247 MDXIX, MAGtìlO. 248 barano do quartironÌ,c sarano pagate di quello restano aver dal Re, oltra una paga, over quartirol (che) sempre il Re tien in le man ; et questo mese di Mazo tutte sarano in ordine, et a Monferà il conte Piero Navaro ara li 4000 fanti. Itemi, si ha di monsignor il Gran maislro esser zonto a San Valier et li è venuto grandissima doja di flanetìo, per il che non ha potuto andar più avanti ; et monsignor di Churos era Monpelier, perciò venutoavanti a.... et a San Spirito, Sichè si tien a questa hora si barano parlalo insieme. Monsignor di Lùlrech non ha voluto mandar li do scrisse a sguizari; ma li ha scrito una letera dolendosi di queste novità contra il re Christianissimo fato per il Cardinal Sedunense dando danari a 36 capitani, et che lui voi observar la pace fata per il re Cristianissimo con loro, dolendosi di tal cose, e voi saper l’opinion loro si voleno perseverar in quella. Et manda le letere per uno corier a posta per aver risposta da loro, per poterla monstrar in ogni caso, facendo essi sguizari alcuna novità, et ha scrito a li Grisoni voglino restituir quelli tre lochi solo Como, aliter scriverà al re Christianissimo. Et manda do anibasadori a la dieta a Zurich, come scrisse, quel domino Ambrosio da Fiorenza senator et domino Bernardo Morexini, per causa di confini e di banditi dii Stailo di Milan ; sichè dito Lutrech spera le cosse prociederano bene. Et par, uno Jacomo Stampa, il qual è foraussito di Milan, è a Zurich, scrive ad alcuni soi parenti voria ritornar in gralia dii re Christianissimo e aver la pension 1’ avia prima: di la qual nova Lutrech fa molto caso, pur è di opinione si fazi zente, dicendo a stabilir la paxe bisogna far provision di guera. Itcm, manda letere dii Surian ora (or nostro. Noto. È stà per la Signoria posto le poste di Pa-doa fino a Crema, acciò le letere vengino presto da Milano per queste novità di sguizari. 142 Di sier Antonio Surian dotor, el cavalier, va orator in Ingolferà, da Turin, di 26. Come apresso Verzei ricevete, a dì 25, letere di la Signoria nostra di intrar in la liga etc. e solicili il camino suo per ritrovarsi a questo in Ingaltera. Cussi farà, licet poi partito di Brexa sempre habbi piovesto e neve-gà. Avisa sguizari, ha Vendo in la Savoja Genevra dove le parte sussilade par si facesse canton di sguizari, et cussi sguizari oleneno 3 terre grosse di questo ducato, tra le qual Rosana, ch’é terra che importa, perchè il Ducha volendo intrar in Genevra, li fo leva li ponti, donde esso Ducha convene far zente, ita che esso Ducha recuperò Ginevra. Et par poi sia seguito accordo con essi sguizari e il Ducha li ha dato scudi 18 milia, el pagerà le artellarie e custodie di Genevra et farà pagar a quelle caxe è stà ' causa di la novità ; sichè sguizari è sublevati per loro, e si tien, si sarano a le arme, se defenderano a danni del prefato Ducha, il qual se ritrova a Zambarì, dove esso Orator di breve sarà lì, et quello intenderà di momento aviserà. Dii obsequentissimo servitor Thodaro Trini-zi, date a Verona, a dì primo. Come manda alcuni avisi e si ricomanda. Et li avisi non dice chi scrive ni dove scriti ; ma li Eleclori sono per il re Calholico, al qual hanno dato la fede di elezerlo, et danno parole al re Cristianissimo acciò non vengi a le arme. Il dueha di Virlimberg ha perso la mila dii suo Stado toltoli per la liga di Svevia, e lui veduto a uno castello verso la Borgogna, et poi andato dal Conte Paladin. L’esercito di le terre franche o liga di Svevia 'starà cussi per tutto Zugno fin sia creato el novo Re di romani, aziò niun impedissa la eletion. Il ducha di Geldria, qual ha roto guera al re Calholico, è stà per voler di Pranza. Il Papa ajuta il re Christianissimo e fa dir mal da li soi a li Electori dii re Calholico, et per questo non averà Lucha. Bisogna che ’1 balla poi che ’1 si ha scoperto per Pranza. Lo episcopo Ursino ha dito gran mal dii re Cato-lico a li Electori, unde in Germania erano sdegnali conira di lui; el Toralor ispano sarà a dì 5 a la dieta si fa a Zurich, i quali li darano li 15 milia fanti promessi. Dii dito Goveenador, di 2. Come ha ricevuto la letera nostra in risposta di sue. Lauda l’opinion nostra, et farà intender a Lutrech quello li ha dito li magnifici rectori, facendo ben ogni oficio. Dì Verona, di sier Andrea Magno pode- 142* stà, et sier Piero Mar zelo capitano, di 2. Come a hore 16 receveteno nostre letere, fono dal Go-vernadorel li parlono eie. Laudò la deliberation fata, et è bon andar cauli con monsignor di Lùlrech, al qual, justa li aricordi nostri, li aricorderà come da lui è bon non mover adesso eie. Pur dice è bon se re-dugi le zente nostre a uno, et non sarà movesta. Dii Governador nostro antedito, di 5, date a Verona. Come monsignor di Lutrech li ha mandato Zuan Jacomo da la Croxe a dirli sguizari si moveno, e debbi instar con la Signoria a far le provisione etc. Perlanto lui, da bon servidor, aricorda a la Signoria nostra si fazi una resegna di le nostre zente d’arme, et sarà ben fato; tamen tien sguizari non si moverano, perché venendo non troverano da viver. Scrive, volendo far queste cose, bisogna le zente siano pagate, et almen si pagi li mandali ballo-