MDXIX, MAGGIO. 256 scazlato, perochè le sorelle et altre donne parente dii Papa voleno intravenire et interrogarlo di molte altre cosse, ldio cam voi. In Roma. A tergo : Al molto magnifico signor Nicolò Tie-polo el dotor, in Venezia. 1281) Dii mexe di Mazo 1519. A dì primo Mazo, Domenega di Apostoli. La Signoria, vicedoxe sier Mlchiel Salamoi), in____ cremesin di dossi, fo justa il solito con li oratori, solo quel di Franza, a San Zuminian a udir le bore, per l’obbligo si ha di andarvi ogni anno et con li altri deputati (ad) acompagnar la Signoria. Et poi udito messa in chiexia di San Marco, Colegio lutto si re-dusse per udir le letere di Milan, et di Franza, venute in questa matina. Et vedendo li Savii (’opinion loro fu presa eri, lerminono chiamar Pregadi ozi da poi vespero, perchè la Signoria si reduse a vesporo in chiexia con li invidati al pasto dii Doxe, perchè doman, che è il Luni, si fa la festa di San Marco, qual fu il Luni di Pasqua, et per le feste pasquali tal solenità non fu fata; sichè fo ordenalo far Pregadi licet fusse festa solenne. Il sumano de le qual letere scriverò di sotto. Adunca : Da poi disnar, poi dito vesporo in chiexia di San Marco, se reduse il Pregadi, pur da basso reduto per amor dii Doxe, et fu bel veder vestili molli di scartalo, e leto sle letere, et altri vestiti de seda invitati al pasto. Da Milan, dii secretarlo Caroldo, di 28. Come questa matina ricevete letere di Pranza, qual manda. Et avisa, monsignor di Lutrech averlo acertato l’andata dii Gran maestro, et hora dieno esser trovati insieme con monsignor di Chievers, el qual veniva di qua da Monpelier a Mljns, che è sopra San Spirilo. Et disse che Zuan Paulo Cossa, qual fo mandato in Germania per questa electiono, scrive che el re Cutholico non sarà electo; e il re Cristianissimo è in gran speranza di esser. Di sguizari nulla è di novo ; pur dubita fazino molion su questo Slado di Milan. El il Zeneral vechio di Milan li ha ditto a esso Secretano che el cardenal de Syon e li capitani di sguizari danno danari e fanno zenle, zoè fanti di loro sguizari ; et questo aviso si ha auto dal canze-lier dii conle Lodovico Boromeo. Item, manda alcuni avisi auli dal nontio dii ducha di Ferara, de le cose di Germania. Scrive, in questo Slado di Milan, el re Cristianissimo ha pochi amici, et quelli sono, (1) Le carte 127 e 127* sono bianche. I Diari i di M. Sanuto. — Tom. XXVII. non ha capi. Lo episcopo di Aste è andato a una soa abazia di Corno, cussi consigliato dal fradelo, per non ritrovarsi qui. L’aviso di Germania è di 4: scrive a uno domino Rafael come sguizari a Berna ha 128* auto aviso la terra di Genova hanno riauta e il duca di Savoja 11 danari dati a essi sguizari ctc. Gli sgui-zarl era col ducha di Verlimberg, è tornati. A Zu-rich si fa una dieta, et sguizari hanno scrito a li Eie-lori, elezl persona di nalion alemana, altrimenti si vera con le arme, e lorano l’impresa conira di loro. A dì 3 fo fata dita dieta, et se ne farà un’altra, dove è un ambasador dii re Calhollco con tiO cavali, qual spende danari, e mostra lui e ehi è con lui averne assae. Ognun lo baneheta et lo careza : fa poco conto, a quel si vede, de danari. Et monsignor di Sallier, è andato a Basilea, è In poca reputazion. Sguizari hanno scrito a’Valesi aceti el cardenal de Syon, e licen- lii domino Zorzi Soprasaxo, aliter etc. Di Verona, di V obsequentissimo servitor Thodaro Trini zi, di 29. Come monsignor di Lu-Irech ha mandato da lui domino Pompeo da.Caslion a farli intender, dubitando di sguizari, scrivi ala Signoria nostra, et a quella inlerziedersi lazi li eflecli. E benché esso Governador nostro non dubita di sguizari, che per se soli non fariano tal mossa, pur essendo l’interesse di comuni Stadi, il suo parer è si fazi dìmostrazion et far redur li capi a le soe or-denanze. Et avisa, in bergamasca è alozato Malatesla Bajon; è bon lui vadi a unir la compagnia: in bre-xana, li Martinengi, Piero da Longena, Zuan Paulo Mtmfron et Julio suo fiol: però è bon lenirle in or-dene, el questo sarà l’unir de le zenle d’arme voi Lutrech. Et zercha a fanti, Il Cagnolin in bergamasca poi far qualche scrllion, et in brexana Jaco-min di Valtrompia. Poi è in Brexa Antonio da Castelo qual è bono a far tal demonslration. Et questo si potrà far, con voler far reveder le zenle vlen; et el Colateral vi sia. Tamen, lien sguizari non fa questi disturbi se non per remover el Re de la eleclion. El scrive si fazi andar de lì el Colateral zeneral, perchè li dilti sguizari non fazino. Non e’ è però segurlà. Però la Signoria nostra li fazi inten- 129 der la resoluzion, aziò possi dar risposta a domino Pompeo da Caslion. Et ha voluto scriver el parer suo zercha le provision si ha a far, et quello la Signorìa ordinerà, aviserà a ditto monsignor di Lutrech. Di Franza, di sier Antonio Justinian el dotor orator nostro, date a Foesi, a dì 19, qual fu leda senza altre cerimonie, licet erano alcuni novi inlrati in Pregadi, videlìcet sier Lorenzo Falìcr, sier 15