143 MDXIX, APRILE. 144 nissimo Imperador, qual lia durato Ire di continui, è state molto costose, e il He ha speso assae in ve-slimenl-i di panni negri in gran numero che ha donato, e tutta la corte si è vestila de negro e porte-nino tanto clic porterà Sua Maestà. A di G fu fato la festa dii Toson, et fati cavalieri dil’ordene per questa Maestà utpatet in litteris. Nomina li presenti et absenti, et lassalo ordene a la Gatolica Maestà di farne tre altri che manca fin el numero de 50 che dieno esser, et ha dato a monsignor di Clevers do titoli in Fiandra, zoè marchese de Orislat et conte di Beumonte, et ha ducali 1*200 per uno dato de intrada a questi cavalieri creati. Scrive, aver a dì 8, per via di Roma, recevulo el sindachà: Si scusa, non venendo el dolor disputi de jure, non li par de parlar per non esser sua professione. Però aspelerà * el zonzi, e a tuor avochali de lì non li par de tidarsi in quel loco. Scrive, la lelera dii Re zercha i beni di nostri merchadanli e Napoli è sta expedita dal Can-zelier, manca segnarla dal Re. Etiam quella in con-fermation di nostri privilegi antichi nel dito regno. Item, per molti merchanti venuti de lì, tutti dicono sarà guerra con Pranza, et però non si resta de li a far preparation di guerra, et el Re ha mandato in Biscaja e Sibilia a retenir da 50 navili da bote 150 in suso, sopra li qual a Carlagena voi cargar 8000 fanti e lanze 500 per mandarli in reame, et ha mandato a Madrid a tuor arinadure di hoineni d’arme, et li mete ducali 24 l’una a conto de le sue page; siehè se lieti de lì sarà guera con Pranza. Di l’abo-cliar dii Gran maislro con monsignor di Clevers non si parla più, et el marachial de Navara, qual è prcson dii re Catholico, fu fato venir e conduto a Barzelona, solo fede dii Gran contestabele di Casli-glia per esser suo parente, e il Re lo liberava do-mente jurasse di esserli lìdel e remaner a soi servici. El qual non ha voluto, linde el Re l’ha rimandato preson a Sativa apresso Valenza. Di la morie fo dita dii re di Portogaio, altro non è stà dito, imo si ha aviso la nova non fu vera, e Soa Maestà sta bene, e la moglie è gravida, che è sorela di questo Re, e per la peste è in Lisbona, vanno a star 15 zorni in uno loco et 15 in uno altro. Scrive, è stà fato un matrimonio de lì de la re-lita dii re Ferando di Spagna, fo sorela di monsignor di Foys in uno zerman dii marchese di Brandeburg, qual è qui a la corte. De la elelion dii re di Romani, questa Maestà se lieti aver certeza esser eleclo. Li nomi di novi cavalieri electi per questa Maestà a l’insegna dii Toson, questi è qui presenti: lo illustrissimo admiranle di Castiglia, el.duca di Alba, el ducha di Bejar, el ducha de Cardona, el conte de . ... el marchese de Slorga, el principe di Bisi-gnanojli absenti sono el ducha de l’Infanladoe el ducha di Nazara; li tre posti a elezer a Sua Maestà, quando el vera, i quali se dice sarano monsignor di Fienes, monsignor di Lassao et el Viceré di Napoli. Item, a monsignor di Chievers ha dato do titoli de certi soi loci che ’1 possiede in Fiandra, videlicct marchese de Oristat et conte de Beumont, che per avanti niun titulo di signoria aveva in Fiandra ; et a monsignor di Fienes, nipote suo, ha dato titulo di conte Gavera, ch’è pur loco suo in Fiandra; e a tutti li diti cavalieri qualli hanno de grande ubligation a la corona, intende esso Oralor esserli deputati ducati ‘2000 de provision annuatim per uno anno. Dii dito, di 15. Manda una lelera dii Re a la Signoria nostra, in risposla di quella li dele, dolendosi de la morte de l’Imperador suo avo. De la ele-tion a l’imperio, non si alende ad altro; el Re ha mandato uno secretarlo in Alemagna per questo. Di l’abocharsi monsignor di Chievers, è in ordene, mancha solum per il re Christiauissimo di mandar el Gran maislro, per ritrovarsi a Monpelier etc. Dii dito, di 22. De lì non se parla di altro che di la elelion dii re di Romani, et si spera sarà questo Catholico re; et per tutti vien di Franza, dicono in Pranza si parla sarà guera, per il che monsignor di Chievers è assiduo con questi dii Consejo di la guera; ma ha inteso li mancano il danaro per averne re-inesso assae in Alemagna per tal elelione, e olirà li sussiJii auli dii regno di Castiglia e Aragona, che su quelli li ha trovati con interesse et è stà servito. Etiam voria ancora trovarne di altri sul regno di Valenza etc., perchè non voria impegnar le intrade. El qual sussidio sarà da scudi 300 milia in anni 3 da questo regno. Però si farà el jurainento e jurerano l’homagio per Pasqua, poi si atenderà a expedir le earle. Poi tata Pasqua, Soa Alteza partirà per Valenza, unde suplicha sia expedito il suo successor. Scrive coloqui auli con domino Francesco Chiere-gato nonlio dii Papa, è de lì, che il Re si ha doleslo el Papa favorisse el re Christianissimo a tal elelione, et li ha mandalo uno slado in reame a dar al fiol naturai fo di l’arzivescovo Juliano, per ducali 6000 de inlrada, che per avanti el Papa l’havia richiesto, et non l’havia potuto aver. Item, par a Cartagenia sia stà presa certa barza di francesi, dicendo quelli ogni modo è guera, over sarà fra Pranza et Spagna; per il che li ha mandato uno homo a farla subito restituir, et si ha mandalo a scusar al re Christianissimo. Scrive, ha auto le lelere dii Gran canzelier,