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MDXIX, AGOSTO.
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     li	vien facto per il vicario dii Patriarchìi, dove è sia posto in parte dii mouasterio 16 monache di San Servolo eie. El Doxe li mandono via, et non li vol-seno dir.
        A dì 26. Vene in Golegio il reverendissimo Pa-triarcha nostro, et con li Cai di X parloe zercha la bolla è sta obtenuta dal Papa, richiesta per il Principe et il Patriarca, che il Consejo di X in el Colegio sa alcuna cossa. Ut dieitur, il Papa concio.le quanto hanno saputo dimandar, videlicet poter esser el riformar eiiam la Celeslia, che solo era di l’abate di Borgognoni, etiam quelle fusseno sotto frati di san Francesco. Item, a far le monache Con-venlual non liabino di proprio, malizino in uno et dormano insieme; con "altre cosse ut in bulla. Per la qual tutte le monache Conventual è in fuga, el mandano la loro roba fuora di mouasterio da so’ parenti. Et acciò se intenda questo, noterò come fo pal lide le cosse. Et sier Alvise Barbaro provedadur al Sai ha il cargo di far partir le monache jusla l’ordine li de’ il Patriarcha. Primo Santa Anna intrò
   monache di San Zuan Laterali numero.....A le
    Verzene intrò monache di Santa Juslina numero .... A San Zacharia intrò monache di San Servolo numero ... A San Biasio Catoldo intrò monache di Ogni Santi numero .... A Sanla Marta intrò monache di San Joseph numero .... A San Secondo intrò monache di San Cosma numero .... A la Celeslia mancha ....
        Etiam a Mazorbo è sia per quel episcopo regola, et va regolando li monasterii.
        In questa matina fo incanta il dazio dii viu per 344 li Governadori de l’intrade in Rialto, jusla il solilo. L’ave sier Marco Bragadin qu. sier Andrea, solito esser daciero, per ducati 08 milia. L’anno passado, l’ave Nicolò Lanza per ducati 64 milia 450. Era concordile dii Bragadin sier Zunn Francesco Sagredo;
    lo	messe ducali 67 milia 950.
        Di Cipro, fo letere, per le nave di Soria venule, di 24 Maso, qual se riporta per altre le-lere ch’ò su altre nave non zonte, le qual si desidera averle per poter expedir l’orator dii Turco che vene qui per li ducali 16 milia veniliani, el è sta trovali per sier Nicolò Venier cassier a L. 6 pisoli 16 l’uno dilla stimma. Il prefalo orator è qui con ducati do al zorno per spese, et a dì 8 di questo mese volse andar a veder Padoa, et fo scrito a li rectorì li facesseno lionor, facendoli le spese.
        Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria, Savii e Cai dii Consejo di X, intervenendo sier Francesco di Garzoni debitor per il bosco di Legnago che ’1 com-1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXV.11.
prò; per il che fo manda perlegar dito bosco per sierllomobon Grifi provedador sora la camera d’Im-preslidi, il qual insieme con sier Toma Moro e sier Gasparo Contarmi soi colega, fono in Colegio a dir le raxon di la Signoria. Et parloe esso sier Francesco lungamente; et mandato fuora, fu commesso la cossa a dilli Provedadori.
   A dì 27. La malina, nulla fu da farne memoria.
    Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla.
   Fu letere da Milan, dii Secretarlo nostro, di... con alcune letere va al Governador dì Zenoa, è a li bagni di Abano. Avisa dì certe armate, ut in litteris, qual lele in Pregadi, scriverò il sumario.
    Fu posto, per li Cai di X, parte: di certi danari darli per pagar li ducali 3000 a li frati di San Zorzi, et questa jusla la parte presa in Pregadi; et non fu preso.
    Fu posto, per li dilli, che ’1 Colegio possi venir in Pregadi per tuor li ditti danari, el non fu presa ; sichè li frati hanno gran fautori, et maxime nel Consejo di X.
    Fu posto certe gralie, alcune prese, alcune non.
    Fu electo tre sora il Monte nuovo, in loco di sier Domenico Trivixan procurator, sier Alvise da Molin procurator, sier Zorzi Corner procuralor, che hanno compido. È tolti li primi di la lerra; do di questi ca-zete, et rimase sier Domenego Trivixan predito, sier Lunardo Mozenigo et sier Andrea Griti procuratori.
    Et licenziata la Zonta, restò Consejo di X sim-plice. Et questo per una querela data di certo inconveniente seguilo in questa terra, che alcuni zentilho-meni nostri desviati, tra li qual sier Salvador Coniarmi qu. sier Piero da San Aponal, dillo Fio, et sier Zuan Maria Zorzi solo qu. sier Ruberto da San Salvador, e certi altri, a una meretrice nominata nel processo, la qual acusono l’hanno auta per forza et quella sodomilata eie. ; et cussi fo preso di retenirli, et la note li do nominali fono per li capitani relenuti e posti in camera.
   In questa matina fo gran rumor in Colegio per
il	caso di sier Zorzi Diodo qu. sier Antonio, che la delegalìon fo lajada in Quaranlia criminal. El mandato a chiamar sier Gabriel Venier olim Avogador che ha mena questo caso, al qual il Doxe li fece gran rebuflb, et voleno tajar ditto spazo per il Consejo di X, aziò si veda il processo falò per li Syndici jusla la delegatiou a loro facla.
   A dì 28, Domenega. Veneno sier Bernardo Donado, sier Francesco Minio e sier Orio Venier, olim Sindici in Colegio, da i qual il Principe con la Signoria volse intender il caso di ditto sier Zorzi
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