481 MDX1X, LUGLIO. 482 dron fiol di Rochin Tarlaja, suo famejo Felice Alvise di Venezia, uno diio Bruno di Bernardo, uno dillo Elmono di Calino, Antonio dillo Bochino dillo el Feslaro, et Inovalo da Ponle Ojo, quesli tali possi el presente Podestà bandirli di ¡erre et lochi e di Venecia con taja ut in parte, dandoli vivi o morti. E quel Zuan Francesco Grili brexan zovene di anni 15, i parenti dii qual l’hanno acusato e li altri è venuti in luce e do di loro presi, videlicet Jacorno di Parzani brexano et Alberto Antonio dillo Bologna, quali fono squartati ut supra, che dito bando sia confirmato, con questo, dando uno di malfatori in le forze, sia asolto; et fu presa. Fo poi leto, per Bortolomio Comin secretano, una letera latina e vulgar scrila al Ile di romani novitcr electo; la copia sarà qui solo scripta. Ave 178 di sì, 9 di no. Poi fo comandà grandissima credenza, et per Gasparo di la Vedoa secretarlo dii Consejo di X fo leto una letera di Roma, di 9. di l’Orator nostro, drizata a li Cai di X, utpatet. Et poi fu posto, per li Savii dii Consejo e Terra ferma, inanellava sier Antonio Condolnier esier Fe-rigo Venier indisposti, una letera a l’Orator nostro in Franza: e una altra letera al prefalo Orator in Franza a parte. Item, una letera a l’Orator nostro in Anglia et una a l’Orator nostro in corte, le qual letere erano di grandissima imporlantia, el principii di promuover gran materie, le qual non erano tempo da scriver, e il Consejo comenzò a cridar non stavano ben esse letere. Iterum, li Savii le feno lezer, e pur il Consejo mormorava era da indusiar. Et volendo li Savii mandar ditte letere tute quatro ma ballotar la prima in Franza, ut in ea, andò in renga sier Antonio Grimani prócurator, di anni 85, el disse aieime parole, et biasemò la letera presa scriver in Franza, la qual, se prima si avesse udito le letere di Roma drizate al Consejo di X, non saria forsi stà presa, non voleva dir di mandar oratori eie. et è tempo di indusiar un poco. Et sier Polo Capello el cavalier savio dii Consejo, si levò sul tribunal disendo: « L’è presa non acliade dir allro ». 271 Poi andò in renga sier Marin Zorzi el dolor fo savio dii Consejo, danando tulle queste quadro lettere, e che si volevano meler in guerra, et non era tempo di corer. Li rispose dillo sier Polo Capello el cavalier per l’opinion di scriver, facendo relezer la letera di Roma e di Milan. El poi andò suso sier Gasparo Malipiero Cao di X, et laudò l’indusia in tanta materia, lo volevo parlar sopra questo; ma non avi luogo, ma cridava assai se indusiase, et ve- 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVII. I dendo i Savii la volontà dii Consejo, d’acordo ter-iniiiono indusiar a uno altro Pregadi, et fu sospesa etiam la letera congratulatoria al serenissimo Re di romani, et fo comandà grandissima credenza et sacramenlà poi il Consejo. Fono chiamali zercha numero 40 di primi di Pregadi i procuratori quasi tulli, e altri, i quali fono piezi di danari preslò Aguslin Gixi a la Signoria; li quali la Signoria li voi render e rehaver le zoie, e lui voi uno inslrumento da quesli tali che per questo non prejudichi le raxon eie. Et cussi andono a la Signoria et fu falò ditto inslrumento per Bene-delo Paleslrina secrelario. Fo invidati quelli è depulà e altri andar Dome-nega ad acompagnar la Signoria a la procession di santa Marina. Fu posto per li Consieri, Cai di XL e lutti i Savii, scriverai Provedador di l’armada mandi do galie sotil a Tunis a luor li ori barano contralà le nostre galie di Barbaria e quelli condur fino a Zara. Molti volevano contradir, perchè queste galie non andavano segure per le fusle di Mori; el li Savii ai ordini conzò 8 galie, il resto di Savii inlrò in la parte, et fu presa. Ave 133 di si, 17 di no. Fu posto, per li Consieri, una grafia di sier Mi-chiel Foscarini qu. sier Andrea debitor di ducali 200 di dado perso, voi pagar d’impreslidi, videli-cet che li officij possano risponder. Ave 20 di no, 151 di si, et fu presa. Fu posto per li Consieri e tulio il Colegio, ex-pedir per Colegio Francesco Grizanis da Sibinico condulor di uno datio, voi tempo a pagar, et uno Antonio da Curzola, e questo per li do terzi di balde congregalo al numero. Io feci conzar li 3 quarti e fu presa; 123, 10. Fu posto, per li Savii da terra ferma, per Colegio mandar uno bombardier a Dulzigno con quel salario parerà, non passando ducali 5 al mexe, et fu presa: 138, 8. Fu preso per li Savii tulli, aiteso la diferentia di 271 * Pario, poi morto quel signor Summaripa è controversia di chi debbi esser il dominio, e fu preso intimar a tulli che pretendeva aver raxon venisseno a la Signoria, però sia preso che dii corpo di questo Consejo siano eledi 5 judeci quali aldir debano le parie e con le loro opinione possano venir a questo Consejo a deliberar de chi debbi esser questo dominio. E fo azonlo, potendo venir etiam le parte con li avochali, e quelli sarano electi siano dii corpo di questo Consejo e non dii Colegio, per non impedir le cosse di la terra. Fu presa: ave 163, 6. Et è 31