115 MOXIX, MARZO. 11(3 linde messeno li Savi, exceplo sior Marco Fosca ri savio a Terra ferma, eli far che si debano pagar li loro debili parlicular in anni 3, ogni anno la rata come domandano, el fu presa, ave 18 non sincere, 54 di no, 93 de la parte, lo non la volsi. Fu posto, per li Consieri, cxcepto sier Alvise di Prioli, Cai di XI, e savi dii Consejo e Terra ferina : »tento el bisogno di Poficio di Camerlengi di pagar cl conle Zuane di Corbavia, che per resto veehio dia aver ducati 413, e spazar altre cose ut in parte: che siano tolti da ducati 2000 di Avogadori extraorde-narii e portati al dito olìcio di quello troverà Nicolò de le Carle el Zuan Ferman ; et alento sier Andrea Lion camerlengo di Comun voi servir la Signoria di ducati 400; clic di dilli danari si trazeva se possi pagar ut in parte. E domente se lezeva tal parte, se cavava li Cai di XL, dii Consejo novo, dove era a la Signoria sier Francesco Donado el cavalier, cao dii Consejo di X. Et sier llironimo da dia’ da Pexaro provedador sora l’Arsenal andò in renga, siete assai avanti el coincnzassc, perchè li Conscjeri erano ocu-pati, cioè cl vice doxe a cavar i Cai et Vice cai ; el poi parloe conira la parie e ben, e disse erano nbli-gati a l’Arsenal, e tolendo questi non è modo de aver un soldo pur a l’Arsenal di questa terra, e le »dimane voleno al mexe ducali 4500, persuadendo non prender dila parte. Li rispose sier Pamdolfo Mo-resini savio a Terra ferma, e disse molle raxon in favor de la parie, et mostrò da Scplembre in qua l’Arsenal ha auto ducati 44 milia e più. Poi andò in rengn sier Alvise di Prioli el consier, provedador sora l’Arsenal, e parlò ben conira la parte, dicendo si mete questa parte per pagar sguizari, e sier Pandolfo Morexini voi andar troppo presto, e cussi sier Andrea Lion che intra camerlengo nuovo, mostrando di ducati 44 milia non ne hanno auto contadi ducati 27 milia, persuadendo non prender la parte; è ben danari da pagar a li Camerlengi, e lui li troverà. E venuto zoso, li aricordai melessc d’indusiar. Poi andò suso sier Vido Antonio Trivixan camerlengo di commi, e parlò in favor de la parte, et in honor di Camerlengi, e si paga chi dia aver, e se ben si dà qualche ducalo a poveri zentilhomeni e monasteri non è mal; con molte parole ben dite, alegando la cosa di quel roman, persuase, quando el populo era corozato col Senato, di membri e dii corpo eie. Hor venuto zoso, andò le parte, 2 non sincere, nulla di no, 97 di Consejeri, e il resto 99 di Provedadori sora l’Arsenal di l’indusia; et perchè veneno a tante a tante, et Io fui quello che vulsi la indusia, perchè so come se principiava a tóor i danari deputati a l’Arsenal non se faria più nulla, et iterum balolade lo parte fo una non sincera, 89 di Consicri e Savii, 111 de l’indusia, et questa fu presa. Fu prima posto, per i Savi, cerla parte di Ruigo, de far una buova in l’Adeseto ut in ea. Sier Piero Boldù et sier Zuan Francesco Morexini andono a la Signoria eia li Savi, dicendo l’è danno loro e dii padoan; unde lutti terminono indusiar, cxcepto sier Piero Capelo et sier Luca Trun savii dii Consejo, che voleano meterla loro soli, c li Consieri volseno rispeto, et non fo mandala questa volta. Fo preparato li capelli per far li Savi ai Ordeni, et chiamali li Censori a jurar, et tamen si mirò su queste dispulalion et non fono fati. È da saper, sier Faustin Zorzi savio ai Ordeni, fe’ ogni cossa di far far capitano de le galie bastardo, in loco di sier Zuan Moro, justa la parte presa, qual voi slar electo capitano in Fiandra et capitano de lo baslarde, c qual armerà più presto voi andar, e tamen non poi aver se non una capitaneria; ma la Signoria et Savii, lino li Avogadori li fono contra, et non potè farse ; sichè le progierie vaslano questa terra. Et licentiato Progadi, erano hore23; el Principe stà meglio. A dì 30. Il Principe pur non fo in Colegio, et fo teiere di Roma, di V Orator nostro, di 26 le ultime, et di Napoli, dii secretario Dedo, di 20, el sumario de le qual scriverò di solo. Da poi, dilli procuratori sora el vender dii Monte Nuovo, zoè de le possession dii Polesene, fono in Rialto soto la Loza a publico incanto, e detono la prima voxe: una possesion a Pontechio fo a ducali CO el campo, una altra a Lendinara a ducali 55 el campo, et una altra a dito loco a ducali 30. Da mafina le darano via. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonla un poco, zerclia cosse de la Zecha de arzenti, intervenendo Vido Luna. Fono li Cai per Aprii : sier Michiel da Leze, sier Daniel di Renior, mai più stalo, et sier llironimo da cha’ da Pexaro. Et licentiato la Zonla, restò el Consejo di X sim-plice, con fama voler far capitano de barche dii Consejo di X, in luogo di Nicolò Verzo capitano è morto. Romeni maritimi si haveano messo a la prova, tra li *>6 qual etiam Tomaso Mamola, stalo capitano dii dazio dii vin. Hor fo dà contra di lui corta acusa di aver fato conlrabando de sai, e statini, era in Piaza, fo retenuto e posto in Camera. Da Roma, di V Orator nostro, di 23. Come