555 MDXX, MAGGIO. 556 l’Adexe in burchiele con 40 di soi, alozato a San Tonin in caxa sua, che lien Zuan Piero di Gandi suo canzelier in questa terra, e da malina vera a la Signoria. Et in Colegio, sier Piero da dia’ da Pesaro savio a Terra ferma, propose far molte provision per questi avisi eli l’armata turcliescha, et voleva ozi Pregadi; ma per compir li XL Zivil, terminono far ozi Gran Consejo et li Savii consultar, e doman sarà Pregadi. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Et fu trato il palio, questa malina, a Lio dii schiopeto, e lo avada-gnoe uno zentilliomo nostro mio parente, il raso cremesin, sier Alvise Sanudo qu. sier Doinenego ; et un suo famejo ave il scarlato. Fu fato eletion dii Podestà a Cliioza, Podestà et Capitanio a Feltre, et di la Zonta, e niun passoe; ma ben il resto di le voxe passoe. Fu posto, per li Consieri, la parte presa in Pregadi a dì . . . .di questo, questo è il sumario : riessendo comparsi a la Signoria il mestier di favri, dolendosi esser innovà una nova imposition da uno anno in qua, che ¡1 capitanio di la Piaza a la Sensa li fa pagar soldi 8 per stazio, over per botega in Piaza a la Sensa, e tamen niun ha pagà per tal causa salvo essi favri e calderari, quali l’anno preterito pagò solo specie di tuor certo bolletin a la Procurata, tamen zà 36 in 40 anni niuna botega ha pagato; il qual capitanio si fonda sopra do terminatoli fate per li Procuratori dii 1501 et 1507; pertanto sia preso et imposto al dito capitanio e successori che, soto pena di privatoli non toy alcuna rossa da niuno, ma tutti liberamente possano venir in Piaza e star a la Sensa, e dite termination siano revocliate. La qual parte non se intendi presa si la non sarà posta el presa in Gran Consejo. Ave 1374 di si, 146 di no, Il non sincere. 320* Fu posto, per sier Piero Dandolo e sier Zuan Dolfin Cai di XL, absente sier Zuan Francesco da Molin suo colega andò in eletion, una parte presa a dì 27 di questo in Quaranta criminal, certa regula-tion di l’ofido di V di la Paxe, atento si fa molle cosse di querelanti, et vien banditi quelli die nulla sanno, nè ponno usar di le sue raxon ; però sia preso die li oficiali di V di la Paxe debano far citar li quereladi a difesa, et questo instesso si observì nel proclamar li condannati, videlicet primo sia cilà a la caxa, over bolega, e no ’1 lo potendo trovar, sia terminà, per 4 di Signori, di chiamarlo; et quelli saranno posti in raspa contra tal ordine sia de niun valor, soto pena al scrivali et nodaro di privatoli per anni 20 di oficii etc., et pagar ducati 200, la milà sia di l’acusador et l’altra mità di Avogadori, et sia posta questa parte nel capitolar di V per la Paxe. Ave in Quaranta 29 di si, 1 di no, et niuna non sincera. Fu poslo, per li Consieri sier Andrea Baxadona, sier Andrea Mudazo, sier Alvise Mocenigo el cava-lier, sier Nicolò Venier, sier Hironimo da dia’ da Pexaro, et sier Sebastian Moro e li Cai di XL sopraditi, absente il resto, una parte di Avochati per le corte di questo tenor, videlicet. Uno de li hone-stissimi olfieii che far si possano in questa nostra città è quello de li buoni advocati, per esser non a loro solamente utele et honorevole, ma edam a diverse altre persone de clienti profìcuo, et finalmente accomodatissimo al rezimenlo et governo de la He publicha ; onde è da far opportuna provisione che molti nobeli nostri de prestante inzegno, apti a zio, siano abilitati a cusì laudabile professione. Ma perchè per il poco utile el graveza di quello non possono darli principio, et. però ¡’anelerà parte, che da mò in l’advenir tutti li Advocati che ordinariamente sarano electi per questo Consejo, per la prima fiata abino a entrar et per tutto el tempo de l’ofilio suo exerci-larsi con tulli li emolumenti et preeminentie solite, liberi et immuni, de ogni lanxa el gravezza de quello, dechiarando che tutti quelli che sarano electi Advocati avanti intrar ne Polito siano tenuti portar i so’ boletini, sicome fano li altri magistrati nostri. Ave 1147, 209, 0. Fo chiama zercha 30 zentilhomeni, videlicet sier Sebaslian Contarmi el cavalìer, alcuni dotori e altri di Pregadi andar a menar da malina il Governador zeneral nostro in Colegio a la Signoria. Da poi Consejo, li Consieri si reduse in camera 321 dii Doxe. El signor Federigo di Gonzaga marchese di Mantoa vuolse tuor licenlia, il qual doman di note, poi fato la fesla, monta in burchio et va a Mantoa, et cussi vene a tuor licenlia. Usa pochissime parole; voleva andar a veder la fortificatoli di Treviso, ma poi ha rimesso. È da saper, è sialo familiarmente a visitar molti di Colegio, zoè sier Dome-nego Trivixan el cavalìer procurato!’, sier Andrea Griti procurator et altri ; etiam da sier Zorzi Corner el cavalier procurator, licct non sia di Colegio. Desidera esser conduto per Capitanio zeneral con la Signoria nostra; non ha niun con lui homo di consejo, solwm zoveni, videlicet il siguor......suo fradello, qual ha ’ulo la renonlia dii barba dii ve-scoado di Mantoa, e una altra abatia ; questo è degno signor. El signor Alexandro, el signor Sigismon-