137
MDXIX, DICEMBRE.
138
   Moro non volse andar per esser stato electo Capita-nio a Vicenza, et ozi è sta fato in loco suo sier Ja-como Michiel, fo di la Zonta, qn. sier Biaxio.
       Ancora fo dato licentia a sier Piero Boldù pro-curator sora le camere, fo mandato Provedador a Nichisuola a la rota, che ’1 possi venir a repatriar, essendo sta recuperala dita rota, et scrivendo a li rectori di Padoa mandino a far inarzcrar. Etiam fo scrito a sier Agustin da Mula podeslà e capitanio di Buigo, che ’1 debbi usar soliciludine come el fa a la rota dii Bosco vechio fata novainente sopra il Po-lesene eie.
       A dì 28. La matina, in Colegio vene sier Alvise Pisani procurator, et fe’ una oblalion in scritura, che ’1 se oferisse in termene di zorni . .. far renon-tiar al reverendissimo cardenal Pisani, suo fiol, la impetration fata di l’abatia dii Paruta, di San Gregorio libera, et non lo facendo voi tutti li soi beni siano confiscadi etc-, ut in ea. Et con questa sier Alvise di Prioli savio dii Consejo si aquietò e disse non voler meter altra parte; ma fece sotoscriverla a li Consieri.
       Fo scrito, per Colegio, a Bironimo Dedo secretano nostro a Napoli in risposta di sue: come semo contenti afitar la caxa di San Marco, è de lì, a lo illustrissimo duca di Montalto per ducati 60 a l’anno, con questo la tengi in conzo e in colmo, e dagi li danari a chi li sarà ordenato per la Signoria; e averà pieno mandato; e questa afitason sii per anni 5, e fazi far pubblico instrumento. Et cussi fo expedite le letere.
       È da saper, è zonto da Yspruch la quietatimi di ducati 20 milia, e letere di Verona, di sier Francesco da cha’ da Pexaro orator nostro. Come aspetano el ritorno di domino Andrea dii Borgo, e li colega li hanno scrito ritorni presto, perchè dato li danari, di qui si principierà a tratar.
74	Da poi disnar, fo Pregadi et leto tre letere di Roma et una di Milan et una dii cardenal Bibiena ; il sumario è questo.
      Di Bontà, di 17, 19, 20. Come era sta, a dì 18, concistorio per il processo di la canonizatione dii bia’ Antonino arziepiscopo di Fiorenza. Item, colo-quii auti col Papa, ma li era apresso l’orator yspa-no; et che si parla el Papa farà cardenali di breve, e la Cesarea Majestà fa pregar el Papa voglii far lo episcopo di Lege fradelo di Ruberto di la Marchia. Il re Christianissimo voi l’arziepiscopo di Tolosa. Item, scrive aver parlato col reverendis-imo Medici, qual parla variamente di quello fa il Papa, dicendo è bon star cussi e atender a la pace universa).
Et concludendo, disse : <c Domine Orator ! 11 Papa non voi esser quello sii primo a comenzar guerra, et, ut verbis ejus utar, ineler il sonaio a la gala, ta-men per le parole dii Papa par voy far la liga eie. » Scrive, come el signor Alberto da Carpi li ha dito che il Papa voi far la investitura dii reame a l’Impe-rador, et voria che ’1 nostro Orator vedesse di parlar al Papa non la facesse, per esser contraria a la Christianissima Majestà. Dice esso Orator avergli risposo dì farlo, tamen non gli par di parlar altro senza exprexo ordene nostro. Item, come a Fabriano è seguilo certo inconveniente, eh’è sii lajà a pezi alcuni cavali havia mandato il Papa per domar quele parte; fa 1000 fanti in Roma solo do capi, ut in Ut-teris. Etiam uno caslelo chiamato Massa, eh’ è tra zenoesi e fiorentini, e par che fiorentini lo domina, e uno di Fieschi l’ha auto in dota e voi rehaverlo
per forza, et havia adunato zenle; per il che.....
Item, scrive, el cardenal Sedunense ha scrito che lo episcopo di Pistoja, nontio pontificio, è stato da lui, e parlatogli voy esser conira la Cesarea Majestà, et par habi di questo dato aviso in Spagna. Altre oco-renlie scrive, ut in litteris.
   Dii cardenal Bibiena, lituli Sanctee Marice in Portico, vìen Legato di Franza, date a Bologna a dì 13. Scrive a la Signoria nostra dii bon ofieio ha fato in Franza col Re per le cosse nostre, et cussi si offerisse far per questo Stato apresso il Papa; con altre parole. La qual letera è data a dì 13 De-cembrio.
   Da Milan, dii Caroldo secretano, di... Come monsignor di Lutrech va in Franza et partirà a dì... di questo, et dice andar justificar al Re da molle cosse che gli è slà imputato, et par non si dichi vadi per maritarsi.
   Fu posto, per ì Savii, una letera a Roma in ri- 74' sposta, che si ’1 signor Alberto li dirà più parli al Papa zercha non dar la investitura, debbi dir questa è proposition nova, con dir scriverla pur si vedesse poter ajutar la Christianissima Maestà ; con dir qualche parola, non però paresse si praticasse cossa conira la Christianissima Majestà. In questo caso, li remetemo a la sua prudentia, eh’è sul facto, et sa-perassi ben governar etc.; et fu presa.
    Fu posto, per li diti, una letera al dillo Orator : come essendo venuto in questa terra ¡1 magnifico domino Zorzi Soprasaxo capitanio di sguizari, e il colega orator di Valesani, quali vano a Roma per la differentia hanno col cardenal Sedunense, instando la Signoria nostra li dagi favor apresso il Pontefice, però volemo debbi parlar al Papa in soa