231 MCCCCCIU, OTTOBRE. alozati in caxa di sier Bernardo Memo. Or il principe li disse la djliberation nostra di.acetarli aliegra-rnente; c cussi li toehù la man e li basono tutti di Colegio etc. E dimandato de modo, disse che ’l voleva uno nostro zenthilomo lì. Et li fo ditto andasse, perchè poi levà San Marco veria soi oratori qui e si capituleria, e poi si manderà uno nostro zenthilomo al governo. Et loro molto aliegri, dicendo ringra-tiato sia Idio hanno auto il suo disiderio, tolseno licentia per partirsi. Ilora .volseno uno San Marco per levarlo, e fo ordinà a l’oficio di le raxon vecliie ge ue desseno uno; e lui volse con l’arma dii principe, et cussi fo ordiuato farla, e datoli una lettera a la comunità come l’aceptavamo per nostra, sicome a bocha loro li dirano etc., e scrito a Ravena li da-giuo scorta o per mar o per terra, e "fono mandati con la barcha di la guarda fino a Chioza. Da Corphù, di sier Hironimo Contarmi proveditor di l’ armada, di 6. Come, visto il go-vernador dii biscoto, videlicet di 1’ ospeal di li aver inganà la Signoria, li ha fato conto vengi qui con la galia soracomito sier Ilironimo da Canal, fo Soranza, che vien a disarmar, e lauda quel vice so pracomito assai. Le galie veronese è lì, parte à man-dà per legne, le altre è a Napoli di Romania. Item, dice si doveria compir le fabriche e Ibrlifìchar il borgo. Item, si mandi biscoto per quelle zurnie e danari etc. Di Cao d’Istria, di sier Francesco Longo proveditor sora V armar, do lettere. Dii zonzer lì. À spazato una galia, videlicet sier Francesco Contarini ; manclia la Liona. Et a Pyran è zonto la Canala ; però li si mandi danari che inanella, e biscoto etc. qual ozi li fo mandato; e che li galioti non voleano il terzo, pur eontentono etc. Da Brexa, di sier Andrea Loredan podestà, 2 lettere. In una risponde zercha denaro di la limitation etc., et offerisse dii suo a la Signoria ducali 1500 che sier Silvestro Minio suo cugnato, che tien la sua cassa, li darà etc. In 1’ altra si scusa di quanto à scrito il capitanio, e che lui non li tuoi l’ofi-cio, ma è li canzelieri per la utilità etc. Di Spalato, di sier Hironimo Bernardo conte, di 2 octubrio. Come avisò che in Bosnia Schan-der bassa feva adunation di zente, e non sa a che fine. Licet non inanella mai el ducha Zuan Corvino far danni, pur starà riguardoso. Dì Cremona, di rectori. Come mandano una lettera mandata al conte Alvixe Avogaro, scrita di campo di francesi, di 8 octubrio, per Zuan Francesco Strozi da Mantoa. Avisa esser in campo lanze 1000, cavali lizieri 1100, arzieri 700, stratioti 300, fanti guasconi 5000, Venturini 500, 21) pezi di arti-larie, eh’ è spexa al re 300 scudi al dì ; e crede sarano roti da spagnoli ; e il marchese di Mantoa sta anialato. ' 108* Da poi disnar fo Pregadi, più presto, a peticion di avogadori, per le specie chargade poi muda cha per altro ; pur fo ordinato per la terra Et redulo, . sier Zorzi Loredan avogador andò in renga ; le lezer tre leze di quelli barano cargà da poi muda ; disse li caxi sequiti e di altri avogadori; poi fé lezer il processo fato contra li patroni e bazarioti per le specie chargade poi muda eie. Demum, insieme con sier Piero de Priori avogador, messe una parte, ut in ea, quasi che il Consejo di Pregadi voleano conzar le ma-slelade, videlicet che questi bazarioti fusseno cazudi a ducati 2 per collo dove la leze li dà ducati 3 per collo, e sia liberà le allre specie, e li patroni possino scuoder li nolli etc., ut in parte; assa’ vergognosa da un Senato: El perchè mi pareva per conseientia non suportar queste cosse, andai in renga ; e li avogadori fo a la Signoria, dicendo per non meter ballota in Pregadi non poteva parlar, e sopra zio fo gran contrasto, pur stava in renga a veder la diliberation di la Signoria. Et sier Marco Sanudo el consier, disse : « Missier Marin vegni zò che parlerò mi per vui », el parlò excellentissime contra la parte di avogadori, et più che solo messe a 1’ incontro che fusseno re-stituide le specie a li bazarioti, havendo regresso li avogadori conira quelli de chi le fusseno, per la frau-de facta. Or andò le parte : 32 fo non sinceri, 25 di no, 17 di avogadori, 73 dii consier, nihil captmn. Iterum balotada solo la parie dii consier, 41 non sinceri, 37 di no, 71 dii consier. La pendeva, et fo-rimessa a un altro Consejo. Et poi se introno su le cosse di la terra, et letto le infrascrite lettere venute ozi in Pregadi, videlicet: Da lioma, di V orator, di 25. Come il Cardinal San Zorzi li ha parlato non haver mandato l’homo suo, come el disse, a la Signoria, e questo perchè aspetava haver il voler dii Cardinal Roan, acciò francesi non li fusseno contrari; et lo manderà fin tre zorni. Di campo era lettere dii marehexe di Mantoa nel Cardinal Hoan, come volendo passar Garigliano trovono spagnoli a l’incontro, però li fo necessario ' andar per uno altro passo. Item, esser passati ; e zonti fanti alemani passati da Trieste in campo di spagnoli. Item, si fa gran pratiche per il papado ; pur le cosse passano quiete e senza arme etc. Eri sera zonse in Roma il Cardinal reginense vien di Hongaria ; molli cardinali fo a visitarlo non vardando altra di- .