535 MDXIX, AGOSTO. 536 lego, cl preso li dilli do oficiuli, et mandalo a chiamar tulli Ire li Cai di X, quali erano in Pregadi, subito andono de li con li capitani, feno prender ditti do oficiali e meter in camera. A dì 3. La La malina iulroe Consier sier Francesco Foscari, qual fo vice doxe per esser el più ve-chio II Principe non fu in Colegio, sta bene, e il fiol alquanto rniorato, ma non da conio. Questo sier Francesco Foscari, vice doxe, intrato in la banca, comenzoe a voler ordenar el Colegio et non lassar dentro se non quelli dii Colegio, che prima era grandissimo desordene. Da poi disnar, licet fusse Mercore, non fu Consejo di X, perchè sier Lunardo Emo Cao di X volse andar a far piovali a San Marcuola, et feno uno pre’ Francesco Cornelio prete di la contra’, in loco di pre’ Zuan Francesco Rigo dolor, che era confessor de le monache di Santo Alvise, homo di anni... et morite verzene, et fu sepulto con la zoja di verdure in cao, e lassò il terzo de la sua faculta a dillo monasterio. Fo aduncha Colegio di Savii, et vene Intere di Milan dii secretario Carolilo di primo. Il sumario scriverò di soto. Scrisseno, per Colegio, a Roma a l’Oralor nostro con avisarli di certa armala fata per Palavesini, con dir andar contra corsari, et se dubitemo non vadi contra le nostre galie di Barbaria. A dì 4. La malina, el Principe non fu in Colegio, è molto debile. Veneno l’abate di San Zorzi e quel di Santa Justina con alcuni frali, dicendo che la causa loro era sta spazi in Pregadi in loro absenlia, e che sariano venuti a difenderla se la Signoria li havesse fato comandamento, ma da loro non potevano venir justa le costilulion, pregando la Signoria fusse leva i sequestri fatti su le loro inlradc per sier Francesco da Pcxaro olim provedador sora il flisco, átenlo non è reduli inpristinum. Da Milan, fo letere dii Secretario, di 2. Di certa tajata sequila Ira alcuni ciladini, intervenendo parlari di cosse di Stato. El sumario dirò di solo. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, non fo il Doxe. Fo scrito prima a Padoa et a Verona zercha quello dieno dar essi frali per conto di daje vechie, perchè voleno ponerli a conio di ducati 3000 se li dieno render, et queste sarano ut dicitur da ducati 800 ; et il primo Consejo di X voleno proveder dii resto. Fono sopra cerle letere di Milan, et atento la mala contenteza di milanesi contra francesi el il duca di Bari ritrovarsi a Trento, .qual vocifera con 12 milia sguizari voler venir a luor el Stado de Milan, et manda messi su in zò, et scrive per desviar di nostri condutieri etc. utpatetin litteris, unde per avanti fo scrito a Verona non fosse lassato, hora mo’ fo scrito a Verona facesseno a saper al capitano dii lago di Garda li debano prender dilli nunlii et exa-minati ; con altre particularità, et fo qualche condi-tion, pur fu presa, et fo comanda grandissima credenza. In questo zorno, fu fato justicia in Piaza di San 305* Marco di uno si dovea far eri, justa la deliberatimi fata nel Consejo di XL criminal, et fu suspesa per uno Avogador, ma ozi è sta levala. Et fu exeguila, che è uno oficial al Moranzan qual è di le Gamba-rare, che ha biastemato crudelmente, et fo menalo sopra uno soler per Canal grando cridando la sua colpa, poi per terra fino a San Marco, dove sopra uno soler in mezo le do Colone li fo cavato li ochi e tajalo la lengua. A dì 5. Fo la Madona de la neve. La malina cl Doxe non fo in Colegio; nulla fo di novo. Una letera di Verona dii Governador con alcuni avisi dii Go-vernador, qual ha auti da Zenoa. Hanno di Spagna, si arma 80 nave et 12 galie, danno fama andar con-tra Mori. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e Savii per aldir li Provedadori sora i colimi, che voleno far scriver alcune letere al signor di Damasco per le presente galie che vanno, capitano sier Jacomo Marzelo. Et li alditeno et ordinono letere. Item, deteno audienlia in cerle cosse parlicular. A dì 6. Sabado fo san Salvador, non fo letera alcuna da conto. Erano letere da Conslanlinopoli, ma il messo le portava non fu trovato, sichè la Signoria non le ave. Et li Consieri et Cai di XL andono da basso in camera dii Doxe a visitar soa excelentia. Lo Irovono vestilo, sentalo sora una cariega, ma mollo fìacho. Da poi disnar, fo Gran Consejo; et licet fusse primo Consejo di Avoslo, fo lassa di far dii Consejo di X e di Pregadi, c fu falò altre voxe, sichè poco si observa le leze e le bone consuetudine. Da Milan, fo letere dii Caroldo di.. . 11 su-mario dirò poi. Da Verona, di rectori, di eri. Come dia ve-gnir de li el reverendissimo cardenal Gaetano .... olim zeneral di San Domenego, stato Legalo in Germania, qual è zonto a Trento, et passa de li per andar a Mantoa et demum a Roma. Fo per Colegio, per voler de la Signoria, scritoli,