333 MDXIX, MAGGIO. 334 cavalier orator nostro, date a Barzelona a dì 7. Come era slato dal governador di Bajona con domino Francesco Tolmezo dotor, et scrive coloquii auti insieme, et maxime scrivesse lelere zercha la re-slilution di danni fati a nostri noviter ut in litieris. Li disse parlasse al He, daria ogni favor. Fi cussi esso Oralor andò da Sua Maestà con dito Tolmezo, dicendo era zonlo de lì per causa di le reprcsaje. Soa Maestà li piacque assai, et ordinò al degan di Bezan-zon fusse con quelli dii Consejo et con dito Tolmezo a veder; et cussi doman si darà principio a tratar la materia. Di novo scrive, esser avisi a dì primo Cliie-vers e il Gran maistro zonseno a Monpelier eie. I-fem, scrive il conte di Nogaruola foraussito vicentino, come scrisse, zonlo de lì, qual fo expedilo come homo dii Consejo di Napoli, et per esser con lo Epi-188* scopo di Bajadosa, andò con Chievers, mollo amico, etiam lui è andato eie. Item, di la eletion dii Re di romani, quelli tieneno il Re sarà eleto, et a dì 10 Zu-gno li Electori doveano redursi insieme per farla. Scrive coloquii auli col nonlio dii Papa. Item, è una letera zonta di Alemagna, scrive, si ’1 re Catholico non sarà eleclo, sarà causa perchè il suo orator, è de lì, monsignor conte di Nason non sa negotiar come sanno far li oratori dii re Cristianissimo e noncii, sono de lì. Et scrive, l’oralor di lugallera averli dito il suo Re aver scrito a Soa Maestà li piace se ’1 sarà eleclo. Et come questo Re mandava uno novo oralor in Anglin, qual sarà lo episcopo di Curia frate di san Domenico, et etiam manderia uno altro a la Signoria nostra, che sarà l’oralor è a Roma, et a Roma manderà uno parente dii ducha di Alva. Item, è nova, il re di Tremessen già posto in sialo, el fo da questo Catolico re, par sia di novo sla scaziado da uno fradello dii Barbarossa che dominò quel regno alias. Di Ingaltera, de sier Sebastian Justinian el cavalier orator nostro, date apresso Lambì, a dì 29. Come a dì 15 fo l’ultime sue, poi ricevete letere di 25 Marzo, con sumarii di nove et copie di le parte di vini, senza li exordii; ma bisogna li exor-dj aliter non li polrà operar. Scrive, è zonlo de lì uno altro orator dii re Catholico, il quale è chiamato Ilotom, il qual ha fato querela e imputà il re Cristianissimo sforzar li Electori a elezerlo, et ha la Signoria nostra con lui, el con le arme voi esser electo, et li sguizari non voi il sia eleclo; con altre parole, a le qual cosse l'orator di Franza, è qui, diniega volii esser eleclo con arme. Conclude quelli signori de Ingaltera si doleno di queste cosse, et hanno parlato con questi francesi è li à la corte, do- lendosi di questi modi dii Re, quali niegano e desiderano il favor di questo Re a voler fazi il Cliri-slianissimo sia electo. Item, zerca il passar dii Re il mar per esser in coloquii col Cristianissimo, più non si parla; tamen si aspela l’ordine darà il Roi. Scrive, di lì non sì fa motion di arme, sì atcnde a cumular danari. Scrive, manderà per un’ altra letera li capitoli di la liga, qual li averà dal reverendissimo Legalo Campezo, qual sempre ha fato bon ofìeio per la Signoria nostra e mai è sta ringratiato con una sola letera. Scrive, le galie nostre, a dì 19 parlino di l’isola, et con vento forzevole si tien ha-bino auto buon viazo. Sono ben carge, ldio le mandi a salvamento. Dii dito di 6 Mazo, date ivi. Come quel Re ha scrilo al Roy una modesta letera, non voy zercar esser eleclo con le arme, et li oratori yspani è parlili poi olenula quella letera. Conclude,- quelli de lì non vociano per niun modo fusse electo el re Chri* svanissimo, e dicono sguizari non soporteranomaietc. El reverendissimo Eboracense è indisposto con doglie di corpo, et non se poi ni al Re, ni a luì comunicar alcuna cosa. Ozi ricevete di 11 Aprii, con nove di Hongaria; non li hanno potuto comunichar. Scrive, el Campese legalo carderial monstra gran amico de la Signoria nostra : se non se Ji voi scriver dii bon oiìcio el fa, almen si scrivi se li comunichi li avisi. Di Franza, dii Justinian orator nostro, date a Foesì, a dì 11. Come quel Francesco.... tornò di Alemagna, ha riportalo el marchese de Brandiburg continua esser col re Cristianissimo, e si duol di modi di suo fradelo elector Magunlino: e scrive, è bon el Re mandi cxercito verso Franchfort aziò li soi amici possi salvarsi in ogni caso; ma il Treverense, che è Elector, desconseja a far questo, licet al principio havesse lai opinion, dicendo lo fa aziò el re Christ¡unissimo non provochi la Eiemagna conira de lui. Però el Re ha consultato sta cosa, e termenalo temporizar, nè far altre zelile; e spera sarà eleclo, dicendo ha 4 voti fermi, videlicet el Marchese, el conte Palatino, il Treverense el il Colonia ; spera aver el duella di Saxonia, qual non se voi lassar intender, e voi far la sua eletion libera. Pur Soa Maestà ha mandalo uno.... in Guascogna a far descrition di fanti, et uno altro a descriver lanzinech e desviar quelli sono in lo esercito de le terre franche, se levino. Zercha sguizari, Soa Maestà tien non tarano nulla, el Lutrech haver fato più di quello si conveniva, et li ha scrito vadi interlenuto et non spenda più. El par per questo el Papa manda