129 MDX1X, APRILE, 130 lustre famiglia. Ma si conviene temperar il cordoglio quando el caso è dei tutto irreparabile, cl contentarsi di quello che è piaciuto a la Divina Maestà, et tanto più essendosi partita la benedeta anima in t;ile disposinone die non sia da dubitar ponto lei esser arivata a parte più felice assai. Ne allieva grandemente ancora quello che Vostra Signoria ne scrive di la quieta succession sua in quel dominio; il che ne è gratissimo e di singular piacer di l’animo 110-slro, el quanto più polemo ringraliamola di le hu-72' mane et affecluose offerte che ella ne fa, rendendone certissimi che quella in alcun tempo non potrà mancar mai di corrisponder cum fi hai benivolentia al paterno amor nostro verso lei. Date ut supra. Illustri Marchionisse Mantuce. Essendo novamenle mancato di questa vita lo illustrissimo signor consorte di Vostra Signoria, certamente amando l’uno e l’altra et tutta quella illustre casa, non havemo possuto far cum meno di sentirne dispiacer non mediocre; et considerando in quale cordoglio et afanno si debba al presente ritrovar la Signoria Vostra per la naturai pietà et affecto suo, ne è parso convenir al paterno amor nostro verso lei, per queste nostre, exortarla et pregarla a voler cum tanto mazor constantia tollerar i casi di necessità, conformandosi cum la divina dispositione, precipuamente che non la ha da dubitar che quella anima non sia andata al loco di vera beatitudine, essendo ussita si ben disposila come habiamo inteso, et poi essendo successo nel dominio il signor Federico lìgliol suo primogenilo di età et di prudenlia e di ogni altra bona conditione, tale che meritamente la ne deve ricever summo conforto, et ne Fadveuir sperar felice questa successione. Date die supra scripto. 73 Di Fratina, vene letere di 25, da Paris, di l’Orator nostro, che inanellava, et di Milan, dii Secretarlo nostro. Fo il perdon plenario noviter otenulo da questo Pontefice al Corpus Domini: comenza ozi a vespe-ro e dura per tutto ozi. Item, il perdon antico a la Caritae principioc ozi, et fu assa’ zente per essere bellissima zornata. Fo dito, per via di Ancona, le nostre galie di Alexandria aver combaluto con quelli corsari ase-d io no le galie di Barbaria a Saragoza, et si hanno prevalso virilmente. I l)iarii di M. Sanuto. — Tom. XXVJt. A dì 4, la matina. Fo per Colegio, atenlo la parie ultima, terminà: clic sier Zuan Bembo di sier Zacaria, di età anni 22, era nobele sopra la galia di sier Nadal Marzello morto, debbi esser viceeomito e andar a montar su la dita galia eli’ è in Istria, la qual condurà il Baylo a Constantinopoli, et li sia dato ducali 200 di sovvenzion. Da poi disnar, fo Pregadi. Il Principe è varilo, et ozi si ha radcslo la barba, tamen sier Lorenzo Lorcdan procurator non fo in Pregadi. In questa matina sier Antonio Surian dolor el cavalier, va orator in Ingaltera, fo in Colegio, e partirà da malina. Di Pranza, di V Orator nostro sier Antonio Justinian dotor, fo leto letcre date a Paris, a dì 15 Marzo. Come a dì 11 parlino de lì la serenissima Itezina et illustrissima Madama madre dii He; el hessendo lige .. . lontano, a la Raina li vene parosisimo, sichè convene restar con Madama li fino ozi, e il Re li era venuto conira, adeo fo dito liavea parturido uno fido, che non fu vero. Et ozi.si è levala, et andando a San Germano dove sarà il parto, è lige 4, li è stà preparato per camino in caso la non potesse, e si lieti stando bene, questa sera zonzerà a San Germano. Scrive, il reverendissimo Legato li ha dito la Christianissima Maestà persevera più che mai a la elelione in Ue di romani, e il Papa li dà ogni favor >20)i solum di brevi, ma etiam di mandar lo arziepiscopo Ursino a li Electori a esortarli fazino tal elelione in questa Maestà; ma il Re havia voluto il Papa l’havesse mandato più presto lo episcopo di Bujusa alias Tricharicho, amicissimo di questa Maestà. Scrive la pratica dii signor Alberto va inaliti. Il inesso li fo mandato è tornato e dalo bona risposta; ma voi aver quello havia missier Visconte con il re Lodovico, che era avaro, e questo è liberal; et si tien la cosa per conclusa et manderà uno suo di qui per concluder. Il Re voi operarlo in Alemagna con li Electori per quella pralicha di Re di romani. Etiam il Re fa ogni cossa aciò vengi in Franza el ducha di Bari, fo fiol dii signor Lodovico, et li ha mandalo salvoconduto che ’1 vengi. Monsignor il Gran Mai-stro non è andato ancora per abocharse; è andato a trovar il Re, pur si tien anderà, ma non si sa quando. La corte e li oratori anderano ad habitar a Poesì vicino a San Germano, per esser San Germano picolo. Scrive e solicita il successor acciò possi vegnir a re-patriar. Dii dito, di 19. Come ha ricevuto letere di la Signoria nostra, cinque, di primo, 2 et 5. Et quanto a quella di aver il capitolo di la liga fata con il re a