127 MDXIX, DICEMBRE. 128 raro suol venir, et fo leto assa’ letere; il sumario è questo: Di sier Zuan Moro capitanio di le bastarde. Dii prender di quelle fusle ; la copia noterò qui avanti. Di Palermo, di sier Pelegrin Vcnier do letere, etiam la copia noterò. Di Roma, di, 5, hore 12. Goloquii di l’Orator nostro col reverendissimo Medici, qual li à dito l’armata yspana non vera in reame; et in materia di la liga si trata, ut in litteris. ltem, coloquii col Papa, qual dice monsignor di San Marzeo à ’ulo la resolution soa, e tien si concluderà. Tarnen nulla dice di la Signoria nostra, ma più presto eh’è bon far liga zeneral a defension di la Christianità aziò se stia in paxe. Item, ha mandato certi capitoli a la Cesarea Majestà in Spagna, zercha l’absolution dii juramento per il regno di Napoli e la incoro-nation da esser fata; sichè si ’1 vorà acetlarli, luto starà ben; et che al tutto el Papa voi esser con Franza. Tamen l’Orator scrive non li piace questi andari dii Papa; pur fin bora non è fata intelligen-lia con Spagna etc. Scrive altre particularità, sico-me in dite letere si conlien. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretano. Come si aspelava, che vien di Spagna, uno nominato ....., qual el Re lo manda per Irazer più danari el potrà, et vender etiam stadi, et maxime quelli fono di le Rezine; per il che molli vendeno e impegnano le loro posessione a diexe per cento per comprar stado a do e meza per 100, e questo per aver grado e più signoria di quello hanno li baroni, come altri. Ne son etiam di quelli che si doleno molto di tal venuta, dubitando farà ogni cossa per trar danari ; et cussi tulli è solo sopra. Scrive zercha quello è il suo oficio di le represaie e recuperation di beni di nostri, ut in litteris. Di Spagna, di VOrator nostro, da Barcelona, di... . Come è stato a certo suo voto, et ha auto nostre lelere ; vederà investigar e avise-rà, et ..... Di Franza, di l’Orator nostro, date a Bles, di 3, et vene di 12, essendo reduto Pregadi ; el sumario è. Come havia parlato con Madama e col Re zercha azonzer quelle parole su li capitoli de la liga, etiam si suprema dignitate fidgeret ; et che sta ben. Vederà di conzar li capitoli ; et che San Marzeo era zonto di Roma, et che ’1 sperava tutto starà. 68 F.t per le ultime scrive, il Re con la corte partiria et va a Lochies, eh’è verso Anguleme, dove non suol andarvi corte, ma per esser sua caxa vuol darli nome e utilità. Item, come il He havia auto di Verona, dii suo orator, dii zonzer li li agenti cesarei, et che domino Andrea dii Borgo era malato, et che voleno prima aver li ducali 20 milia; perii che il He dice non è bon darli se non è adatate le differen-lie, e tien, auto li danari, non sarà altro, perchè il re Catholico, over Cesarea Majestà, è in grandissimo bisogno di danari. Item, scrive, per le prime voi mandar l’orator suo, è a Verona, expedilo l’habi la materia, suo orator a Roma, per aversi ben portalo in questa tera, et in suo loco voleva mandar domino Guido Mataron dotor e podestà di Cremona; ma per ultimo scrive el Re ha revochalo rimuover dito podestà, e manda uno domino Francesco di Ressi, di nation normando, qual è stà presidente dii Senato di Milan, qual è stato a caxa de ditto Orator nostro et ditogli il Re lo manda per suo orator a la Signoria nostra. Item, che il Re li ha ditto che ’1 tien si anderà aboehar col re d’ingallera, e non seguendo, voi venir questo anno che vien in Italia. Scrive di movimenti è in Germania, quali la Christianissima Majestà li piace. Et sicome scrive l’Orator nostro in Spagna, par in Portogaio il tiol con il Re siano in grande inimicitia etc. Da Milan, più letere dii secretano Caroldo. E come monsignor di Lutrech partirà per Franza tate le do feste di Nadal, e va per maritarsi, e in loco suo vien monsignor di Telagni. Item, come sgui-zari fano una dieta questa . . ., dove sarà il nontio pontificio episcopo di Pistoia, Pulzi. Item, in sgui-zari è gran morbo, adeo in una villa sola è morti 5 di più di quelli stavano in ditta villa, zoè 5 che ca-pitouo lì per transito; et in uno altro loco è morto tanti che una puta è rimasta erede di 23 è morti. Scrive come domino Joanne de Silva......presidente dii Senato, era stà fato per il Re presidente a Paris, et in suo loco era stà fato . . . De Ingaltera, di sier Antonio Surian dotor e cavalier, orator nostro, più letere di Octubrio et Novembrio, vene con quelle di Franza ozi. Prima, lauda sier Sebastian Justinian el cavalier suo precessor, di quel ha dito al re Christianissimo di la Maieslà dii re di Anglia e dii Cardinal Eboracense, quali si tieneno satisfati de lui ; et che di l’abocarsi col re Christianissimo si dice sarà, ma non si vede preparamenti, et mancho dii venir su l’isola il re Catolico nel partir suo. Altre cosse scrive, ma non di momento alcuno. Fo leto letere dii reverendissimo Cardinal 68* Corner e di V Orator nostro, in materia di le zoie