ducati, e si la siegue, sarà oplima cossa. El qual cadì Tesedin è molto fa-miliar dii cadì Catibiser dal Cayro, e spera l’ote- 474 gnirà. Item, esso consolo ha ’uto lettere dal turziman Tangavardi, el qual li promete gran cosse e ha mandato de lì uno schiavo chiamato Temerboga, el qual li ha ditto a boeha più di quello li ha scripto, dandoli speranza di conzar tutte le cosse. Esso consolo ha dissimulato e dimostrato aver speranza, e senza rechiesta alcuna, li ha mandato comandamenti, et maxime contra Benebaruti el qual domandava ducati 700 per conio di la sausaria dii piper, la qual tocha pagar al turziman dii soldan e non a nui, salvo quando havemo el piper. Et 1’ oralor nostro li mandò uno comandamento, ma non era ne la forma che bisognava, e tandem li è stà forzo conzar le cosse in ducati 300, con altre manzarie al castelan. E a hora à ’uto comandamento in bona forma, che ’l ditto Benebaruti non li molesti de diete sansarie, nè per alcun lernpo ne possi esser dimandato de alcuno diete sansarie, salvo in caxo havessemo el piper. E auto dicto comandamento, andò dal signor di Damasco perchè Benebaruti havea auto per parte ducati 250, e richiese la restitution; e subito comandò che il fusse messo in cima; sichè spera di adatar le cosse. Item, l icomanda quel cothimo, e li proveditori di cothimo li mandi danari per pagar le promesse, e per questa muda ha ’ulo 12 in 13 milia, et frati a pagar di qui ducati 2000, e sono pochi a tanto bisogno, acciò non si slfa ogni dì in cime. Dii ditto, pur di 28 novembrio.. Come è ve- ■ mito lì Bernardino Corso comesso dei apaltatori dii sai del Cayro se traze per Soria e Turchia, pretendendo non pagar angaria alcuna al cothimo nostro. Or li mostrò la parte e lui non voi aquiescere; la qual cossa ruineria quel cothimo. Et à scripto in Cypro et mandalo la copia di la parte, e si questo siegue, tutti vorano esser tratati per cyprioti, che saria la ruina di quel cothimo etc. Da Sibinico, di sier Antonio Corner conte e capitanio, di 21 fevrer. Dii bisogno di quel conta’, e si provedi di stratioti, et expedir i loro orator sono qui. E perché i ladri turchi et martelossi spesso fano corarie e depredatici! in quel contado, li è forza di mandar di compagni di Achiles da Bologna con altre persone a la guardia e difension di le muraglie di Cavocesta et Grebaz, che altro non se tien di quel contado, e li bisogna darli el pan per il viver fino stanno fuora, e fin hora li à dato biscoto era in quel castello, el qual è consumato. Però si mandi da 8 in 10 miera, et lanze 200 da dar a li abitanti in diete muraglie, perchè non hano arme alcuna, e si turchi intraseno in diete muraglie, faria-no grandissimo danno e diserteria quel conta’. In questa matina, per aver fato uno boletin a palazo Alvixe di Lorenzo era scrivan in vita a le ca-zude al montenuovo, videlicet che sier Alvixe Con- 474 * doliner qu. sier Bernardo non era debitor, dicendo el dixe non esser dibitor ; e perchè la leze vuol chi farà boletini a palazo e sia dibitori li scrivani siano cassi, però la Signoria con tutto el Colegio fece una terminatione et lo cassoe. Da poi disnar, fo Consejo di X con zonta di Cole-'gio, et vene lettere di Rimino, più lettere di pocha importantia zercha quelle cosse, monstre et fantarie, e dii crear et distribuir di officj, P ultime di le qual fo di 8, in risposta di nostre zercha ruinar le saline dii Porto Cesenaticho. E scrive di sua mano, e lauda videlicet fenzer per via di Zervia di farle conzar et rumarle ut in litteris. Item, il capitanio di la riviera, eh’ è lì, etiam scrisse zercha il contrabando di le barche di Ancona in porto di Pexaro. A dì 12 marzo. In Colegio. Veneno do oratori di la comunità di Cremona, videlicet domino Francesco fìenzon cavalier e dotor, Lombardino de Per-sichello, quali presentono lettere di la comunità di credenza et sotto scripti: Fidelissimi subditi deputati, prcesidentes regiminis eivitatis Cremoncc, di Iti fevrer. Or exposeno zercha le taxe etc. ; fo rimessi a li savj. Et sier Hironimo Donado doctor podestà scrisse separativi una lettera, pregando la Signoria li expedissa presto ad vota perchè hanno ragione, e lauda sier Polo Pixani el cavalier venuto capitanio, partito con gran benivolenza. Vene do oratori di la comunità di Sonzino vestiti a un modo di veludo negro, exponendo quella comunità è molto agravata; et che la cità di Cremona li carga più dii dover; et la exemptione di capitoli non li vien observati, comemorando la fidelità loro. El principe li usò bone parole, e comesse ai savj. Vene el conte Bernardin Fortebrazo ductor no- • stro, in contradictorio con li fioi fo di sier Marin Pixani'per certo credito hano contra il colile Carlo suo padre. E aldilo sier Francesco Zivran barba de’ Pixani, e domino Rigo Antonio per il conte, fo rimessi a domali.