573 mdxix, nulo da questo Papa. Et in Colegio non fo alcuna letera. Il Doxe sta ben e vien in Colegio. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta dii Colegio, et tratono certa materia, ma nulla concluseno, et par sia cossa importante, videlicet una suplica-tion di Gasparin. In questa matina, l’orator di Franza fo in Colegio per cosse parlicolar. Tamen non li fo dito alcuna cossa di la deliberatimi di eri, perchè le letere ancora non erano sta expedite. Dii Provedador di Varmada, fo letere vecchie dii Zante. Nulla da conto. A dì 20. La malina non fo alcuna letera. Vene l’orator di Franza per quel corier che sul brexan fo assassinato, che veniva da Milan, el toltoli li danari, el menono dentro li mercadanli danizadi etc. Fo scri-to a Brexa. Di Milan . . ., di Franza . . . el di Spagna di primo Avosto fono letere in zifra, le qual fo poi tele nel Consejo di X. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta. Et fu preso che li Camerlenghi di commi, sotto gravissime pene ut in parte, oltra li salarii ordinarii che su-mano al mexe ducali (¡74, videlicet il Doxe ducati 250, li Consieri al luogo di Procuratori, Signori di note, zudexi di Petizion, camerlengi di Comun e quel officio eie. quel Camerlengo è a la cassa non possi spender al mexe più di ducali 300; con altre clausole ut in parte. Et quella parte fu messa perché niun Camerlengo voi intrar volentiera a la cassa, per esser tanli creditori che dimandano danari et non hanno il modo di darli, e di qua è venuto che (in ozi niun Camerlengo è intrato a la cassa per non poter servir come levano una volta, e li danari di Carnei-lengiche valeva ducati 17, valetio ducali 45 il cento. Fu posto etiam la gralia di Daniel, fo fiol di Zuan di Vido, che attendeva a li debitori, morto noviter, et era ordenario a la Canzelaria, havia ducati 160 a l’anno di salario. Fu mo’ tolto dito Daniel a la Canzelaria, ordinario, e datoli ducati 120 a l’anno, atendi a li debitori come fece il padre, il qual etiam tuttavia alendeva. Fono etiam su le cosse di eri di Gasparin olim scrivati a le Cazude, qual è in presoti, et dà una suplicha voi trovar debitori di la Signoria et signori di le Cazude e altri si hanno fato far creditori, et ne sono »per assa’ danari da ducali . .. milia. Domanda salvoconduto et esser ritornà a l’oflcio. Li Savii eri volseno farla; fo balotà più volle e non pre-sa,hora mo’ tratato questo, fo diio che un cerio. .. scrivati voi chiarir il tutto etc. agosto. 574 A dì 26, Domenega. Fo ledo letere di sier 330* Domenego Capelo provedador di Varmada da Napoli di Romania, a dì .. . Lujo, come dirò di soto. Fo fato li oficiali di le galie di Alexandria. Nota. In questi zorni l’ultima galia di Barulo è partila. Da poi disnar fo Gran Consejo, non fato voxe da conto, e lutto passoe. Fu posto, per i Consieri, dar licenlia a sier Francesco Venier podestà di Ruigno viene in quesla terra per sue faconde, per zorni 10, lassando un zenlilhomo in loco suo etc, fu presa. A dì 22. La matina, vene in Colegio sier Marco Antonio da Canal, venuto provedador a Veja, in loco dii qual è andato sier Marco Antonio Contarmi, che rimase per danari. Et ancóra è un altro eleclo per danari, ch’è sier Filippo Grimani. Bora quel Canal referì le cose di l’ixola eie. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, et niuna cossa fu presa di le parte , fu poste per i Cai di X, e fono zercha bombardieri. Item, fu posto, per il Serenissimo, Consieri e Cai di X, di ace-tar la scusa di sier Zuan Marzelo eleclo censor, atenlo è solicitador de l’imprestedo eledo per i creditori, justa la parte presa nel Consejo di X con la Zonla. El non fu presa: ave 12 de si, 14 di no, voi li do terzi. 11 qual sier Zuan Marzelo é di la Zonla dii Consejo di X, et visto la sua parte non era presa, andò dal Principe dicendo che.... A dì 23. Vene in Colegio sier Marco Antonio Loredan venuto eri capitano di Padoa, in loco di quel andò Domenega sier Alvise Contarmi. Era vestito di veludo negro, acompagnato da molti zen-tilliomeni, tra i qual tre Procuratori sier Domenego Trivisan,' sier Zorzi Corner, sier Alvise Pisani. Mandati fuora il forzo, restò pochi, tra i qual Io Marin restai. Referì di le cosse di la Camera de l’intrada et ussida, et di le fabriche ha fato, videlicet nel caslelo, dicendo la qualità di quello, e le pertege 2i milia ha fato far, ha speso L. 95 milia. Item, la porta di Ognisanli ch’è belissima, ha speso lire 29 milia, et non vi ha posto altra arma che quella dii Doxe e di la comunità; ha conzà la strada di Ognisanli era rota ; ha conzà la cittadela in castelo da alozar homeni d’arme . . . che è belissima ; disse saria boti conzar quell’altra citadela a l’incontro; disse aver fato 5 bastioni di le mure eie. disse aver scosso di debitori vechii assa’, et le castelle è diso-bedienti, videlicet Moulagnana, Este e Moneelese, il reslo mollo obedienli ; disse che Moulagnana é