209 MDX1X, APRILE. 210 le costilution ecclesiastice voglino clic, essendo falò episcopo di Cremona, lussi dillo abazia, la qual esso abaie poi eleto impetrò dal Papa poterla galder ancora per anni 5 alento le fabricbe el leva. Etiam ditto Cardenal impetra Pabatìa di San Gregorio che è di domino Marco Parata, et questo perchè alias ditto abaie volse strangolar l’abate vecchio suo barba, che li renuncioe post morte l’intrada di l’a-balia, et chi fa uno di questi efecli, per leze canonice non li poi intrar in la renoncia); sicliè ha mandalo a citar ditto abate Parula in Rota. È da saper, in questo zorno, atenlo questa Qua-resema et li boni zorni pasadi, sier Andrea Mozè-nigo el dotor di sier Lunardo fo dii Serenissimo, qual si maridò in la fia di sier Zuan Alvise Duodo, qual per essar bruta non la voleva per modo alcun luorla, imo da do volle in suso che li de’ la man più non andò da lei e publice diceva non la voler sposar, di che tutta la terra parlava et suo padre molto se ne doleva sì el suo come de la noviza, tandem, aule persuasion, è sta contento ritornar da lei. El cussi ozi fu a casa di essa noviza, e la sposerà al tempo debito; nè per questo la terra si dimenticherà di quello ha fato, che fu mal consiglialo a farlo, et cussi come non si vedeva per la terra, ozi vene a San Marco et el dì seguente a Consejo. A dì 26. Marli di Pasqua. La malina non fo alcuna letera. Fo balolà con li Cai di X le vendede de le possession dii Polesene a danari dii Monte nuovo, e tulle passono. Se partino sier Gasparo Malipiero, sier Francesco Valier e sier Nicolò Salamoi!, fo za assa’ depu-tadi per el Consejo di Z con la Zonta andar a mesu-rar e dar li confini a li frati di San Zorzi Mazor per le possesion di Corizuola, è sul venetian, qual comprono in questa guerra per ducati 3000, se diceva ducati . .. milia, et ebeno la commission per dillo Consejo di X. Li fo dati ducali 100 perle spese, starano a Candiana monastero di frali di San Salvador; menano mesuradori etc. Va suo secretano Be-nedeto Paleslrina. Si dice li frati non voleno ritrovarsi, imo che voleno protestar, alento la sua compreda era libera. 116* Da poi disnar, fu Gran Consejo, vicedoxe sier Michiel Salamoi!. Fato tre Consieri de qua da canal, videlicet: di Canarejo, sier Lorenzo Capelo fo Cao dii Consejo di X qu. sier Zuan procurator ; di San Marco, sier Marin Zorzi el dotor fo savio dii Consejo, qual rimase di 4 balote da sier Michiel da Leze Cao dii Consejo di X, che vene per scurlinio da lui rimasto per balote 10; et di Caslelo sier Francesco / Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVII. Foscari, fo Consier, qu. sier Filippo procurator. Altre voxe fu fale e tutte passò. Di Pregadi rimase sier Lorenzo Falier, fo di Pregadi, qu. sier Torni, cazuto più volle da sier Lunardo Juslinian fo governador de l’intrada, qu. sier Lorenzo. In questo Consejo, sier Alvise di Prioli el con-sicr, sier Hironimo da dia’ da Pexaro Cao di X, e Provedadori sora l’Arsenal, se levono e andono a la Signoria per far notar debitori a palazo, come debitori di l’Arsenal, sier Batista Erizo, sier Zuan Mar-zelo, sier Polo Valaresso fo Cai di creditori di l’ini-presiedo, e questo in execution de le parie per li ducali 2000 dieno dar prò nunc dii dazio hanno scosso essi Cai di l’una per 100 e dati a l’impresiedo; el qual dazio era ubligà a l’Arsenal, et ditti Cai non ge l’hanno voluto dar. TJnde fu gran contrasto, el li Avogadori andono a la Signoria per far obser-var la parie. A la fin fo stridati et posti per debitori, con condition pagaseno, alitcr non sariano provadi passadi li 8 zorni. A dì 27. Fo gran pioza. Li predili Cai di creditori fono in Colegio con li Cai di X in contradilorio con dilli Provedadori sora l’Arsenal et 11011 lo concluso nulla; unum est, fono noladi debitori a palazo. Di Zara, fo letere zerclia galìe sotil ut in eis. Nulla da conto. Et la nave Coresi esser zonta iu Hislria a Ruigno, et sier Vicenzo Capello, vien capitano a Famagosla, aversi leva di dita nave, inteso li corsari erano in l’Arzipielago, et rimasto a Rodi con opinion montar su galìe nostre sotil et venir a Cor-phù per più segurlà di la soa persona et robe ha con lui. Se intese, come in queste feste che non si è aperto i banchi in Rialto, andato il cassier di Pixani al banco, trovono la cassa di ferro esser aperta et inanellarvi ducali 600 in zercha, videlicet uno sa-cheto con zercha ducati 500 moneda veniliana, et zercha ducati 130 in oro era in do laze, nè altro fu tolto. Era altri danari per ducati 2000 e più, e bazili d’arzento e ramini, nè è sia tolti etc. Da poi disnar fo grandissima pioza, et fo Con- l sejo di X con Zonla in maleria di le zoje ave Angustili Gixi, è a Roma, ¡11 pegno da la Signoria nostra per ducali. .. milia, intervenendo certa compreda di alcuni eie. Et sopra questo fo scrilo a Roma, perchè la Signoria voi recuperar dille zoje, qual fo quelle ne dele in pegno alias il signor Lodovico per danari lo servissimo. Etiam fu pósto per li Cai di X laja a chi liavea robalo il bancho di Pixani, videlicet ducati 1000 chi acusava etc. Et balolata non fu presa, perchè 14