523 MDXIX, LUGLIO. 524 l’animo di parlar, perché non era risposta in contrario. 18 fo non sincere, 22 di no, 43 di do sa vii di Terra ferma di l’indusia, 92 di sier Gasparo Mali-piero e sier Francesco Valier di lajar l’instrumento, et questa fu presa di 6 balole, che si non parlava, indubitamenle nulla era preso. 298 A dì 27. La malina, il Principe non fu in Cole-gio, è pur in leto. Fo lelere dii Caroldo, date a l’a-bazia dii Corno. Vene sier Marco Loredan l’avogador exlraordi-nario, dicendo eri fo falò una gran injuslilia contra i frali per certe raxon dite per lui. Li fo risposto era in Pregadi, e doveva parlar. Da poi disnar, fo Consejo di X cou la Zonla, e fono su cosse parlicular. l'eno molte gratie a debitori di 30 et 40 per 100, sier Lorenzo Pixani qu. sier Lunardo, do (ioli fo di sier Antonio Boldù el cavalicr, et alcuni altri. Et una di sier Vidal Vituri, fo podestà a Muran, qu. sier Andrea, non fu presa. A dì 28. La rnatina, il Principe non fu in Co-legio, ma el stà bene, licet sia vecbio. Li medici voi si riposi. Da Milan fo letcrc dii secretarlo Caroldo, date a Cremona, adì... Come Lutrech verà a li bagni con 200 cavalli solamente, ma non si risolve quando, perchè voi prima udir il parer di medici mandati a luor di Verona. Da poi disnar, fo Colegio di Savii. In questa malina vene in Colegio sier Francesco Bolani qu. sier Candian con molti parenti di le monache di San Zacaria, e volendo comenzar a parlar, disse: « Serenissima Signoria, al Cajaro non si faria questa injustilia ». E sier Michiel Salamoi! vicedoxe, udendo tal principio vergognoso a la (erra, li fece un gran rebuffo, et non lo volse aldir, dicendo è materia di Cai di X. A dì 29. La matina, etiam il Principe non fo in Colegio; ma stà bene, si va restaurando. Vene sier Vicenzo Capello, qual vene alias, capitano di Fama-gosta, et è stalo amatalo, vestito di veludo cremexin, acompagnato da soi parenti et amici, et referite dii suo rezimenlo e di la condition di Famagosta e le fabriche erano sta fate de li al suo tempo. Fo laudalo • de more da sier Michiel Salamoi) consier, vicedoxe. Da poi disnar, fo Pregadi per far li exatori che manca, perchè li Consieri e Cai di XL compieno. Ta-men non fu tempo. Dii Caroldo secretano a Milano, date al’A-bazìa dii Corno, a dì 24. Come era venuto monsignor di Terbe e li nontii di Ferara e Manloa invidati dal reverendissimo episcopo di Aste Triulzi, dii qual è dita abazia. El ricevete nostre di 22 zerchu avisar con quante persone verà Lutrech a Verona. Scrive, soa excelentia disse veria certo, e lo disse al signor Marco Antonio Colona; e al conte Alexan- 298* dro Triulzi, il qual li dimandò licentia di andar in Aste a far la rnonstra, rispose non voleva si partisse, e venisse con lui a Verona per andar a li bagni; et cussi ha scrito al Governador che ’1 vegnirà. El maestro Zuan Antonio suo medico dice voria in-formazion, et inandar per tre medici di Verona aziò li dicesseno de la condilion di ditti bagni. Il qual Lutrech verà con la sua corte, ch’è da cavalli 200, et come li è slà acertà, vorà poi venir a Venecia incognito. Per tanto, esso Secretano suplica li sia concesso licentia che, zonto el sii a Verona, possi etiam lui venir a Venecia per 8 zorni, per esser stato zà anni 4 fuora. Dii dito, date a Cremona, a dì 26. Come eri parlò con lo illustrissimo Lutrech. Dice aver mandato a Verona per li medici per consultar la sua andata, benché uno soldato homo d’arme stalo a li bagni dice li ha fato gran ben. Sichè si lien l’anderà; el non poi esser con manco di cavalli 200, et tulli li capitani 10 seguirà. Scrive, li a Cremona esso Secretano è alo-zato in vescoado, dove è ben tratato, e quel Episcopo, ch’è l’abate di Borgognoni, ha bon nome, e do volle a la setimana, chi è per lui, fanno di grande e-lemosine, sichè merita grandissima comendatione. Di Andernopoli, di Antonio Frizier canze-lier dii Bai/lo, date a dì 28 Zugno. Come, hessen-do partito il Baylo per Conslantinopoli a dì 8, lo lassò lui de lì in suo loco. Scrive una nova cattiva : come ozi è stà menati de lì anime 50 dii territorio di Sibinico prese da le fuste di la Valona; il che inteso, andò da li bassa dolendosi erano subditi di la Signoria. Risposeno non esser vero, et erano subditi di soi inimici, et ordinò siano vendute, tra le qual 7 homeni sono di quelli di legalie di Barbaria, li quali hanno fati sorastar fino al zonzer dii novo Baylo; e cussi è stà posti da parte. Scrive, el Signor non fa preparation alcuna ni armade, ma alende a caze e e darsi a piacer. El hessendo Pregadi suso, vene una altra letera dii secretar io Caroldo, data a Cremona, a dì 28 fiore 8 di note. Come eri, ha vendo consultà li medici venuti di Verona con Lutrech, qual li dimandò quello 11 faria, el si lo variria, quali non volseno afìrmarlo ma -299 dicendoli lenivano li faria gran jovamenlo, e non li poteva far mal, ozi veramente par in quella hora monsignor di Terbe averli mandato a dir Lutrech voi ritornar a Milano; sichè non anderà più a li ba-