373 MDXIX, GIl’GXO. 374 tato esso reverendissimo Cardenal in li piali, con li soi Episcopi, videlicet quel arziepiscopo di Durazo, et episcopo di Castro, e il suo protonolario. Item, 10 episcopo Pexaro di BafTo, et etiam vene domino 210 Andrea Lippomano prior de la Trinità. Et smontato a San Marco, la Signoria vene ad incontrarlo fino a la riva, vicedoxe sier Michiel Salamoi) el consier, et 11 oratori di Franza, residente qui, et tre altri, stali uno in Hongaria, li altri do in Polonia, i qual tornano in Franza, l’oralor di Ferara et quel di Manloa. Erano do procuratori, sier Zacaria Gabriel et sier Domenego Trivixan el cavalier, et do altri erano in chiesa a far poner le zoje su l’allar, qual fo preparalo come el zorno de la Sensa ; et erano sier Andrea Grili et sier Alvixe Pixani sentati apreso l’altar grando. Et inlrati in chiesa, era con dillo Cardenal la fameglia dii Legato episcopo di Puola, qual è indisposto ancora per la sua gamba che si scavezò ; questo perchè dito Cardenal è con poche persone, zercha al nunero .... et se li dà per spexe ducati 12 al zorno. Hor andato el prefato Cardenal a l’altar grando, e fato le cerimonie, si messe a senlara banda destra di l’altar sopra una cariega coperta de panno d’oro, et poi si comenzò a preparar, dito prima li offìcii con certe cerimonie etc., et postosi uno pivial con perle da dir messa, el la mitria biancha in testa. In questo mezo principiò la procession di San Stefano, videlicet prima la f col penelo e do-pieri 4 sopra aste dorade; poi li zageli vestili con arzenti in mano, demum zercha 50 aparati e altri con arzenti de più sorte in mano, che fu bel veder ; demun veneno a do a do li altri frali non vestiti, et numerati fono 620, et l’ultimo fo maestro Gabriel zeneral novo eleclo, qual fe’ reverente al vicedoxe e al suo Cardenal. Et compite dita processione, et nota è restati in San Stefano a dir messa et preparar el pranso da 300 frali et più, sichè, come intesi,, a questo Capitolo è venuti frati numero 1000, e luti hanno bon de viver, sichè molto si laudano. Poi fo principiato la messa con gran cerimonie per el prefato Cardenal. Disse lo evanzelio el piovan de San Polo, e la epistola quello di San Stae, lutti do canonici di San Marcilo. Compita la messa, per non esser Episcopo, non potè dar alcuna indulgenza, ni edam si tene el pasloral ma ben la mitria in testa. Poi la Signoria vene a compagnarlo fino a la riva, el per zercha 140 zenlilhomeni, nel numero di quali lo Ma-rin Sanudo vi fui, fu acompagnato fino a la sua ha-bitatione. Questo Cardenal usa gran humanità con tulli; mostra molto macilente, manza una sola volta da sera e da matina pocho, va per caxa con una cana in man, parla piano per repulalion, ha intrada una abatia in ... li dà ducati 1000 de inlrada, et il ca-pelo; ave dii Papa per uno anno di andar in questa iegatione di Spagna ducali 3000; poi el re di Spagna li donò al suo partir ducati 1000, et li dele expetativa di uno episcopato, il primo vachasse ne li soi regni ; poi li ha vadagnato per la Iegatione... .... Questa sera soa signoria reverendissima va a cena in San Stephano, dove è preparalo una creden-tiera de arzenti etc., conzato tutto di tapezarie eie. È da saper, in questa malina fo, per tutte le chiese di questa terra, publichato excomunicalo et ma-iedeto sier Anzolo Trivixan fo capilano a Padoa, et questo per la lite ha con el Palriarcha nostro, qual ha obtenuto conira di lui; etiam sopra la sua caxa a San Zane nuovo fo posto scomuniche, et a San Stephano et altrove, et a San Marco con el suo nome in letere majuscole. Item, la conlrà è slà scomunichi. Ancora è da saper, eri fo mandato 6 zenlilhomeni, sier Alvixe Mozenigo el cavalier, sier Gabriel Moro el cavalier, sier Alvise Bernardo, sier Francesco Foseari, sier Malio Vituri, et sier Zuan Vituri a visitar li tre oratori francesi venuti ut sujpra: uno solo era in caxa. Item, fo mandato per il Colegio sier Fcrigo di Renier e sier Pandolfo Morexini savii a Terra ferma dal Zeneral nuovo ad alegrarsi ; et sier Piero da Pexaro savio a Terra ferma a visitar el Cardenal. Item, di Padoa si ave cri malina, come de lì se aspelava el signor Otavian di Campo Fregoso go-vernador di Zenoa, vien per tuor l’aqua di bagni, ma starà in Santa Juslina; et per Colegio fo scrito a li reclori di Padoa avisino dii suo zonzer, lo vadino a incontrar et honorarlo quanto polrano. TJUerius achadete, che alcuni pelegrini svizari venuti in questa terra per andar in Jerusalem, videlicet domino Jacopo Stapher et domino Pelro Falco el alcuni altri, i quali tulli ozi è stali con la Signoria a la messa dii reverendissimo Cardenal hor eri a uno di loro li fo tolto una arma per uno cao di guarda, di Cai di sestier, e andato li a prenderla, el scrivan Marin da Thodaro scodrense li disse «Vui se’ di quelli ribeli sguizari » per il che lui ave molto a ma), et eri veneno in Colegio a dolersi. Unde fo mandato per li Cai di sestieri, e diloli per el Principe gran vilanie, fatoli restituir l’arma el fato meler in preson el prefalo scrivan per le parole dite. Da poi disnar, fo tenuto la conclusion in San Sle-phano per uno parisiense ; et la sera el Cardenal vene a cena li. •