431 MDXX, APRILE. 432 Da poi disnar, fo Consejo di X prima semplice, et expedirono imo Sebaslian Verzodi Francesco, olim scrivan di nave, qual volendo usar con un pule, e lui non volendo, li dele certe feride sul viso, et fu preso, che al predilo doman sopra la Piaza, in mezo le do Colone, li sia lajalo il naso, et poi bandito de Veniexia e di là da Meuzo e di là da Quarner al con-lìn di lari e di sodomiti ; et cussi fo exequita la sen-lentia. Item, feno, per il Consejo di X con la Zonta, la commission a sier Alvise Gradenigo, partì eri, va orator al Summo Pontefice, zercha la materia si Irata nel Consejo predito di la liga secreta tra il Papa, il Christianissimo re e la Signoria nostra; ma il Papa voi Ferara per suo nepote el cardenal di Medici ; a la qual cossa è molto intento. Item, sopra dita materia, feno commissione a sier Zuan Badoer dotor et cavalier, va orator in Franza, et partì itiam lui ori. Di Roma, fo letere di VOrator nostro, di 6. Come l’orator dì la Cesarea Majestà venuto noviter, domino Zuan Emanuel, era stalo a la udientia dii Papa secreta ; ma nulla è stà concluso. Scrive come Zuan Paulo Bajon è pur in Castelo, et si va formando processo contra di lui. Scrive esser stato dal Papa per justifichar la Signoria nostra di le do parte fu poste zercha preti in Pregadi eie. ; il qual era mollo sdegnato, nè l’ha voluto aldir, et voi al lutto la Signoria le revochi. 249 Excmplum. Summo Pontifici Leoni X. Morem gerentes, honesto desiderio et preecibus viri nobilis et dilectissimi civis oratoris nostri Marcii Minii revertendi in patriam, ut ne tamen deesset qui assidue Sanctitatem Veslram nostro nomine ve-neraretur, in ejus locum virum nobilem et dileclissi-mum civem oratoremque nostrum Aloysium Gra-donicum delegimus, eum qui hasce litteras Beatitudini Vostre« representabit. Supplicamus itaque illi ut verba et actiones ipsius ea fide ac benignitate ad-mittere dignetur, qua nosmetipsos per prasentes pius parens devotissimos filios audire. Data in nostro Ducali palatio, 1520 die 16 Apri-lis, indictione........ Leonardus Lauredanos Dux Venetiarum etc. A dì 21. La malina, fo letere di Milan, dii 2501) Secretano. Nulla da conto. Di Franza, di l’ Orator nostro sier Antonio Justinian dotor, date a dì 10 Aprii a Bles, qual manda letere di l’Orator nostro di Spagna. Et come, zercha lo abochamento col re di Anglia, avendo inteso quel Re la Christianissima Majestà e li soi far grandissimi preparamenti, li ha scrito etiam Soa Majestà voi far preparation honorata, e se sì indu-sierà certi zorni più di l’ordene, questa Majestà non li pari di novo, perchè el fa etiam lui per metersi in ordene. Scrive come il re Christianissimo à adatà le cosse con li cantoni di sguizari et ne bavera, ai qual darà ducati 100 milia olirà le pension solite; el altre parlicularità scrive, sicome noterò di soto. Di Spagna, di sier Francesco Corner el cavalier, orator nostro, date a San Jacomo di Compostella, a dì 25, 29 et 30 Marzo. Prima, dii suo zonzer lì, et poi zonse la Cesarea Majestà, et era grandissima carestia dii viver, et da poter dar manzar a le cavalchature. Scrive, di Barzelona lì ha fato 400 mia, et come erano luntan 30 mia da le Crugne, dove erano zà 30 nave preparate per passar Sua Majestà in Fiandra, et ne aspetava altre 30 zon-zese di brìeve, et voi montar in nave a dì 15 Aprii. Scrive haver otenuto la suspension de le ripresale per anni 3, el etiam il salvocondulo per le galie di Fiandra et Barbaria, qual lo manderà. Item, che parlando con monsignor di Chievers zercha el partir de li soi agenti di Verona re infecta, li disse è bon di novo si reducano o a Verona o in Friul sopra loco, e veder le diferenlie, e metino fin al tutto. Altre parlicularità scrive, come dirò di soto. Etiam fono letere di Franza et Spagna drizate ai Cai di X. Da poi disnar, fo fato do parentadi : di sier Alvise Pixani procurator per la fia maridata in sier Antonio di Prioli qu. sier Marco, da San Severo, con dota ducati 8000; l’altro di sier Francesco Surian qu. sier Andrea in la fia di Hironimo da l’Oro, da San . Lio, de puovolo, qual volse far parentado. E da poi disnar, si reduse Consejo di X con la Zonta sopra queste materie tratano, videlicet per le letere aute, ut supra. A dì 12, Domenega. La malina non fo alcuna lettera. Fono balotati li 15 al Colegio deputalo di la diferenlia per la sentenlia dii Capilanio di Bergamo, et li 10 azonti per la diferenlia di Luino e Scalvo. Eri sera, fo letere di Milan, dii secretano Caroldo, di 19, qual mandava a monsignor di Pin il) La carta 249* è bianca.