1059 MCCCCCIV, MARZO. 1060 Da poi disnar, fo Consejo ili X con zonta di Colegio e di danari, et expediti, rimaseno a far li soi capi dii mexe di aprii, videlicet sier Zuan Moceni-go, sier Piero Capello et sier Lorenzo di Priolf. Et vene lettere di Roma, di Eiemagna e Rimano, qual fo lete. Da Doma, di V orator, di 23. Di coloquj abuti col cardinal San Zorzi. Si difida di haver Forli ; non voria mai haver principiato la cossa. E che ’l papa non li fa quella ciera el voria, dubita per aver tenuto le raxon di la Signoria. E saria sta bon aver fato il suo conseglio, videlicet restituir li lochi eh’ è immediati di la Chiesia. E sopra queste scrive coloquj abuti ad invicem, e che ’l papa etc. Dii ditto, di 24. Come la cossa dii ducha Valentino è conclusa in li ducati 15 milia, e à dato cauzion al papa alcuni cardinali spagnoli ; ma par il papa ne voy di altri per dar a li castellani di Cesena e Bertonoro ; sichè el vede la soa liberation in garbu-gio, e il papa voi dicti danari. E però esso Valentino insta la restitution di ducati ‘25 milia prestò al re di Franza, eli’ è il tempo adesso de restituirli. Item, il papa atende a mandar 3000 fanti in Romagna ; pur spera aver Forlì d’ acordo. E il ducha di Urbin non li comporta l’aere. Dii ditto, di 25. Come in quella matina el papa è andato a la Minerva con li cardinali, poi restò nel palazo di San Marco qual à donato al nepote San Piero in Vincula, dove starà questa setimana. E passato le leste, ritornerà etiam in ditto palazo, dove starà la più parte dii tempo. Etiam voi ussir di Roma e andar atorno. Et andando per la terra, se li fece contra do hoijieni con pan tristo che si vende, dicendo provedesse. Rispose provederia; tamen niuna provision si fa. El formento è ircharito; vai da 45 in 50 carlini el rubio; etiam di le altre cosse vien carestia. Item, si trata il parenta’ dii papa e dii marchexe di Mantoa, videlicet dar una fia dii prefato marchexe nel fio dii prefeto. Et la adoptione dii dito prefeto al ducha di Urbin nel stato, si va pro-trahendo in longo, e il ducha si dispera. Item, lo episcopo di Pazi deputato orator in Spagna, si parte fra tre zorni. Va prima a Fiorenza, poi passerà in Spagna. Dii ditto, di 26. Come è stato col cardinal di Napoli, e scrive coloquj ; e che ’l gran capitanio voi che Alvise d’ Ars ensa dii regno; sichè dubita che si tornerà a la guerra tra Franza e Spagna. Poi intrò a parlar dii papa dicendo : « Lasate dir a nui preti, e vui fate li fati vostri. 11 papa non farà altro che voler far e dir; >i et che à inteso che la Signoria voi restituir l’aquistato di Faenza in fuora. L' orator rispose le raxon di la Signoria etc., et esso cardinal disse: « Lasate star il papa con la soa vana speranza di rehaver le terre etc. j> 511" Di Eiemagna, di l’orator, date in Augnata a dì 19. Come à inteso per bona via il papa conciede li danari di la cruciata al re ; ma voi a l’incontro dal re tre cosse : primo, che soa majestà vadi di brieve a Roma a incoronarsi; 2.°, che ’l jura di difender e varentar le raxon di la Chiesia ; 3.°, spender li ditti danari contra infideles e per la Chiesia. A le qual proposition il re à risposto, non voler asentir ; primo : non poi venir cussi presto a Roma, et maxime al presente per li disturbi è in Germania ; 2.°, che in Italia e dove sarà difenderà le raxon di la Chiesia da bon imperador; e di danari di la cruciata non voi ubligarsi etc. Item, el ducha Alberto e cussi el Conte Palatino si doleno dii judicio voi far il re, et è opinione sarà tra loro, videlicet Bavaria et la Svevia, più guerra che mai e crudel. E la mojer dii ducha Alberto e fiole e poi el ducha di Virtim-berg sono partiti di Augusta, dove erano venuti come scrisse. Di Rimino, dii proveditor, più lettere. In materia à fato le monstre, ricevuto ducati 300 eie. Di 27, manda lettere aute da sier Piero Morexini proveditor di Savignan, che li manda alcune lettere intercepte scripte a Cesena. Par uno Zuan Baptista Ilonorio scriva a di 25 in Cesena a missier Polydoro, è col comissario dii papa, di le nove de li ; el altre lettere intercepte, qual per esser cose intese, non scrivo qui il sumario. Di Jacomo Sacho da Sojano, di 26, al proveditor di Rimino. Scrive le zente si aduna pur su quel di Urbino, et zà 15 zorni fiorentini deteno Ci-terna a la Chiesia e mandovi comissario dii papa. Etiam vi va comissario dii papa a Civita di Castello per esser reduta soto la Chiesia, e fiorentini si preparano a la guerra contra Pisani e fara.no capitanio Chiriacho dal Borgo. Item, si aspeta a Rezo Zuan Paulo Bajone capitanio di fiorentini, a questo ef-fecto. A dì 30 marzo. In Colegio. Vene domino Bernardin Grasso doctor avochato fradello dii qu. domino Lazaro Grasso, pregando la Signoria voy con-cieder a li fioli dii defuncto il governo 1’ havia di la compagnia di la citadella di Verona per alimento loro, da esser governada per Marco Fazin suo nepote, qual sempre, in absenlia di domino Lazaro, di la ditta è stà capo. E tutto il Colegio era disposto di dargela per Colegio; ma sier Lunardo Grimani disse