399 MDX1X, GIUGNO. 400 ' Aprii altri perperi 8000; sichè si potrà armar la ga-lia senza altra spesa di la Signoria. Disse, di uno disordine zereha li dacii a danno di la Signoria, che pagano dove cosumano la roba vien porla, e quelli la porta va dove li vien fato inejo; però è da proveder. E a questo fo ditto è ben fatto, e fusse con i Savii. Disse di Relimo vien li mior vini sia per Ponente. Item, che grandissima quantità di navilii con vini va di l’isola di Candia a Constanlinopoli, di quali marinari il Signor turco si fornisse a lempo voi far armata, e di l’armata mandò in Alexandria la mazor parte fo di questi di Candia; è bon la Signoria sapi questo. 220 Disse come in l’isola di Candia sono cavalarie numero .... E1 Principe el laudò, dicendo fusse con i Savii et aricordasse quello fusse di bisogno ; e che ’I meritava laude. Di Milan, fo letere di.. e di Franza, di 7. Il sumario scriverò di solo, lete sarano in Pregadi. Di Corfù, di sier Bernardo Soranzo baylo, et Consieri, di.. . Zercha quelle lubriche, con alcuni avisi di vele 60 turchesche dia ussir dii Colpho ut in litteris. Da Liesna, di sier Zacaria Valaresso conte etprovedador, di. . . Come le galie di Fiandra è zonte de lì, el sono sane et ivi ha comerciado. Item, il zonzer di una galia di Candia, su la qual era sier Marco Dandolo dolor e capilanio, vien capitanio di Candia, et sier Vicenzo Capello vien capitano a Fa-magosta, il qual Capello ha volulo partirsi et è andato sopra una marziliana per venir qui. Di sier Francesco Contarmi capitanio di le galie di Barbaria, date in Histria, a ... dì .. . Come è zonto de lì, ma prima ave gran fortuna ut in litteris, e dii zonzer le galie di Fiandra a quel loco, tamen non ha voluto alcun pratichi con loro. Veneno in Colegio sier Toma Mocenigo, sier Francesco da Pexaro e sier Marco Foscari deputati sopra la batalation di Tunis, et fono lezer certa sen-tentia per loro facla, dicendo é stati con l’ambasator dii re di Tunis, et non sono d’acordo in alcune cose, et atento la parte dicha non hessendo vengi al Pregadi. Undeì't fo ditto questo se intendi tra loro e’ non con l’Ambassador predito". Da poi disnar, fo Consejo di X col Colegio, e ta-jono el salvoconduto fu fato a Zuan Fermali olim scrivali a le Cazude, et a Nicolò de le Carte, e che li sia ditto tornino ai loro exili. Tamen li è slà tolto prima i libri hanno facto, di Nicolò de le Carte. Li Avogadori extraordennri se doleno dicendo à adempito quanto ha promesso, e più, e ha trova debitori per più di ducali 10 milia, come si ha oferto, et Zuan Fermai! era slà senlenlialo per loro Avogadori ducati 500 tolti a le Cazude, malo modo andava pagar ma con tempo et cauzion ; tamen feva uno libro di debitori a suo modo, ita che intrigava tutta Venetia, et però non Irovava cossa con fondamento. Sichè el Consejo di X terminò tulli do questi olim scrivani tornasseno ai loro bandi a Ferara. A dì 19. Domenega la Signoria fo a messa in 226* chiesa di San Marco, vicedoxe sier Michiel Salamori, con li oratori di Franza, Ferrara et Mantoa, quel dii Papa è indisposto, el el resto de invidali al pran-so di San Yido, Zudexe di Proprio, primo di lutti sier Alvise Justo. Non vi fu sier Daniel Renier cao di X, ni sier Vetor Michiel censor. Da poi disnar, fo dito sia Colegio di Signoria e Savii, per consultar la maleria dii dazio dii sai di Frinì, zoè di Udene, dove è andato sier Antonio da Canal provedador al sai per incantar, e questo per le gran sorazonle di sali è sta date, poi tulti fa sai, e a Trieste e altrove, e vien in Friul, intervenendo etiam li Provedadori al sai. Tamen li Consieri non si volseno redur. Fo scrito in Histria, per li Provedadori sora la sanilà, alento le galie di Fiandra non hanno mal alcuno, che possino venir di longo, Dio voglia non morbi questa cita. A dì20 dito. Fo le ter e di Roma particular, per le qual se intese, a dì Ila Siena esser morto sier Mallo Coniarmi qu. sier Anzolo di anni 33, veniva di Roma, sialo uno anno lì per certe lite in Rota per unocanonichato di suo fradelo, per la renoncia li fece domino Marin Landò prolhonolario, el liavia oble-nuto in suo favor: è morto da stracho eie. Item, si havè avisi particular, come a Roma era morlo el reverendo domino .... da Rovere, ferarese, episcopo di Are. Havia intrada ducati 1500, el forzo sopra el Polesene, per il che sier Alvise Pixani pro-euralor padre dii Cardenal, dicendo haver certa expetativa qual el Papa dete a suo fiol, tamen è sta revochata, mandò a prender el possesso spiritualmente, et spazò a Roma subito per averla dal Papa, et ozi, poi disnar fo in Colegio, e otene lelere de la Signoria, e sier Zuan Corner podestà el capilanio di Ruigo sia messo in possession, et li sia dato P entrate. Di Franza fo letere dii Justinian orator nostro, da Foesì di 11, et da Milan dii Secretano, di 17. Le qual fo lecte con li Cai di X, el su-