175 MDXX, GENNAIO. 176 risposta se dia far in Spagna, e doman voleno far Pregadi. In questa raatina, in Quaranlia criminal fo expe-dito una intromission fata per sier Gabriel Venier, oìim Avogador di Comun, di una condanason fata per sier Daniel Renier, olim Capitanio a Verona, eontra uno .... Bataja armigero, fiol dii Colateral nostro, qual per certo caso atroce di aver amazà insieme con alcuni altri soldati uno in chiexia di San Bernardin, li bandizono tulli de le terre e lochi eie. E il Venier havia intromesso per certo disordene; e questi zorni parloe esso Venier, et eri li rispose sier Daniel predilo, e fe’ una savia renga. Ozi mane parlò dito sier Gabriel, et poi disnar iterum il Renier. Andò le parte : 12 non sinceri, 3 di no, 23 bona. 96 Di Ruigo, di sier Agustin da Mula podestà et capitanio, fo letere, di . .. Come havia da Fe-rara, il Ducha non stava bene, et dubitando di novità, era stà fato 100 fanti et poste certe artelarie; et par el signor Renzo era a Ravenna, si dice venuto per fortilìcar questa terra. Fo in questo Consejo di X balotalo quelli si ha-veano posto a la pruova di Secretarli exlraordinarii essendo prima stà fata la examinalion, et se ne do-vea far 7 per fornir el numero di 50, et rimaseno li sotoscrili : Jacomo Feleto fiol dii Canzelier grando di Candia. Vicenzo Fedel. Zuan Inzegner. Hironimo Lionzini. Francesco di Ruberti, questo è di rispelo. Piero di Franceschi. Marco Antonio di Alchieri. In questo Consejo di X semplice fu preso una parte, che de catero in Gran Consejo non si dagi più sacramento a li electionarii, ina ben il Canzelier grando, over viccgerenle, li persuadi a far la soa elettori di mior e più legai etc. ; et cussi il primo Consejo ha comenzato a non dar più sacramento. A dì 14, la matina, fo letere di Verona, dii Fexaro orator nostro. Come ha persuaso domino Andrea dii Borgo non si parti; el qual ha dito andava fino a Yspurch, perchè quelli consieri cesarei fevano una dieta dove haveano a esser li oratori dii conlà di Tiruol, Carinlia, Carniola etc. per venir a jurar fideltà a la Cesarea Majestà ; i quali voleano certi privilegi. Item, scrive di le cosse di la Concordia, come dirò di solo. Dii Governador generai nostro, da Verona. Scrive, come questa adunation di zente fate col vescovo di Ventimiglia zenoese Fregoso, ha inteso è con lui el signor Nicolò di Este, fo fiol dii signor.... di Este, qual dice apartenerli il Slado dii ducha di Ferara; et intendendo il Duca non stava bene, havia reduto tal zelile, da fanti 3000, per apropinquarsi a Ferara, essendo seguita la morte, veder de intrar in quel Stado mediante li partesani ha in Ferara. Et vedendo el Ducha vivo, hanno fato questo tentativo di acquistar la Concordia, et par siano retrati alquanto ; tamen erano inlrati fino in li borgi. Da poi disnar, fo Pregadi per risponder in Spagna e in Franza. Fo leto le letere predite di Verona, di Milano et di Ferrara, di 2. Da Corphù, di sier Bernardo Soranzo bailo, di... . Dezembrio. Zercha quelle fabriche. Et di sier Domenrgo Capelo provedador di l’armada, da Corphù, nulla da conto ; scrive di biscoti. Et di sier Zuan Moro capitanio di le bastarde, di Corphù, come ha inteso si voi lenir le bastarde fuora questo anno. L’opinion sua saria si armasse ba- 96 * stardele e non bastarde per le raxon in dite letere, qual sarà più a proposito nostro. Di Damasco, di sier Anzolo Malipiero consolo, date a dì... . Zercha il debito di quel coti-mo, e si fazi provisione, et non li è stà manda quello di Provedadori di cotimo li promise mandar per le galie; non si provedendo, seguirà gran danni. Di Andernopoli, di sier Toma Contarmi bailo nostro, di 12 Novembrio. Di lamenti et dani a’ subditi turcheschi. Dimanda li rasi per il Spando-lin, conzar con danari la cosa di la fusta etc. Fu fato, poi leto le letere, scurlinio di un Savio dii Consejo. Tolti numero nove, niun passoe; fo meglio di tutti sier Daniel Renier, el Censor, per la renga fata in Quarantia. Fu posto, per li Savii d’acordo, una letera a l’Orator nostro in Franza in risposta di sue, rin-graliando di la oferta fata di non mancar, volendo con arme venir il re di Romani in Italia, et che alen-demo a fortificar Verona, et etiam dal canto nostro, ocorendo il caso, non mancharemo obslarli con lo nostre forze per voler esser a una fortuna con Soa Christianissima Majestà, et comunicarli quanto ave* mo auto da l’Orator nostro in Spagna; et etiam la risposta li faremo sarà comunicata a Soa Chrislianis-sima Majestà aziò quella vedi la sincerità nostra ; et di questo parli al Re et illustrissima Madama secre-tissime eie. Ave 55 di no; fu presa. Fu posto, per li diti, exceplo sier Antonio Trun