95 MDXIX, MARZO. 96 suo He, e poi dato la letera di credenza e venuti a senlar, volseno l’audientia con li più secreti, et cussi fo mandali l'uora quelli non inlrava nel Consejo di X. Et loro, zoè il primo, disse che andavano al Papa et erano slà elecli za più lempo a la Signoria nostra, a l’Impcrador e al Papa; hora che è morto l’Impe-rador, il suo He li manda a la Signoria e al Papa, dicendo dii Gran turco che voi invader quel regno, e per sì solo non si poi ajular senza ajuto de li principi cristiani, qual havendo, difenderà virilmente etc. Poi disse vorìa ajulo e da la Signoria e dal Papa ; demum che,seguita questa morte dii Serenissimo Ke di romani, di raxon li veniva a lui re di llongaria e Hoemia lai grado, perchè a Viena dii 1515 Flm-perator morlo li fece una scritura lo adolava in liol, non in succession di stadi, ma ben lo creava vicario di l’imperio et etiam He di romani, et mou-slrò la predicta scritura mollo longa : dicendo esso oralor, che '1 pregava la Signoria li desse quel ajulo e favor la poteva, acciò l’avesse il suo desiderio, perchè saria ben di la Signoria nostra per l’amicitia e confederalion è insieme. Ma prima disse, che per il Signor turco era sta fati ogni pati acciò si separasse di la Christianilà, e mai volse far ni pace ni trieva senza intervenir di altri principi, et maxime di la Signoria nostra. Item, al lempo di questa ultima guerra, che tulli li principi erano conspirali contro di nui, l'lmperador fe’ ogni cossa ne rompesse guerra in Dalmatia, e tamen mai il qu. Serenissimo He suo padre lo volse far, imo volse perseverar in la bona amicilia con questo Slado de. Il Principe li rispose vedeva sempre con aliegro animo li representati di quella Maestà, et maxime adesso le persone loro, d si saria con li nostri Conseglii e si faria risposta, et in questo mezo vedeseno la terra. Et cussi eri poi fono a l’Arsenal, et questa malina a veder le zoje. Et venuto zoso, fu posto per li Savii lutti la risposta si dia far a bocha a diti oratori da malina, per il Principe nostro, videlicd verbo, prò verbis, op-tima di l’amor porlamo a (¡nella Maestà, come è stà sempre porlà a li soi passadi, et dal canto nostro mai havemo mancà contra il Turco, el andando dal Papa quella Maestà li darà ogni favor; con altre parole di quella substantia. Quanto a la election dii He di ro- 52 * mani, desiderarne ogni ben di Soa Maestà, el faria per la Cristianità per esser a li conlini con turchi. Quanto a darli ajuto et favor a tempo et loco, li dicemo non havemo niun amico di questi Eledori, ni havemo niun in Alemagna si possi operar, c questo per la longa guerra siala ; ma andando a Roma, il Papa lo potrà far. E da nio’ sia preso: si debbi mandar dita risposta in Pranza castigala come parerà al Colegio, aziò POrator nostro la comunichi al re Christianis-simo. Fu presa. Ave 19 di no, 166 di si, 2 non sincere. Fu poi chiamali li Secretarii altri dentro, e posto per li Consieri, Cai di XL, Savii tutti, deputar do altre galie a li Patroni di Barulo, a li qual fo depulà quelle do di Barbaria, meli banco 15 Lujo, parli il Capitano a dì 20 Avosto, e sia conlìnà a dì 10, habi-no muda a mezo Oclubrio, ut in parte. Fu presa : 163, 13. Fu poi provà li Patroni prediti di Barulo, qual zà hanno fato il suo deposito e rimaseno, i qual sono sier Michiel Querini qu. sier Hironimo, sier Marco Antonio Badoer di sier Hironimo: 150, 3. E nota, la raxon voleva se incantasse da novo dile galie perchè questi non si provò al tempo, e si aria sparagnà ducali 1000 per galia di don e si aria avulo incanto assa’, che saria slà utile a la Signoria più di ducati 3000. Fu posto, per li Savii tulli, hessendo venuto in questa terra il conte Zuane di Corbavia, fa per la Signoria nostra recondurlo e darli ajuto aziò li soi castelli non vadi in man di turchi overo si accordi con loro: però sia tolto a’ nostri slipendii con Te zente per uno anno di fermo et uno di rispetto in libertà di la Signoria nostra, et ducali 1000 a Fanno, di quali al presente se ne dagi 500, il resto in do page di panni, ut in parte. Fu presa. Ave 163 di si, 13 di no. Fu poslo, per li Consieri, Cai di XL, Savii dii Consejo e Terra ferma, sier Alvise di Prioli, sier Hi-rolamo da Pexaro provedadori sora l’Arsenal, cum sit fusse limita a l’Arsenal per questo Consejo ducati 2000 al mexe, però sia limita si habi ducali 1700 al mexe da le camere di fuora per mexi 8, quali finirano per tutto Octubrio proxiino, videli-cet da la camera di Padoa ducali 500 di dacii di la pescaria e becharia, da Vicenza ducati 300 dii dazio di le porle e dii vin e pan, da Verona ducali 500 dii dazio di la stadera di li primi denari si scoderano, da Brexa ducati 400 dii dazio zeneral, di primi danari. Fu presa. Ave 175 di si, 8 di no. A dì 24 Marzo 1519, in Pregadi. 53 Fo leto con la solila credenza una letera di POrator nostro in Franza di questo tenor, zoè :