633 MDXIX, SETTEMBRE. 631 vene a Coron, dove (rovo la nave patron Malhio Verga, va a Conslanlinopoli, e con do altre nave in conserva. Li ordinò andasse a Cerigo, poi a Cao Malio, e li l’aspetasse; et per non esser alcun corsaro de lì, è venuto lì a Malvasia, dove ha inteso esser venuto comandamento dii Signor, le zente vadino suso, et questo per andar conira il Sophì. Lì ha trova il gripo patron ... qual fu preso da quel francese armato a Hhodi, che poi lui lo prese, et è là in galia, e non sa quello habbi a far di lui, per esser homo francese di condition: la Signoria li ordini. Ila scrito al Zante il patron vengi a tuor il suo gripo con il cargo; ma parte fo, per li soi, vendule a Ncgroponte le robe. Scrive non vede parer le nave. Scrive, si provedi di biseoii a Corphù. Il Capitano di le bastarde lassò al Zante, qual con la Zorza si levasse per Cao Malio. La Tajapiera mandò a Messina a levar le robe. Scrive, si provedi a la galia Cimala di farla venir a disarmar, e mandarli la sua sovenzion. Di dito, date in galia apresso Cataro a dì 28 Avosto. Scrive, come a dì 13 di questo rnan-doe Ire galie, videlicet nominate in ditte sue letere, licet lui non le nomina, a Tunis di Barbaria justa i mandati di la Signoria nostra. Do galie è in Cipro, la Tajiipiera a Messina, qual è zorita a Zara di rilorno ; il gripo con cavali 72 levati di la Ze-falonia per Zara, ordinò fusse acompagnalo per dubito di le fusle turchesche. A dì 19 ave aviso per via di Dulzigno, come si feva zento e adunalion. A di 18 zonse il soracomilo sier Michiel Barbarigo, di la baslardela, a Corfù, et ave li danari da dar sovenzion a le galie, e cussi exeguirà. Aricordò che 368 si provedi di sovenzion per la galia Canata, qual mandò con do altre a Tunis, e trovò lui ducati 100 de lì de sovenzion ; bisogna render a chi li ha servilo. Scrive, haver inteso de lì esser ussite 4 fusle et uno briganlin, vanno in Barbaria per condur l’orator dii re di Tunis stato al Signor (ureo. Ha inteso l’adunazion fata de lì a quelli confini. Fo per il sanzacho di Durazo e quel di Sciita ri, per depredar alcuni disobedienli, et haver presi et amazà 4 capi di Zernovich. Scrive si ritrova de lì con galie numero .... Di sier Tomà Contarmi baylo nostro di Constanlinopoli, date in Fera a dì primo A-vosto. Come scrisse, visitò lo agà di janizari. E1 Signor con la Porla è in Andernopoli. Scrive di la morie di sier Michiel Coniarmi suo fiol, de lì. Scrive, è slà fato gran querela a la Porla, dove è molli homeni e fernene di la l'usta prese, e la galia Lo- redana lo condusse lì, partì per Corfù. Il Baylo sier Lunardo Bembo non si poi levar per esser debito e non poler levarsi, e dia haver da la Signoria nostra assai, e non ha pollilo haver il captum dii Signor, come scrisse Alibeì, se prima non satislà quanto è ubligato, li danari per il tributo de lì dii Zante, e pur a usura dal zudio, et non si trova chi voy darli danari per farli pagar de qui. La cosa dii Spandolin non sarà nulla, perché ’I non voi contentar il dragoman venuto di Andernopoli. Dice esser vernili olaehi dii signor di Alepo, come erano slà portali de lì ducali 16 milia in saraphi per il tributo di do anni di Cypro, e volendo venitiani nostri li voi pagar la zeclia. Charasan bassà scrive cussi, et par li habino rescriplo li debbi luor a questo modo. Dii dito pur di primo Avosto. Come, a la Porla vien falò gran querele, et li bassà ha mandato per lui cl vadi in Andernopoli. Scrive de iì non si trova un ducato, che saria bon avesse il modo per conzar queste cosse, et havesse qualche lelera di fede per operarla in questi bisogni. Il Spandolin molesta Alibeì. Scrive non si lussi vengi a la Porta. È favorito da li bassà, perché venendo si haverà da far assai, per haver gran favori. Scrive, molli navilii 368* di Candia vien de lì con vini, poi vien venduti essi navilii, ch’è mal facto. Ha fato a questo provision et bisogna edam che la Signoria provedi a questo. Di novo à, el Signor è fuora di Andernopoli verso' Ga-lipoli, et con alcune fusle é passalo sul Marmora, et non farà liosle se non conira el Sophì, per questo anno. Di armata nulla ; le galie grosse sono in acqua mal condilionade, e di tutte non potrà averne 50 di bone. El Signor alende a alcuni iivelli e fondi lassali a moschee, e fa scuoder l’intrade, lassando quello li bisogna a dille moschee, il reslo de intrada (ieri per lui. La Porta é pur in Andernopoli. Di sier Lunardo Bembo ohm baylo, date in Fera a dì primo Avosto. Scrive, come é slà fato gran querele a la Porta, e li bassà fa pressa al Baylo vadi; il qual é indisposto per la morte dii fiol. Scrive, li bassà aver fato comandamento esso baylo Bembo non si lievi, né edam la galia si parli; pur è slà sentito ad Alibey, il qual ha oblenuto la galia si possi levar; sichò perde questo pasazo per non esserli slà inandà danari da poter pagar chi dia haver da lui a so’ conto, e convegnirà venir con le nave questo Oclubrio. 11 baylo non ha voluto prometer li ducati 500 tolse a usura per il Zante, et tamen ha le carisee fo manda per questo. Scrive, lui li dà ogni bon aricordo, et li ha dato la lelera dii chadi di Ne-groponle di ducati 500 ave da domino Alvise Moze-