533 MCCCCCIH, DICEMBRE. 534 doman el Cardinal Roan, qual vi anderà li cardinali (ad) aeompagnarlo fin al Popolo, come si fa a uno va legato dii papa, per questo il papa à ordinato da matina congregation, acciò li cardinali se reducano. Or esso orator andò da ditto Cardinal, e usatoli dolce parole per nome di la Signoria nostra etc., fece querimonia che li pareva non esser in quella gratia di la Signoria nostra come prima, incolpando missier Acurzio che non li ha scripto e ayisato. Et intrò in le cosse di Romagna, dicendo il re fè mal a comportar a Valentino tolesse le terre di la Cliie-sia, e se non moriva papa Alexandro li voleva proveder; el che la Signoria doveria render le terre tolte al papa ; et che l’andava a Trento per tratar pace con Spagna, laudando la pace ; et che ’l voleva passar per le terre di la Signoria, zoè veronese, ma non andar in le cità. E l’orator li rispose, che si ’l veniva por le terre nostre, saria honorato et acharezato. E tanto ditto Cardinal era intento a parlarli, che vene molti cardinali per visitarlo e li fè aspectar di fuori; sichè da matina el si parte di certo. El ducha Valentino resta in le camere di Roan ; volea andar con lui in Franza, ma il Cardinal non l’ha voluto, ni etiam il papa, e aspeta il successo di contrasegni dati. Item, esso orator scrive che ’l crede Roan non sia chiamato ni dal re di romani, ni habi * bordine dii re di Franza di andar a Trento, ma domino Philiberto orator cesareo è quello lo mena. Item, dei campi, è nova spagnoli hanno fato 3 ponti sora el Garigliano, e dice el Cardinal Colona non pas-serano di qua; ma per poter passar quando voles-seno. Item, è nova di le trieve fate tra Franza et Spagna per le cosse di là; ma non è creduta. Di Ferara, di sier Marco Zorzi vice domino, di 10. Come a Modena dovea andar il ducha per incontrarsi nel Cardinal Roan vien di Roma, e dovea etiam venirvi il Cardinal di Ferara e don Forante; ma hanno scripto resterà no ancora per le feste a Roma. El ducha è a Belreguardo, ma si aspeta per le feste. Item, eri vene lì don Alfonxo e la duchessa. Item, si dice Roan va a Trento ; et che a Tronto si prepara alozamenti per Maximiano che dia esser lì per le feste, et poi voi andar a Roma; il ducha li dispiace per non li esser molto amico. Di Faenza, di proveditori, di 11. Come ricevetemi nostre lettere zercha cassar Zuan Mato. Lauda e scriveno do opinion loro zercha il prexidio di Faenza. Una opinion è lassar lì il capitanio di le fantarie con li soi 100 provisionati, che uno valeno 10, et li 50 balestrieri; etiam alozar a laMolinella 50 homini d’arme. L’altra opinion è, che Lazaro Grasso resti lì con 300 provisionati, el qual à bon governo et è amato da li fanti ; et far alozar in la la terra 50 homini d’arme. Tamen, la Signoria ordini. Item, sier Nicolò Foscarini proveditor scrive solo, pregando la Signoria li dagi licentia di repa-triar; et narra quanto si ha fatichato ; come in un zorno el se partì di qui, e il suo star lì è infructuoso. E tutto il Colegio ordinò fusse nota la parte, e posta il primo Pregadi di darli licentia. Etiopi io voleva che sier-Zuan Antonio di Renier camerlengo di Ravena, che fa l’oficio dii pagador, si parti; alcuni non volse. Di Rimano, dii proveditor, di 11. A ricevuto do lettere : per una che si cassi Zuan Mato. Cussi farà ; ma manderà 25 fanti a Meldola, alcuni è a Santo Archanzolo e a Veruchio et a Montefior; a Savignano non vi manderà niuno, et resterà lì Schiaveto dal Dedo e Verzilio di Casal Mazor etc. Per l’altra lettera, zercha mandi a tuor Cluxorcule, dice lui aver zà dato in comission a sier Faustin Barbo mandato al governo di Meldole, et. che è certo quelli conti non vorano contrastar. Item\, in la rocha è Marco di Valle contestabile ; scrive 50 fanti sarà pocho, voria esser 60. Item, quelli dii signor Pandolfo vanno vendendo il sai a Meldole etc. ; lui à suspeso perchè saria danno di la Signoria nostra. Item, ha fato la description di le biave sono in la terra, el cussi farà 252 dii territorio. Item, è zonto lì in quella sera sier Vincenzo Valier stato a veder li castelli dii territorio, e vera a Venecia. Dii ditto proveditor, di 11, di sua mano, qual non fo leta in Colegio, ma ben in Pregadi. Carga sier Vincenzo Valier, e dice sempre lui si ha ben portato etc. ; e che ’l non dovea scriver de l’intrade, perchè lui proveditor le volea scriver la verità, come fece; ma si duol le sue lettere siano lecte in Pregadi, e di lui proveditor non lecto le intra-de etc. E sopra tal materia scrive molto longo. Dii ditto proveditor. Come ha electo alcuni a le porte, come apar per la poliza, et a le bolete, et uno armiragio dii porto over capitanio,- pregando la Signoria voy confìrmar: Item, Alvixe Turpia scri-van a la camera. Item, uno per vice colateral etc. Or la Signoria ordinò fusseno confirmate senza lezer altramente; ma mi parse di suspender, et maxime l’armirajo dii porto et el scrivali, e feci notar una parte voglio siano electi boni venitiani per il Colegio, e fo laudato questo; ma di li altri feci far lettera di confirmarli a bene placitum. Dii conte di Sojano al proveditor di Ri-