103 MDX1X, MARZO. 104 da uno suo amico, qual ha lelerc di Trento di 7, come sguizari fanno una dieta a Zurieh per dichiararsi esser con li Serenissimi Austriaci, sichè arano quanti fanti vorano, et che contra il ducha di Vir-lumberg è sta fato exercito di 20 milia pedoni et 4000 cavali, et che di brieve don Ferrando veniva in l’Austria, et che la Signoria nostra vicina ben con li rezenti di lspurch et spesso li scrive lelere. Scrive, il Papa aver dimandalo.....Rispose non sapeva. Scrive, aver ricevuto le nostre letere, una in materia di cai di creditori dii banchodi Augustiui. Parloe; il Papa è contento si cometi la cosa in Rota, overo inpartibus. L’altra letera zerclia l’abate di Vanga-diza con ¡1 Cardinal Volterra, o l’altra di la Signoria al dito Cardinal. Ha parlato a li comessi dii Cardinal, e mandalo la luterà a sua signoria che è fuori di Roma. La terza, per sicr Anzolo Trivixan contra il Patriarca nostro. Ha parla al Papa ; disse desse la scritura al Cardinal Santi Quatro ad referendum, e cussi 1’ ha data, e la prima signatura la signarà, e sarà comessa ad reaudicndum, over in Rota, over in partibus. La quarta, zerca aver uno perdon per questa Quaresima a santa Maria Formosa. Scrive, ha «tenuto tanti dal Papa; ma questo è con clausole insolite, poter absolver di usure e simonie: pur vederà di obtenirlo ete. Dii dito, date a dì 21. Come ha dato la letera al Papa zerca la canonizatione dii bia’ Lorenzo Ju-sliniano, con la scritura etc. Soa Sanlilà lexe la letera e la scritura, e disse: « Quelle è belle cose. » L’Oralor disse: « Ne è assà altre, come si chiarirà nel processo Soa Sanlilà e volesse il primo Concistorio promoverla » dicendo che in Eusebio De temporibus, in la ditione di Malie Palmieri, è scrito di dillo bià Lorenzo,elicè testimonio extraneo. Soa Santità promesse di far ; et cussi lui Oralor in quel Concistorio darà la lelera al Colegio di cardinali. Ha dato le Ire letere in questa materia al Cardinal san Zorzi, Cornelio et santa Praxede ; si hanno oferto di far, eie. Scrive, è stalo col Papa, qual li disse: « Ringratiemo la Signoria di quello ha fato al Legato per la richiesta nostra », non sa esso Orator di che, ma disse la Signoria faria ogni cossa per Soa Santità. Poi introno su la eletion dii Re di romani. Disse aver letere di Franza, quel Re è più inclinato che mai, e fa ogni provision per esser. Scrive, ha 4 voti per lui, dicendo : « Domine Orator, vi diremo come in confessione, volemo favorir il Christianis-simo re, perchè facendo cussi, si ’I sarà non ne sarà 58’ ingrato; ma a nui sla la confirmalion di chi sarà electo. 11 re Catholico è inabile a esser elcclo. La dieta di Eletori non si fa la Dominica Icetare, ma a di 12 Zugno è stà intimati, e il Cardinal Curzense fo quello scrisse di qui saria la Domenica Icetare. Questo fece acciò non si praticasse per il re Christianissimo. Lo episcopo di Trento, che è homo da ben, ne avvisa cussi. Il Cardinal Egidio, di Spagna ne à scrito una le-tera ciceroniana, voria la vedesti ; il Cardinal Cibo l’à aula ». Scrive l’Orator, tal parole vorianoesser Beerete. Si scusa non scrive in zifra per non aver secretano. È letere di Franza, lo abochamento è suspeso perchè si aspetava certa risposta di Spagna, acciò andasseno ad abocarsi con cosa fata. Scrive dito Orator nostro, tien il Papa sia sta causa di questo: non li piace tal abocamenlo. Scrive, il zorno di la incoronation dii Papa erano in capella li do oratori dii Chrislianissi-mo re, l’oralor dii Portogallo e lui Oralor nostro. Sopravene l’orator di Spagna e disse a li do oratori francesi li desseno il loco in mezo, perchè uno solo orator doveva procieder. Li risposeno li oratori di Franza precedeva quelli di Spagna; per il che dillo ispano parli. Scrive, dili oratori francesi cavalcando poi col Papa a certa divotione, li rasonò di questo, e che l’orator ispano avia il torlo. Scrive, il duella di Urbin a Fiorenza ha miorato ; si ha il zonzer di domino Bernardin Spiron medico, leze a Padoa, andato di ordine di la Signoria nostra; il Cardinal Medici è parlilo e vien a Roma. Scrive, li sguizari di la guarda dii Papa li hano dito, venendo in questa gue-ra per il veronese, fono svalizati da li nostri soldati; voriano esser refali perchè non erano homeni di guerra ete. come altre volle hanno richiesto; questi fono depredati da alcuni cavali lizieri. Scrive, di Germania non ha alcun aviso. Il Papa ha auto aviso di Ancona, che hanno avisi l’orator dii Catholico re esser gionto in Andernopoli, et aver parlato con Peri bassà et era stà posto in uno loco ben custodito. Da Napoli, di Hironimo Dedo secretarlo 59 et Francesco di Tolmezzo dotor obsequentissimi servitori, date a dì 10. Come esso Tolmezzo, per esser a la fin di Marzo a Barzelona, voleva montar su una fusta di Zenoa andata a Palermo, qual doveva tornar e andar a Zenoa e de lì montar su ogni pasazo per Spagna. Scrive, lì a Napoli non sono li heriedi di Alvise Pison, quali è in Spagna andati ; però nulla pono far; e andati dal Viceré per aver audientia, li disse questo carlevar non si poteva, Mercore era il dì di la Cenere, poi il Zuoba l’aldiria. Scrive, esser falito de lì Matheo Cardona, fu tesorier, portato 12 milia ducali al Viceré, a Fernando Boli ducali 20 milia, a Alfonso Beltrame et Paulo Tolosa et altri ducali 100 milia. Questo Car-