331 .«Dm, MAGGIO. 332 era perso un bon fìol e servilor. Poi introno in altri coloquii e il Papa dimandò di turchi. Esso Orator rispose nulla sapeva, solum per lelere particular havia Tarmava alcune galie. Poi esso Orator li dimandò quello havia di Germania. Disse esser letere di 9 in l’orator Ispano, et di 20 in domino Hironimo di Vieh, come il Gran maistro et Chievers erano stati insieme et il Gran maistro havia dimanda la restitution dii reame di Navara e Chievers li havia dato la negativa; sichè presto ambi doi si dovevano partir; et che di tratation di noze erano cose fabulose. Poi il Papa disse, quelli oratori ispani dicono il suo Re sarà eie-do et non sarà guera, ni voi guera ; et il re Cristianissimo ha mandalo la commission a li soi oratori intri in la liga quinquenal, e dicono il suo Re non voi guera; e il Papa ha mandato domino Baldisera Ri-chamonli a’ sguizari per sedar quelle motion si mostrava volesseno far, et maxime è sta mandato al Cardinal Sedunense; famenla sententia si dovea dar in Rota in favor di dito Cardinal contra il Soprasaxo e il Papa ha suspeso el judilio; pur dito Cardinal harà il suo episcopato. Item, dii re Cristianissimo, par il Papa dice ha uno Eledor solo, videlicet il Mar-chexe, li altri li danno parole; tamrn questi francesi tien per certo il suo Re sarà eledo. Et il Gran maistro à scrito al re Cristianissimo il meglio saria Soa Maestà non se impazasse in tal eledione, e Soa Mae-187* slà li lia risposto non li scriva di questo. Et esso Orator disse: « Vostra Santità, achadendo al re Cristianissimo, lo servirà di lesue zente?» Il Papa disse: « Le nostre /ente le volemo per nui ». Sichè, conclude esso Orator, non è per darli zente. Item, scrive, ha inteso si (rata una nova liga tra il re Catholico, il re d’Ingallera e sguizari etc. Item, scrive, per l’altra le-tera di 9, ricevuta, zercha domino Jaeomo Cocho, per la diferentia ha con sier Alvise e Anzolo Loredan, il qual Cocho è venuto a parlarli, dice voi aver il suo, e non li ha valso persuasion, el sopra questo scrive longo. Etiam, che saria bon, in la causa di domino Anzolo Trivixan, fusse tenuta la cosa suspesa fino sia expedita de lì in Rota; et scrive longamente di questo. Item, solicita la eledion di TOrator in suo loco, et questo mexe sarà mexi 28 è fuora. Item, dimanda li sia mandà un secretano per scriver le letere, vedendo il suo convenir star a Napoli. Item, scrive uno per di noze di la (iola dii signor France-scheto cugnato dii Papa e sorela dii reverendissimo Cibo in uno fìol fo dii conle di Cajazo, con promi-sion aula di far uno suo l'radelo Cardinal, eie. Dii dito, dì 19. Come è venuto letere in li o-ratori ispani, tamen, sono di monsignor di Chievers, si duol col Papa di la morte dii ducha di Urbin, et scrive il Gran maistro era amalato a Monpelier, e havia mal grandissimo, e come era stato in coloquio con lui, e parlato di la restitution dii regno di Navara, et che di guera non sarà, et ch’el re Cristianissimo sperava assai esser electo. Dii dito, di 20. Come ha auto risposta di uno è eoi Papa a la Magnana, che li oratori ispani ha-veano auto: che ’I Gran maistro era stalo a parlamento con monsignor di Chievers, poi tornalo a Monpelier, et era amaialo, sichè Chievers voleva tornar a caxa parendoli star con pocha riputation soa li : et che dii regno di Navara voleva fusse visto di jure si dovea esser restituito, da doctori electi per ambi doi Re, eie. ut in litteris. Di Napoli, di Hieronimo 'Dedo secretarlo, di li. Come si aspeta letere dii Catholico re in risposta di quanto li fo scrito, et il conle di Cariati li ha diio non poi restar non zonzino per la prima posta; poi li disse, per li ogii di Puja è stà posta nova imposition di quelli vengino a Venetia e non è ben facto, perchè, stando cussi, etiam loro mele-rano nove gabele. Esso Secretario li ha risposto el signor sempre poi meler novi dacii eie., et lui disse siano a la condition di li ogii di la Marcha. Poi disse 10 ricomandasse al Serenissimo Principe, et che pregava fusse fato satisfar di ducati 300 dia aver da domino Lodovico da Sexo. Scrive, è andato poi esso Secretario dal Viceré, qual nulla li ha dito di ogii di Puja. A dì 9 si parti el signor Prospero Colona per Spagna con una barza benissimo in ordine con persone 150 suso; sopra la qual è molti falconeli e co-lobrini, chi dice prestatili da questo Viceré con ordine li lassi a li soi castelli, altri dice è di quelli che ha vadagnato in Italia, con le qual arlellarie esso signor Prospero si ha difeso, perchè mia 20 lontan di qui fo asallà di alcune fuste di Mori et fono salutate con ditte artellaric. Et a dì 8 li baroni dii regno si reduseno a uno, et deno commission a esso signor Prospero impetri dal re Catholico la confirmation di soi privilegi, i quali per altri oratori mandali non hanno potuto ohtenir. Scrive,olire le fusle di Mori in mar, etiam per lerra è qualche fastidio in quel regno, el nel principato sono alcuni di quelli foraussiti posti in la strada et fanno danni assai, et a Corvino 11 Viceré ha mandato domino Ferando Pandol con comission fazino fanti. Item, è stà ordinato far la monstra di le zente d’arme è nel regno, et verà quel capitano zeneral si aspeta conte di Capra, con quelli fanti che dieno zonzer, come per altre scrisse. Di Spagna, di sier Francesco Corner el