G57 Mhxx, r.iüONO. G58 Sier Bertuzi Gabriel di sier Francesco, qu. sier Bertuzi el cavalier . . . 110. 94 E tutti (re li ditti Savii ai ordeni inlrono a dì 27 in Colegio. Noto. Fo scrito, per Colegio, a l’Oralor nostro in corte sier Alvise Gradenigo, vogli interceder el Papa di liaver uno perdon in la chiexia di Sanla Maria di la Celestia. 379* A dì 20. La tnalina, non fo alcuna teiera da conto. Fu lato in Colegio, intervenendo li Cai di X, et mandati fuora li Oli di XL el Savii ai ordeni, però li tre non è intrudi, è solo sier Hironimo Zane, non era sier Lodovico Michiel, fu fato Gastaldo a la Zecha, e rimase .... da Canai fradelo dii Secretarlo è in Franza con l’orator Juslinian. In questa malina, in Quarantia criminal, c fo il terzo Consejo, poi molle disputatoli, agitandosi di la vita di uno nominalo . . . , qual amazò in lelo uno a Santo Aponal et li tolse 600 ducali, et fo senten-liato, venendo in le forze, sia menalo per Canal e squartato. Ilor in questa guerra, par sier Domenego Contarini provedador in campo li fesse un salvo-eondnlo, è sta bon marcliesco, e la sua persona fusse secura et tutta la sua roba, unde per questo li soi avochati lo difende. È sta preso a Verona, over in veronese et mandalo de qui. L’altro zorno andò: 18 di procieder, 15 di no, 3 non sinceri; et li Avo-gadori tulli tre ha parlato contra di lui. Al’incontro, domino Thomaso Amachin dolor, sier Alvise Ba-doer avochato di presonieri, et ditto quello sì poteva in so’ favor. Hor questa malina iterum posto il procieder, fo 17 di si, 17 di no; sichè ha impala. Mancò in Quarantia sier Piero Morexini qu. sier Lorenzo per esserli morta sua madre questa nocle, qual sentiva di justiciarlo et il salvoconduto non vagli; sichè si torà la Quaranta zivìl vechia ajudìcarlo. Item, expedile uno Zuan Francesco da Lucera, dillo el Frate, per liaver condolo de qui monede forestiere false, che Sabato in mezo le do Colone li sia cavà uno ochio et in perpetuo bandito, ut supra; et essendo preso, li sia tajà una man, con (aia lire 500, e rimandà al bando. Da poi disnar, fo Consejo di X semplice, el expe-diteno uno Antonio samiter di Gregorio per monede false, bandito di Veniexia e dii destrelo e dal Menzo e Qoarner in qua per anni 10 con taia lire 500, e venendo in le forze, stia uno anno in la presoli Forte et rimesso al bando. Item, con la Zonta di Colegio, expedileno quel Hantbal Paleologo cypriolo, bandito di Cypro per I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XX Vili. anni 10, per aver voluto dar di uno pugnai a sier Gabriel Corner, feva l’oGcio dii Camerlengo, che li volse dar un sehiafo ; e questo è benemerito in quele guerre. Acusò uno padron Paulo Ungarclo, era a Rodi, voleva tratar di dar Cypro a li (ioli fo di re Zacho, et li fo dato provision di ducati 200 a l’anno; hor fo lajà dila senlentia. Item, volseno expedir quelli è in prexon per monede, intervenendo lo episcopo di Candia Landò, che per il Papa fu assolto; ma f# lelo il processo, è grande e non fo compito. Di Franza, fo teiere di tre Oratori, di 13. Di successi di quelli Reali, bandirti et zostre fale, come dirò in la copia di la lelera. Exemplum. 380 Copia di una lelera dii conte Alexandro Do-nado, scrita a sier Zuan Francesco Grifi qu. sier Hironimo, data in Ardres a dì 13 Zugno 1520, recevuta a dì 27 dito. Domenica passala, fo a dì 10 Zugno, la Maestà dii re di Franza andò a disnar a Gines con la Raina de Ingallera, et il serenissimo re di Anglia andò a disnar con la raina di Franza; li bancheli furno superbissimi. Da poi che una parie el l’altra disnalo ebbeno, soni, bah et canti, slando li francesi in feste con le done inglese, et cussi li inglesi con le francese, et maxime li do Re vestiti mollo richamenle de ori, soprarizi et belissime zoje. Lo apparato di la Majeslà di Franza, si è, prima un grandissimo pavion con un fondamento grosso de quadreli alto da terra zercha 4 braza, et poi de laole depenle a modo di quadrelli, alto circha 10 braza, de là in su forle allo coperto de pani azurì con zigli d’ oro, de cce-tero ornalo de razi con solari atorno et camere, el un tribunal conzo benissimo: questo è per fesle-giar dentro. Ma li pavioni è di grandeza come il campo di San Joanne Bragola et più, coperte dille trabache de tela d’arzenlo et veluto paonazo recha-mato d’oro a zigli atorno ditte trabache. E lì sono pavioni non troppo grandi coperli al ditto modo. Dentro dille trabache ornale d’oro et di seta. In mezo li è uno gran pavione de alleza, a mio ju-dizio, braza 10 vel zircha, lutto coperto de bracato d’oro; li pozi sono inlriegi et sono cento; io li ho numerati; et cussi è fodrà de dentro con qualche peza de brochà d’arzento. In mezo de ditto pavion ne sono uno altro coperto di dita sorte, de dentro fina al mezo fodrà de velulo paonazo re* 42