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MDX1X, ACOSTO.
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    Dii dito, di 3 Lujo, date in galia al Zanie. Come, la galia Zorza lassò li per impalmar, non avia
 2	compiilo, perchè trovò una fasta e bisogna cornarla, et cussi questa note si beva e va a Cao Malio a comparar la nave Dolphina di pclegrini, zonta questa note de li. Item, di uovo ha inteso per alcuni venuti di Lepanto, come era zonto el terzo comandamento dii Signor, di andar le zente suso per esser conira el Sophi.
    Di Roma, di l’Orator nostro, di 16. Come per le ultime sue scrisse, il Papa, per letere auto di Pranza, si leniva satisfato del re Chrisiianissimo. Hora avisa, Soa Santità aspela ditto suo nontio con gran desiderio, che vien, il qual li ha dite in queste zorno dia esser zonlo a Milan, et questo per intender l’opinion dii Ite, perchè li oratori ispani fa ogui oficio per trar Soa Beatitudine a le soe voglie. Et dice, dite San Marzelo, che vien, bisogua sia molto prudente, havendo a tratar col Papa eie. Scrive, parlando col Papa, l’Orator li domandò dii re d’Ingal-tera. Soa Sanlilà disse quel Ite ha auto dispiacer di tal eleclione, et che ’1 re di Pranza ha scrito al re di Romani alegrandosi, e il re di Anglia non ha scrito al Re, ma li soi oratori si aliegri, e non il nomin» re di Romani. Disse ha inteso, in li capitoli jurati in Germania per li nontii e comessi dii Calholico ohm Re a li Electori, è uno che ’1 promise recuperar le terre in Italia pertinente a l’imperio, ma non le terre de l’imperio tien la Chiesia, dicendo Maximian volea luor le terre per lui e non per l’Imperio, el però la Germania non l’ajutava. Poi disse non dubitava fusse guerra questo anno, e non saria avanti il mexe di Mazo proximo in Fiandra et poi io Germania ; et che ’I mandava la sua armada in Africa per far bon principio a la sua prima impresa sia contra infideli, licei alcuni dicono la verà in Italia ; e che Soa Beatitudine ha dito a li oratori Ispani di questa fama, quali li hanno aiìrmalo il re Catolieo e Cesareo voler quiete et pace ; pur è da star vigilanti eie.
     Di ditto, di 17. Come, l’amico li ha dite esser letere di sguizari di 21 Lujo, come fevano una dieta a dì 10 el dì di San Lorenzo a Bada per aldir li noncii dii re di Romani et oratori, et che ’1 Bastardo di Savoja, qual è per la Cristianissima Maestà, volendo andar li, li hanno fate intender non andasse. Scrive, esser letere di Germania di 25 di certa novità seguita, di fate d’arme, come dirò di solo copioso.
    Scrive, il signor Alberto da Carpi è zonto de lì, qual zonlo si buio a leto e si medicava. Si tien sia venute, perchè partendosi monsignor Paylon
/ Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVII.
uno di oratori dii re Chrisiianissimo, lui voria restar qui per orator primario di quella Maestà. Scrive, le galie dii Papa è a Hostia, e aspeta un galion è a Civitavechia per unirsi e andar contra queste fuste fanno danni, su le qual vi metono do basilischi. Sarano ben in ordene di arlelarie, ma mal di homeni. Scrive, come il reverendissimo Cornelio li ha dite che ’I Durante voi ultimar la cossa dii beneficio di Ponlichio e farà scomunichar etc. 11 qual è venuto qui a Roma, e sarà bon conzar le cosse prima seguisse (al effecto. El qual Durante è slà da lui Orator, e diteli è venute per ultimar la cossa e non ha motte di viver. Item scrive, ha levate l’in-strumenlo fe’ domino Hironimo di Vidi al tempo dii I'oscari orator, per mandarlo in Spagna. La co-missione non si trova fusse mai fata, et lui nodaro domanda ducali 50, alinen 35. Lui Orator li à oferto
4	ducali; pur è bon averlo, perché l’ubligalion è reciproca, ul in litteris.
    Dii ditto, di 18. Come eri ricevete nostre di 13 col Senato, e la copia di la letera si scrive in Franza, et farà l’ofitio zonlo sia lì il nontio dii re Chrisiianissimo. Scrive, ozi è venuto nova, a Arezo il degan di Orleans orator dii Roy, tornava in Franza, esser morte. Il cardenal di Rossi zernian dii Papa sta in extremis, sichè non è speranza di la sua salute.
   Da Milan, dii secretano Caroldo, di 18. Come manda letere di Franza e Spagna. Ha visita Lutrech qual luo’ l’aqua di bagni, ma più servicio li farà l’abslinenlia el fa, come dice lui medemo.
El qual li ha ditto, monsignor di San Marzelo partito per Roma, la soa iuslruzion esser slà comunicala a 1’ Oralor nostro in Franza, però non la dice. E come il re Chrisiianissimo havia scrilo al re di Romani una letera, alegrandosi eie., et voi esser suo amico. Et domandato da lui Secretano come passava le cosse con sguizari, rispose sperava di bene, e feva una dieta, e che ’1 tien non sarà guera, benché el ducha di Bari, qual è a Trento, par sia mal coniente di tal eleclione, licet babbi ducati 5000 di provision da quella Maestà. Par voria fusse slà eleclo il re Chrisiianissimo, perchè harìa speso li danari, poi il resto di principi cristiani li sariano stà contra, e l’harìa posto in stato lui Duca; ma questo Re voi meler più presto in stalo di Milan suo fradelo don Perando. Pur tuttavia dà speranza 333 a li foraussili, e non resta sussilar eie. et soldar zenle a Mantoa. Scrive dite Secretano, Lutrech voi mandar uno a Manloa a quel Marchese per la resli-tulion di beni li tolse quel Marchese a domino Tho-
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