077 MDXX, GIUGNO. 678 rispondo per questa mia, et dico che vi seie mentilo di quanto havete dito, el tante volte vi mentirete quanto sarete per dirlo. Et perchè desidero sopra ogni altra cossa di farvi cognoscere con l’arme in mano che ciò che havete dito et facto contra me lo havete dicto el facto male et tristamente, el non come gentilhomo non nato dii sangue de la illustrissima et nobilissima caxa da Esti, per questa mia vi disfido al combatere ; el acceptundo, come son certo che farete, spero farvi pentire di le cose vostre mal dile et mal fate. Et a fin che habiale ad ac-ceplare, vi fo un dono de la electione de le arme; el per venire presto a la conclusione, cussi nel dire come ne l’operare, lacio molte altre cose che mi riservo a dirle con le arme in mano, el se exlimarete lo lionor vostro, acetarele il combalere. Et aspelo risposta fra 15 di da la receputa di questa. Roma, a dì 18 Zugno 1520. Questi sono li tcstimonii: El signor Zuan Corado Ursino. El signor Camilo Pardo Ursino. Missier Vicenzo da Tivoli, capitanio di la guarda dii Papa A dì 30. La »ialina, in Colegio non fo alcuna letera da conto. Da poi disnar, fo Prcgadi, perchè parte di Savii compie ozi ; et sier Antonio Trun procuralor savio dii Consejo, non fu in Pregadi. Fu posto, per li Consieri, ima laja : alenlo (etere di rectori di Zara, di 20 Zugno, di l’homicidio perpetrato il Venere Santo per Piero Bassan bale-strier el Zorzi Spader bombardier di la galia Con-tarina soracomilo sier Daniel stata de lì, li quali sono da Sebenico, insieme con Santo Rana compagno su la galia predila, Nicolò Grego balestrier, Andrea Greco balestrier su dita galia, Andrea Zenero de Imperch becharo e altri, in la persona di Francesco Michsich nobel di Sibiuico, il qual era sopra una caravela venuta in diio porlo di Zara per transito, et par eh’è a Corphù Piero et Zorzi sopradili da qual rezimenlo di Corfù, che sia dà facoltà a li diti rectori di meter li prefati in bando di le terre e lochi di quella cilà e navilii eie., proclamandoli con taia vivi lire 500, et morti 300 per cadauno, e scrito al rezimento di Corfù punissa li do hanno ne le man, et de li altri dagi la taja, ut supra; el i loro beni (1) La carta 390* è bianca. siano confiscati in la Signoria nostra per le taje predite: 127, 61,2. Fu posto, per li Cousieri, Cai di XL et Savii loro, che li debitori di la mila dii nello di l’officio di Pro-vedadori sora i ofTicii pagine il suo debito di lauto Monte novissimo in lermene di uno inexe senza pena, e cussi in altri offici, ut in parte. Ave 145, 16, la copia sarà qui avanti. Fu posto, per li diti, che botege e slacii vender si debi, quali fono impegnali a raxon di 4, 6, 28 per 100 a tanti danari di Monte novissimo, ut in parte. Ave 148, 10; la copia etiam sarà noladaqui avanti. Fu posto, per li Savii dii Consejo, no» era sier Antonio Trun procuralor, ni sier Daniel Reuier è a Padoa, e li Savii a Terra ferma, vender roche, ca-sleli e altri lochi liveladi per l’oficio di le Raxon vechie a tanto Monte nuovo con cerio clausule, ut m parte; la copia sarà qui avanti posla, et fu presa. Ave 112, 33, 10. Fu posto, per li Cousieri, exceplo sier Alvise 391 * Mocenigo el cavalier, Cai di XL, Savii dii Consejo e Terra ferma, alenlo li meriti dii fidelissimo Zulian Dedalica (!) diadi» brexan e la fedeltà sua, qual ha preslà più volte a la Signoria nostra, et come questo Consejo ha inteso per la suplicalion sua bora leda, et per depositimi di sier Andrea Grili procuralor fo provedador zeneral in Brexa, sier Seba-stian Juslinia» el cavalier, e sier Marco Dandolo dotor et cavalier folio reclori in Brcxa quando quella cita si perse, le operalion late per lui, però li sia concesso exemption di le sue iutrade, ch’è zercha per ducali 40 a l’anno di dazio, el exenle de angarie personal, ut in parte. Et sier Alvise Mocenigo el cavalier consier contradise, non è di aprir questa porla, cargando bene eie.; li rispose sier Andrea Griti, d procuralor savio dii Consejo. El volendo mandar la parte, d Serenissimo Principe no» potè levar, ma parlò exortando il Consejo a prender la parte per premiar quelli si à portà ben in questa guerra, et è poca cossa questa exenlion, laudando molto brexani eie. Andò la parte: ave..... Et perché la voi i cinque sexli, non fu preso alcuna cossa, e fo comanda grandissima credenza el sacramenlà il Consejo. Di Hongaria, vene (etere di sier Lorenzo Orio el dotor orator mstro, date a Buda a dì 8 et 9 Zugno. Come havia rccevuto li sumariì di le nove turchescbe da èsser comunichati a la Regia Majeslà zercha il venir in Friul ; e perchè poi se in-