473 MDX1X, LUGLIO. 474 tale. Scrive, di le cosse di le monache, le haverano pacienlia, el tulli li danari spenderano in brevi et citatione tutti sarano botati in aqua. Fece lui Orator immediate revoehar in signatura publicha il breve di le monache di le Verzene ; la citatione di quelle 266 di la Celestia sara revochada, et si ineteva ordine a simel cosse che più non passino. Li rincresse aver questo carico, ma li convien ubidir. Zobia, a di 7, per li reverendissimi Cardinali fu acom pagliato il reverendissimo Cardinal Egidio tornato Legato in Ispania, da Santa Maria dii Populo fino a Palazo in concistorio pubfico, con le cerimonie consuete. E stato a visitarlo al Populo; il qual molto si lauda de li honori che de li li sono stati facti. Scrive, aver letere di Napoli, dal Dedo secretano, come fra Bernardin havea preso fra Januzo corsaro, et haver fato grande botino di merci ritrovate sopra li sui navilii, quali lui havea quelle depredate. Et per ¡etere di sier Hironimo Lippomano, da Roma, pur di 9. Vidi come spagnoli la bravano mollo e contra di nui. Item, il signor Marco Antonio Colona zà do zorni era partito per Franza. Scrive, eri a dì 8 fo brusato in Campo di Fior uno Sabastiano di Federicis trivixan, per aver falsitìchato supliche et bolle eie. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Et fu scripto in Cypro zercha pagar li ducali 16 milia a l’orator dii Signor turco, qual vera de lì a tuorli; el altre particularilà ; le qual letere fo mandale per una nave si partiva. Item, fo lajà una terminatimi fata per li Cai di X pascti, zercha la Canzelaria di Brexa, contra Almorò Dollin in favor di sier Piero Trun è andato podestà a Brexa. Item, preseno che sier Toma Moro pagi certo suo debito con il suo eredito di soracomito, di le anzianità eie. zoè il debito di le 30 et 40 per 100. A dì 14. La mirtina non fo alcuna letera da conto. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum, et vene letere di Hongaria, di sier Lorenzo Orio dotor, orator nostro, di 6 di questo mexe. Per eorier expeJilo a posta, al qual per venir presto è morto uno cavallo in camin ; il sumario di dille letere scriverò poi. Unum est: etiam in Hongaria a Buda in 8 zorni da Franchfort fin li vene la nova di la elelion dii re di Romani. Item, se intese sier Alvise Bon el dolor vien orator di Hongaria, venuto a ripatriar, per (erra; il qual non ha voluto aceptar che il Re il voleva far cavalier. 266 * A dì 15. La matina, fo terminalo far ozi Pre-gadi per scriver in Spagna, in Franza, in Anglia et a Roma, el maxime una al re di Romani noviter electo, qual una fece Bortolainio Cornili el 1’ altra Zuan Balista di Vieimi, e poi per li Savii fo termina tuor quella dii Cornili : tamen quella dii Vieimi stava meglio. Da poi disnar, aduncha, fo Pregadi. Vi fu sier Antonio Grirnani proeurator, sier Antonio Trun procuralor insoliti a venir, et maxime il Grimani, che poi la morte di sier Hironimo suo fiol più non è stalo in Pregadi, et ozi parloe, come dirò di solo. Fu loto ima le tir a di sier Francesco Moze-nigo podestà e capitanio di Treviso, di 3. Di certo caso seguilo a di 8 Zugno, che fu ferito uno citadin di li nominato Zuane da Savon, di anni 21, da uno travestilo con barba biancha, qual stele scoso su la Piaza dii domo eie. Et per inditio fu preso uno et datoli la corda: non ha confessato, ita che è stato liberato. Per tanto dimanda la libertà dar taja chi acuserà il delinquente. Fu posto, per li Consieri, darli libertà dar taja chi acuserà, sichè per la sua acusa si babbi la verità L. 500 di taja, et possi ponerlo in bando di terre et lochi con la dila taja il malfaclor, e li soi beni confiscali. Fu presa. 139, 4. Di Andernopoli, di sier Lunardo Bembo baylo, a dì 2 Zugno. Come era zonlo de lì Sublimi zaus, vien di Candia, qual ha dito gran mal di la bona compagnia faloli, tamen non è slà fato altro, e quel messo disseno mandar a la Signoria per questa causa non l’hanno più voluto mandar. Scrive, aver aulo una letera di Sibinico, di sier Toma Contarmi suo successor, lo avisa dii prender di la fusta turchesca. Fo da li bassa narandoli la cossa; disseno aver piacer che corsari fusseno castigati, el voria che qualche uno di presi fusse restato vivo, acciò da lui si potesse far la vera examinalion eie. Scrive, desidera zonzi ditto suo successor per esser lui ammalato, è stalo in leto zà zorni 20, el suo tardar lo deslruze. Ha inleso esser zonle a Conslanlinopoli do nave di Candia con bote 2000 di vini, le qual pagano aspri 4 per una a esso Baylo, e questo è quanto socorso di danari aspela, che saranno in tutto da aspri 8000. Dii dito, pur di 2 Zugno. Come, a di ultimo, fo dato licenlia a l’orator di Hongaria, et jurala la pace di questo Signor con quella Maestà di Hongaria, e 267 lutti li Principi cristiani, etiam Rhodi. Item, il Signor voi passar su la Natòlia, et tutta via passano zelile per andar verso il Sophì; sichè lui Baylo convien tornar a Conslanlinopoli; die li dispiace il suo successor non vengi, qual etiam tien non vera se-