789 MCCCCCIV, GENNAIO. • 7 790 admonito il Bòndimier e il Trun, che lì sono, e per la Signoria il Canal, eh’ è qui, dagino ditti aspri fuori prò rata; e non lo fazendo, si ioy dii suo credito dita quantità prò rata a ducati 50 per 100, come si fa a li galioti, et tamen si mandi li danari ut in parte etc. Andò le parte, e niun non parlò : 5 non sinceri, 4 di no, 6(i la nostra, 51 dii Grimani, .e questa fu presa ; ma per mio judieio fo crudel parte. Fu posto per tutti ut supra, pur fata notar per mi, di scriver al proveditor di l’armada mandi do galie in Arzipielago, et fazi processo a Schiros cercha li danni fati a’ turchi, come scrive sier Lunardo Bembo vice baylo a Constantinopoli nostro, e debi far satisfar il danno e mandar li delinquenti et il processo a esso proveditor. qual habi a far juslicia. Item, si fazi una proclama per tutte terre nostre di mar, che niun non fazi danni a’ turchi, excepto si non foseno stati in corso, soto pena di la vita ; e di questa diliberation si scrivi a Constantinopoli, acciò procuri sia fato simile crida etc. Ave tutto il Consejo. Fu posto per tutti, ut supra, pur opinion ordinala per mi, una lettera a sier Lunardo Bembo baylo nostro a Constantinopoli, videlicet di la eletion dii baylo sier Jacomo Badoer, e lui averlo confìrmato per baylo fin el vegni ; e notifichi a li bassa, e li dimandi la caxa soleva star li nostri bavli de lì etc. Item, che habiamo termina a meter le galie per de lì, e che merchadanti dubitano venir per il capitolo di morti; però vedi obtenir sia reformato ditto capito- lo, sicome si fa ad altre nation etc. Ave due (fi no. Fu posto per loro savj, dar a domino Vincenzo di Naldo di Val di Lamon, per li meriti soi etc., prima farlo cavalier e donarli una vesta d’oro. Item, ducati "2000 in contadi. Item, provision di ducati 500 a 1’ anno in vita sua. Item, come si fa zenle, siali dato o cavali lizieri, videlicet balestrieri, over fanti, come el vorà. Item, lui e li soi siano exempti in perpetuo di ogni angaria reai e personal. Ave 6 di no. Nola : fo manda una poliza ogi a sier Alvise da Molin savio dii Consejo, qual era in setimana. Par esso Vincenzo dimandi tra le altre cosse le pos-session di Madrara sotto Faenza. Item, el molin di Solaruol. Item, una caxa qui fornida di ogni cossa el conduta etc. Fu leto 4 suplication di li oratori in Brixigele, e la risposta di sier Cristofal Moro proveditor, e fo posto per loro ut supra : Primo dar a domino Julio di Squarzati, eh'è prete, heneliej per ducati 300, videlicet scriver a Roma per lui. Item, a Pyron Paulino cugnado di Dionisio di Naldo, fiorini 10 di provision al mexe, a page 8 a l’anno, e quando si farà zente, darli balestrieri. Item, a Zuan di Hironimo Franzoni fiorini 8, et Zuan di Zanin di Caroli fiorini 8 ut supra. Item, a ditti oratori di Brixigele donarli ducati 100; e fu preso. E nota: li savj meteno manclio; ma il Consejo volse cussi etc. Fu posto per li ditti, tuor il castelo di conte Gu-zon da Gazo, nominato Monte Balagia, in protetion di la Signoria nostra contra quoscumque; e donarli ducati 25. Et ave tutto il Consejo. Fu posto per tutti li savj, una lettera al proveditor di Rimino. Dechiarirli la noslra risposta al capitolo dii sai, videlicet semo contenti darli lire 4 al bolognino a la terra e al bariselato, come dava ultimate il signor Pandolfo Malatesta, e cussi li debi no-tifichar. Ave tutto il Consejo. Fu posto per tulti, e pur opinion mia proposta in Colegio zà 4 zorni, come ho scripto, videlicet, per non esser homo di capo a Rimano, mandar domino Lazaro Grasso con 150 fanti, videlicet 50 di soi l’à a Verona e 100 fazi lì a Rimino di li danari mandati, e sia governator di quelle fantarie, e habi ducati 25 al mese per la so persona a page 8 l’anno, e sia scripto a Verona dagi la paga a li 50-è lì via, et il resto romagni soto il capitanio di la citadella di Verona etc. Ave .... di no, el resto di sì ; fu presa. Fu posto per sier Domenego Bolani e li savj a terra ferma, alento che sier Hironimo Bariselo con-testabele nostro a Ravena, in queste tratation. di Rimino mal si habi portato, che sia scrito a Ravena lo mandi di qui a le prexon, e commesso a li avogadori. Fo scrito per Colegio a Roma, et mandata la copia di tutte le lettere di Franza per soa instruction ; et etiam la instruction dii loco di Cluxercule, che a nui ne aspecta perché era posseduto per il signor Pandolfo e a nui (fu) cesso. ' • Et domente si meleva questa parie, vene lettere di Ravena, Faenza, Brixigelle e Tusignano, el nel levar di Pregadi venne di Franza, di le qual princi-pierò ; e fono lete, ma io era venuto zoso, et perchè parie era in zifra, non fo compite tutte. Di Franza, di V orator, date a Lion a dì 23. Come fo dal re, per aver ricevuto nostre lettere, per dolersi di la rota aula in reame e acertarlo siamo per perseverar l’alianza. E zonto a soa majestà, esso re disse aver parlà a l’orator pontificio ili favor di la Signoria nostra, e eh’ el papa doveria contentar havendo il suo censo etc., dicendo: « S’il vi par li parlerò davanti de vui, e li dirò vìlania etc. mostrerò dirvela anche.a vui eie. ». E che esso ora-