253 SIDXIX, MAGGIO. si ha nulo ducali 400 milia, con questo Soa Maestà cl li lieriedi poleno rtscoderli. Item, scrive, temile dite letere fino a dì 16, che ozi poi disnar è sta fato il juramenlo a questa Maestà con gran selenita; è stati tutti li oratori e altri signori eie. Et per questo zorno, il Re ha ordinato tutti lassi il duolo, et cussi Soa Maestà era richissimaniente vestito. Et è stà posto il capitolo, per questo non prejudichi il juramento a la Serenissima Regina tornata in suo esser che la sia. Et poi Pasqua sì farà la corte e il Re partirà per Valenza, qual sarà a la fin del mese. Pertanto rechiede et suplica si espedissa il suo successo!'. È mesi 21 si ritrova in questa legalione. Item, è letere di monsignor di Chievers, come havia auto il salvocomluto et andava di longo; il qual sai-vocouduto è per uno mexe con poter prolongarlo, et dito Chievers era zonlo a Mortana. Di la eletion dii He di romani questi hanno grandissima speranza questo Re sarà, per li avisi aulì di Germania ozi. Et legendosi queste letere, sopravene la posta di Milan, con le infrascritte letere, qual e ti am fono lete in Pregadi. Di Milan, dii secretano Caroldo, di 5. Come, hessendo montato a cavalo per andar a cavalo con lo illustrissimo Lulrech, è soprazonto letere di Pranza, qual le expedisse a la Signoria nostra. Di Franga, di sier Antonio Justinian do-tor orator nostro, date a Poessì a dì 26 Aprii. Come il mal havia al piede per aversi falichato in andar dal Re, li è soprazouto più mal, et etiarn a l’altro piede, adeo è stato in leto con gran dolor, però suplicha si provedi di mandar il successor poi che ’1 non si poi adoperar etc. Il Cbrislianissimo re è fuora al boscho di Vicen, vicino a Paris ; va visi-, landò ehiesie. Scrìve aver ricevuto nostre, di 8 et 11, con avisi da esser comunichali etc. Mandò il Secretarlo a comunicarli a la illustrissima Madama e Gran eanzelier; et quanto a la risposta fata a li rezimenli de Inspruch, soa eccelentia laudò dicendo questa eletion terminerà presto. Scrive, questi lieti il re Chrislianissimo sarà electo certo, et hanno fatto no-vamente provision di 200 milia scudi. Scrive, questi non fa più fanti per farexcrcilo conira Alemagna per causa di tal eletione, e come ha dito Madama al Secretano, tutto passerà quieto. Et quanto a li sumarii di Hongaria e Andernopoli ringraliò, dicendo il Gran eanzelier li manderia dal Re. Scrive, per avisi di Milan, hanno suspeto di sguizari, et par questi voglino mandar 10 milia fanti a Milan, e la Signoria nostra per l’obbligo 1’ ha di difender quel Stado ne fazi 5000, dicendo farà non si spenderà li danari si non bisognando e vedendo pericolo manifesto. Et spazano 145* monsignor di Solier a’ sguizari; qual ha gran pratica con loro, è homo di conio, slato orator di questo Re a Roma, il qual partirà ozi. Et il Re non voi risponder a le letere li ha sento essi sguizari acciò non le mandino atorno ; ma manda a risponderli a boelm per il prefato, qual è homo mollo prudente e di tempo et è homo provenzal. Scrive, è aviso il Papa vuol tuor con fiorentini l’impresa dì Luchn, et il Re ha spazà il conte Pietro Navaro a Marseja a far 4000 fanti, qual partirà con le galie e le armale et barze 3; la qual armata anderà verso Roma, perchè, come li ha dito il Legato, il Papa dubita di Spagna per aversi scoperto per il re Cristianissimo, et ha inteso esso orator, sarà per l’impresa di Lucha. Tamen il Legato li ha dito e jurato il Papa non atende a lai impresa, e si questo non è che lo reputi per Iradilor; ma dita armata anderà verso Africa non bisognando dar ajulo al Papa. Scrive, il Gran canzellier parlò al Secretario nostro dei 100 milia scudi, et cussi li parlò Madama, dimandando se lui ambasador havia scrito a la Signoria, perchè il Re ne ha gran bisogno e desidera esser servilo e de presenti che li acade averli. E1 Secretario disse non havia scrito perchè con il Cristianissimo re rimase altramente. Disseno 1’ ha fatto mal a non scriver; polria seguir qualche disordine e lui Orator liaria il cargo « bisogna la Signoria servi il Re, però fate el scriva subito, e so questa è la voluntà dii Re » dicendo aver mandato ili Germania altri 200 milia scudi per la eleclione; e volendo servir il Re, sia presto, non li voi in don ma ad im-presledo, dicendoli esso Gran eanzelier voleva vegnir in persona a parlar a lui Orator eie. Fu posto, per li Savii, per la relation di nobel homeni sier Gasparo Malipiero et sier Borlolamio Contarmi, questo Consejo ha inteso si adaqueria il bassanese con l’aqua di la Rosa con poca spesa etc. Però sia preso: che con il nome di Cristo si da'gi principio, et siali dati ducali 500 dì danari deputati a la diffalcation dii Monte Nuovo per far questa opera a uno di loro do, da esser d’acordo Ira loro, ovvero elecli per il Colegio, quali andar debano a far ditta bona opera; e da ino’ sia preso tutto quello si trarà per lai spexa sia applicato a la francation dii Monte Nuovo. Ave 163, 18.