421 MDXIX, GIUGNO. 422 E più son contento aver parlalo conira, perchè non è stà parte justa. 236 Stimano di do 1etere di Pranza di sier Antonio Justinian dotor orator nostro, date a Poesì. La prima, data a Poesì a dì 11 Zugno: come liavia recevuto lelere de la Signoria nostra di 28 Mazo, zercha le barche dii duella di Ferara per soa ìnstru-lion, con quanlo è sta scrito a l’Oralor nostro in corte. In questa materia risponde, de lì non è stà parlalo, el parlandose saperà che risponder. E1 re Cristianissimo era fuora a la caza, et essendo zonto uno corier di Roma in posla, quelle subilo, per la illustrissima Madama fono expedile in Alemagna, tende, inteso questo, esso Oralor, per saper qual cossd de novo, andò da Madama, qual li disse volerli dir una cossa de grandissima importantia, per l’amor portava a la Signoria nostra et a lui Orator. Come erano venule lelere dii Papa di 3 con uno breve che vuol che s’il Cristianissimo bari 3 voxe, e niun di altri questo numero, Soa Maestà sia rimasto eleclo re di Romani; però l’anno expedilo presto, dicendo sperar certissimo suo fiol sarà electo per haver 3 voti fermi, et ha il Coloniense, Treverense e il marchese di Brandiburg, quali hanno promesso e sibilato per il Re e non voler Spagna. El ducha di Sassonia non ha voluto sottoscriver, ma ben a bocha à promosso non voler Spagna. Et poi introno in la materia di danari, dicendo: vedete quello fa el Papa e altri principi per il Re, e il Re, che è tanto de la Signoria, e ha lato per quella, non poi esser servito di quelli danari che la Signoria dovea servirlo, e il Re non vi parlerà più di questo; con altre parole, dicendo la Signoria fo servila dal Re di 100 milia scudi che dele al Re di romani per aver Verona, et la Signoria in lanlo bisogno per exallation di Soa Maestà non ha voluto servir, e che lei parlava largamente, che si ’1 He havesse dito allora ve li impresto li 100 milia scudi, li «invereste renderli, e non 10 volete servir; con altre parole. E l’Orator rispose sapientissime, che il Re bavia conosuto tulli li allri di parole, e la Signoria di facli, e di 50 milia scudi 11 fo rechieslo, seguendo la electione, la Signoria li ha promesso 100 milia. Lei rispose la richiesta fo dì 50 milia de presenti, e li allri col tempo; con altre parole dite per lei ut in litteris Scrive aver parlalo col legato Bibiena, qual à auto una lelera di man dii Papa, in questa materia. E scrive fa queslo per non manchar per el re Chrislianissimo di far ogni cossa, aziò sia electo, et quando el fusse, moreria di alegreza. Scrive, esser inorlo lì in Franz» el car-denal di Lucemburg di anni 80. Tutti li soi benefici, che ne havea assae da ducati 10 milia in suso de in-trada, el Re li ha dati al cardenal di Barbon fra-delo dì monsignor di Vandomo, per la riserva havea sopra dilli benefici. Item, scrive si expedissa el suo successor, aziò possi repalriar. Dii dito Orator, date a dì 16. Come erano 23G* venule letere di Alemagna di 4, come li Elelori non erano ancora tutti zonli a Franchfort, ma li aspeta-vano, el parlando con Madama, li disse queslo e non aver altro di novo, remelendo tulio al voler di Dio; el la vele in volto un pocho star sopra di sè, eh’è segnai le cosse non passavano al voler suo. El parlando zerclia l’abocarsi col re di Anglia, disse le cose passavano bene, et il Re havia scrito, sempre che quella Maestà volesse saria prcslo a far quanlo era el voler suo, dicendo queslo ambasador anglese è qui ha fato molte rechìeste a! Re, de le qual quel Re ni el cardenal Eboracense ha dito parola al nostro ambasador haveano de lì, el bisogna si aspeli questa deelione prima, perchè poi el Re potrà come hono-rato Imperador andar a questo abochamenlo, siclié per hora non se ne parla; el che l’ambasador mandato de lì, è per alcuni banditi di Anglia fanno danni eie. Poi disse, che monsignor di la Roza tornato di Spagna ha ditto gran bene di domino Francesco Corner oralor nostro è lì, qual si ha ben inteso con lui e di queslo ringralia la Signoria. Poi disse, presto si sarà fuora di questa eleclione ; el Re ha tre voli certi, e si ’1 non sarà lui non sarà etiam Spagna, e Soa Maestà ha fato più per l’honor che per altro. Et avisa, el Re ha mandato in Polonia a prometer a quel Re pension a l’anno scudi 20 milia, essendo eleclo, et al nonlio di esso re di Polonia sarà in la dieta, darli per una volta scudi 25 milia ; siché non lassa tralo a far. Scrive, come scontralo el reverendissimo Legalo, veniva di corte, lo vete luto smarilo, unde li parloe se havia nulla di novo. Disse di no; poi interloquendo, disse haver trovato Madama molto sopra di se, et clic el Papa fa ogni cossa, aziò el Re sia electo, tamen el Magontino ha dito, el Papa mostra voler, ma non voi, e cussi scrive al Re monsignor l’Armirajo ; tamen lien sia pensate di esso Magontino questo, e questo l’Armirajo scrive per un boletin che cussi crede etiam lui; el qual Magontini) non voi Pranza. El monsignor di Rivai era andato obstaso dii Coloniense. Item, l’Oralor nostro scrive, el signor Lodovico di Bozolo è de lì dillo è mal satisfato dii Re. Soa Maestà ha mandato per el signor Marco Antonio Colona, qual si aspeta venglii