MDX1X, MAGGIO. 2 CO di X, lollo sier Gasparo Malipiero fu savio a Terra ferma, e altri. Et a nona, vene letere eli Liesna di sier Za-earia Vaiar esso conte e provedador, di... Avisa certo la nova la galia nostra aver preso la fusla lur chescha, et che la galia era a Sibinico. Item, che le galie Loredana et Sanuda erano partirle di Liesna et andate a Sibinico a trovar dita galia, su la qual è il Baylo, per farli conserva. Avisa, verso Bestize esser do fusle dii dito Moro ussite di la Valona ; sichè questo Golfo è pien di fusle. Di Andernopoli, di sier Lunardo Bembo baylo, fo letere, di 3 Aprii. Il sumario di le qual scriverò di solo, lete sarano in Pregadi. A dì 9. La malina fo letere di Roma di l’Ora-tor nostro, di 5, di la morte dii ducha Lorenzo a Fiorenza, e altre parlicularilà. Di Milano, dii Secretarlo, di 2G, de Ingollerà, di l’Oralor, di . . . IH Hongaria, di l’Oralor, in zit'ra, et di Milan dii secretano Caroldo, di.....11 sumario di tulle schiverò di roto eie. Vene l’oralor dì Franza, qual in Colegio con li Cai di X bave audienlia, credo in queste materie eie. Da poi ilisnar, fo Colegio di la Signoria et Savii per spazar li oratori bergamaschi et brexani, quali erano in differentia con quelli dii territorio, zereha l’estimo; et hessendo sta aldili da i Savii più volte con i loro avochali, fo terminalo non innovar alcuna cossi. Et cussi ozi per il Principe li fo dito a lutti tornasseno a casa et prò mine si stesse come è stati lin bora, et in altro tempo di questo con li Conseghi sariano expedili. Fo leto letere dii Provedador di l’armata sier Domenego Capello, date a Sebenieo, a dì... Aprii, il sumario etiam, dirò poi. Di Malvasia, di sier Zuan Batista Contarmi podestà, di. . . Aprii. Come, fusle di turchi erano siati de lì, et fato danni a una villa, et menato via anime. Et presi doi di le fusle, hanno confessato esser fuste armate su la Natòlia senza capo; vanno a la vadagno, è state a Cerigo, et menato via anime 50; con altre parlicularità, ut in litteris. È da saper: seguite ozi un caso degno di qualche memoria. Chini sit che eri fo in Colegio madama Pan-tasilea Bajona, fo moglie dii signor Borlolomio Liviano capitano zeneral nostro, insieme con una soa figlia noviza maridada in un nepole dii signor Renzo da * Zeri, dolendosi che sier Ilironimo di Prioli qu. sier Lorenzo, fo dal Rancho, per alcuni inslrumenli eie. voleva aslrenzer i beni dii qu. suo marito a pagarli cerla quantità di danari, et fato excomunicalion conira di lei a Roma eie., et agitando qui la causa al Zudegà di pelizion, unde lei"mandò a Roma et ave l’appellalion in Rota, dì che richiedeva la Signoria fusse contenta lei potesse a Roma usar le soe raxou et suspendesse la causa al Pelizion, et cussi per la Signoria fo ordinato di far; et con questo si aldi sopra questo le parte. Ilor vene dito sier Ilironimo in Colegio dolendosi mollo, dicendo non si fa juslicia. Et il Doxe li disse venisse il primo zorno non fusse Pregadi over Consejo di X, che se aldiria ; e lui pur dolendosi, sier Piero da Pexaro savio a Terra ferma usò alcune parole conira di lui, e lui si voltò dicendo l’era un joton, con altre parole di mala natura, per il che esso sier Piero si dolse che in cospectu Prin-cipis fusse ditto tal parole a un di Colegio. Unde il _ Principe con colera lo mandò fuora, e maudono per i Cai di X sier Francesco Falier, sier Francesco Fo-scari, il terzo sier Nicolò Venier, per esser suo zer-man fo cazato, e li comesse sta cossa. Tarnen non sarà altro. Etiam farò memoria, ozi a l’Avogaria, Jo come contesso di sier Ilironimo Lipomano, sier Lunardo .lustinian qu. sier Lorenzo mi disse grandissima vi-lania. Io lasiti per esser conosula la condition sua, e fui laudato. Da Sibinico, di sier Tomà Contarini, va Baylo a Constantinopoli, di 29 Aprii. Fo letto letere zercha il prender di la fusla e il modo di averla presa; la copia di una lelera dii suo Secretarlo noterò qui avanti, eli’è simile a quella si scrive a la Signoria nostra. Et è da saper: sopra dita galia, vice- soracomito sier.....Bembo, andò in loco di sier Nadal Marzello morite, era suo nobele, etiam vi è uno Mamian turcho, stato anni in questa terra, omo da conto, sa lalin, feva lite da prima con sier Jacomo Malipiero di sier Ilironimo da Santa Maria Formosa, poi morse il suo cometente e la lile cessò, et si messe a star do anni da poi, et lavorava di sua mano casele di cuoro, aque eie. ha grande inzegno, pratichava molto con sier Vidal Viluri qu. sier Andrea, fu figlio di uno gran maistro (ureo era sopra .. . dii Signor, chiamalo . . . qual è podio morite, et ritorna a Constantinopoli, e da molli era reputato spion dii Turco. Etiam era su difa galia uno janizaro. Sichè questi do saperano ben chiarir a Constantinopoli la cossa conio è stala, perchè il Baylo formò diligente processo di questo.