379 HDXIX, GIUGNO. 380 Corphù di sier Toma Contarmi, va Baylo, fioriate per sier Andrea Bondimier, vien retor di Iìetimo, venuto con una navela. Di Ragusi, di Jacomo di Zulian par ticuìar, di 5. Come si ha, el Signor (ureo esser andato a Costantinopoli, e questo per far exereilo, perchè li bisogna farlo conira el Sophi; e altri avisi, li quali per li savi non fono creduti. 213 Adì 16. La rnalina, vene in Colegio sier Nicolò Trivixan, fo di sier Gabriel, venuto podestà di Bergamo, vestito di panno paonazo e bechelo negro di panno, per coroto di so fradelo. Referl justa il solilo, et di uno era preson de lì etc. Fo laudalo justa el consueto dal Doxe. Vene in Colegio Anseimo et Vivian banchieri hebrei, dicendo si (rata di meler 11 soi capitoli in Pregadi, el che loro non li voleno; però non si afa-lichi el Consejo a prender quello che loro non vo-rano aceptar. Il Principe disse a li Savii dovesseno consejar la cossa. Vene sier Bernardo Donado, tornalo di sinichà, e fe’ balolar do post prandium in Quaranlia criminal da esser pagali di danari dii sinichà; voleno essi Sinici menar alcuni, ltem, vene sier Gasparo Malipiero, el poi sier Borlolamio Contarmi prove-dadori sora le acque, et domandono ozi il Pregadi, per meler di aprir a Margera aziò le aque corino, a la qual opinion sier Luca Trun, savio dii Consejo, li è contrario; et cussi fo ordenato Pregadi. In questa matina, el reverendissimo cardenal Egidio andò a l’Arsenal, con li deputali a farli compagnia chiamati Marti a Gran Consejo. Da poi disnar, fo Pregadi. Et recluto molto (ardi, licet fusse assaissime letere da lezer per esser zorni . . . non è stà Pregadi, e il Doxe vene a sentar, et siete cussi un gran pezo solo aspelando li Consieri ; et poi fo leto : Di Roma, dii Minio orator nostro, di 5. Come havia a dì 3 ricevuto 3 letere di la Signoria nostra. Per una, di 28, zercha le monache di la Non-tiata il Papa concedi possino trazer le soe intrade hanno in la Romagna; l’allra di 29 zercha le barche dii ducha di Ferara prese per polerse juslifichar in caso el Papa li parlasse, qual fin hora nulla li à diio. L’altra di 30 zercha levar le suspension dii perdon di san Antonio di Padoa; il che Soa Santità non ha voluto far, volendo per tutto dove concede perdoni la mità vadi a far fabricha di San Piero, et licet alcuni non il dica, tamen si convieneno insieme di 213* dar la mila a la dila fabrica, licet lui non mai habbi auto alcun perdon, con questo ordene, ma ben li frali Observanti hanno tal ordene loro dal Papa etc. Però non li ha parso tuor el breve con questa clausola di la mìtà. Scrive, esser stato col Papa per saper di novo. Li disse che Zuoba, saria a dì 9, li Eletori doveano intrar in la dieta in Franchfort per elezer el novo Re di romani, et che il re Catholico non sarà, e si parlava che ’1 saria el ducha di Saxonia, overo el marchese di Brandihurg; ma molli dicono sarà il Saxonia, et che ’1 cardenal Sedunense scrive sarà el Brandihurg. Et esser letere di Franza di 27 dii passato, aferma el conte Palatino esser rimasto in accordo col re Cristianissimo, e haver auto li danari, videlicet è stà posti in bancho, con questo li lievi electo sia Sua Maestà. Tamen è, che ii re Catholico si tien più certo che mai, e cussi dicono i soi oratori èli a Roma. Poi el Papa disse aver auto risposta de la letera scrisse a li Cantoni di sguizari exortandoli a non voler far guera etc. Rispondeno non voler far guerra, e in questa eletion non tenir più di Franza che di Spagna, ma esser neutrali. E il Papa disse, saper el campo de la liga di Svevia non esser da 8000 persone, e si andava disolvendo. Scrive el vescoado auto in Franza el cardenal Bibiena Santa Maria in Portico legato, ltem, come fuste di Mori in quelle acque hanno preso do nave di Provenza et una di Zenoesi, et la provisione se li fi» a l’incontro, non xè altro cha le 9 galie di Spagna et le do dii Papa. ltem scrive, in Perosa è seguito certo rumor de uno era stà retenulo per quel Governador, et Zeliti! Bajon lo tolse de le man. Par pur che Zuan Paulo Bajon l’habi falò render in le man de ju-sticia. Scrive, è zonto lì a Roma uno zenlilhomo vien di Franza in posta; non sa la causa. ltem, manda lelere dii Secrelario nostro et suo, è a Napoli, ili 28, le qual letere non fo lete. Dii dito, di 11. Come, essendo venule letere ni Papa di Franza et Spagna, et eri li oratori di ambi soi Re stati a palazo dal Papa a comunicar quanto haveano, fo dal Papa per saper qualche nova. Soa Santità disse li oratori francesi dicono sarà eleclo el suo Re, et quelli di Spagna tengono sarà elelo el suo, dicendo uno di loro do Re resterà mollo deluso. Et disse « Che sia electo el re Catholico, li avisi ho non è bone nove per lui ». El cardenal di Syon scrive sguizari haver mandato nontii a li Eie-tori, e che non erano stà aldili se non dal Magun-tino, che è segnai li Electori non voleno elezer Spa- 214 gna; e l’oralor Polono è lì a Roma, ha dito a esso nostro Orator, e cussi disse al Papa, aver di Alemagna, da uno suo compagno, che Mercore a dì 15 «