230 MDXIX, MAGGIO. 240 Papa fu presa ila’ Mori e menata a Tunis : da li qual, per li nostri de le galie di Barbaria fo re-scatà il capitanio domino Paulo V'iturio, et hora è sta recupera dila gali«. Questo inslesso aviso si ha auto etiam per le lelere dii Secretano nostro a Milan. Dii Governador nostro, da Verona, di 9, fo lelere in risposta di nostre scritoli. Lauda quanto li è sta scrito, e manda una letora aula di Germania. 137 Vene el reverendissimo Patriarcha nostro, domino Antonio Contarmi, et prima disse come, justa la commission datali per el Pontefice, insieme al reverendo Legalo domino Allobelo di Averoldi episcopo di Puola, volevano dar principio a formar el processo per la canonizatione dii bià Lorenzo Justiniano, perù voleva ordenar per tute le chiese di quesla terra Marti proximo a dì 10 de questo rnexe da malina, e tulle le botege de la cilà fosseno serate, nè oficii senlasseno per 2 ore, e si fazi oralion e processione. El li fo aricordalo desso certa indulgentia ; e cussi faria. Poi volse au-dienlia con li Cai di X. in materia de la lite ha con sier Anzolo Trivixan, dolendosi la Signoria avia suspeso la excomuniealione per zorni 15, che non si poteva, nè doveva far, stante le senlenlie contra di lui fitte in Itola ; et il Doxe li disse averla lata di ordene dii Legato; et sopra questo fo gran parole etc. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta vechia ét nuova. El l’armirajo vene dal Doxe, a nona, a dirli come, per una barella vien da Istria, qual ha lassa una barella con letere di Corphù in Istria, porta nova la galla solil fo Marzela, su la qual è sier Toma Contarini, va Baylo a Costantinopoli, era sta presa da lusle turchesehe ussite di la Valona, capitano el Moro, qui in Golfo; di la qual nova la terra fo piena. Et pocho da poi zonse l’altra barcha con le lelere di 20 avisava el contrario. videlicet dila galia aver combattuto con fusto de turchi, el auto vitoria: et per do homeni, venuti lì a Zara, dicono di averla vista inlrar a Cao Cesta, dila galia, qual remurchiava una fusla turchesca presa, el aver combalulo con le altre. E dita nova intesa, fo di gran contento a tutta la terra ; sichè tutto ozi si parlò di quesla bona nova. Et sier Zuan Moro capitanio de le galìe bastarde, in questa sera partì con la sua galia con homeni 80, va in Dalmata a compir de armar con li danari in sacho. Di Roma, fo letere di 30 ; di Napoli, dii secretano Dedo di. e di Spagna, di l’Ora- tor nostro, le ultime di 15 Aprii da Barze-lona. Il sumario de le qual scriverò di sotto, et fono lede in diio Consejo di X con la Zonta. In questo Consejo di X, prima reduto, et intra lo sier Lunardo Emo, dii Consejo di X, et sier Zorzi Emo procuralor suo fradelo, era di la Zonta dii Consejo di X, per le leze è fuora di Zonta. Fo fati do vicecai di X, in loco di sier Frati- 13 cesco Falier, et sier Francesco Foscari cazadi, resta solo sier Nicolò Venier, et fu fati sier Valerio Valier et sier Piero Badoer, che è di quelli fati dii Consejo di X in loco di cazadi ; et questi messeno la materia di creditori al sai fusse dedula al Consejo di Pregadi per esser materia spelante a quel Consejo. Fo parlato conira, et se tolseno zoso; et fu posta questa parie et presa : che ’1 Colegio con li Cai di X debano aldìr questi merchadanti creditori di dacieri per li sconti falì avanti la guera, li quali dicono dover liaver le loro promesse, e li dazieri si scusano non dover per esser sia astreli a pagarli a li agenti eesarei, el poi aldìti debano li Savii vegnir a riferir al Consejo di X predito con questa Zonla. Da poi licenliata la Zonta nuova, inlrò la consueta, et fono sopra una materia di serar i monasteri di monache Convenltial in questa lera, et preseno di secarli, et più non sj potesse acceplar monache Conventuali et questo ordene posto, scriverò più copioso di sotto, polendo veder la parte. E fo scrito a Roma per haver licentia, el fo comanda gran credenza. Nolo. Fo dalo per il Consejo di X predilo l’o-ficio di scrivali al Zudegà di Proprio, in loco di Piero di Vieimi è morto, a uno fiol di Francesco Dario secretarlo noslro, è fiol de la sorela dii Can-zclier grando : a soa requisition. Da Corfù, fo letere di quel rezimento di 25, portata per la galia soraccmito sier Alvise Loredan fino a Liesna. Con alcuni reporli di armala turchesca, dia ussir di Streto vele 150 per Rodi, si dice. Item, la inopia de viluarie è a Corfù, e soldati è malcontenti eie. Unde, el sumario di letere forse nolerò di solo; tamen quelli di Colegio non crede. Gionse in questo zorno sier Maphio Bernardo qu. sier Benedeto, sialo mercadanle in Ponente, vien di Fiandra, con sier .lacomo Bragadin qu. sier Piero di Campo rusolo, et è pasado per la Pranza, e lì e in cainin non ha visto preparation alcuna di zeiUe di guerra, pur moversi un cavalo ni un fante.