455 MDXX, APRILE. 456 Sier Zacari i di Prioli, fo proveda- dor al Sai, qu. sier Marco, qu. sier Zuan procurator . . . 292.1127 Sier Zacaria Loredan, fo podestà e capitanio a Crema, qu. sier Luca 572. 846 Sier Antonio Ron, fo Cao dii Con¬ sejo di X, qu. Nicolò . . . 342.1070 Non. Sier Alvise Barbaro, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Zacaria cavalier, procurator .... Provedador eeneral et Capitanio in Cypro. f Sier Zacharia Loredan, fo podestà e provedador a Crema, qu. sier .lacomo procurator ..... 1104. 341 Non. Sier Alvise Barbaro, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Zacaria cavalier, procurator.... ...... Non. Sier Zacaria Vikiri, fo provedador zeneral in la Patria di Friul, qu. sier Daniel...... Sier Andrea Badoer el cavalier, fo Cao dii Consejo di X ... 473. 968 Sier Alvise Zorzi, fo di la Zonta, qu. sier Antonio el cavalier . 378.1046 A dì SO. La matina, se intese questa note esser zonle le. te re di Vdene, di sier Francesco Donado cl cavalier, luogotenente dì la Patria, di 28, liore.....Come di turchi non havia altro se non mandava una letera dii capitanio di Gradisca, li scrive la nova di turchi, et manda lelere aule dii caste-lan di Postoyna, che de 26 dii mexe li dà questo aviso, come avisoe per leallre. Itcm, come era una letera dii castelan di Terzalo, dii fradello di domino Jacomo di Castello dolor, castelan di la Patria, Io avisa di ditti turchi, nel qual numero par siano cor-vati et indusiano siano il colile Christophoro Frangipani. Et subito iu Colegio alcuni fono di buona voglia, dicendo è il conte Bernardin, over conte Christofolo predito, qual pretende jurc herediiario aver il loco di San Vieenti in Istria per la morte di quella ma-dona Catarina, fo nioier di sier Andrea Foscolo suo parente, qual li Morexini e Dandolo voleno sia di essi ; siclié la terra fo alquanto di bona voglia. Fo cavato 100 et più boletini di quelli di Monte nuovo per pagarli e darli i loro danari, justa le parte. In questa matina, fo sposato la fia di sier Alvise Pisani procurator dal Banco, mandata in sier Antonio di Prioli qu. sier Marco con dota ducati 8000. La noviza era vestida con vestaia d’oro e biancha ; e fo assa’ patricii di condition a questo pranso, tra i qual 4 consieri. Io ne fui, ma fu poche donne. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Prima feno li soi Capi per il mexe di Mazo : sier Zulian Gradenigo, sier Antonio Boli et sier Luca Trun, stali altre iiatc. Itern, con la Zonta expedileno molle cosse par-licular, et tra le altre feno che sier Marco Antonio Foscarini di sier Andrea, qual vien in Pregadi per danari, zoè per ducati 500 et non voi più venir, ma ha cesso tal suo credilo a sier Ilironimo di Prioli qu. sier Alvise, et però fu preso che ’I dito sier Ilironi-mo di Prioli in loco dii prefalo sier Marco Antonio Foscarini possi venir in Pregadi. Di Friul non fu alcuna cossa lino al venir zoso dii Consejo di X. Fo leto le lelere di Roma eie. Et Io, havendo visto una letera di Pyran, di 28, partimlar, concernente alcune nove, panni mio debifo luorla e portarla a far lezerla nel Consejo di X, qual veniva zoso, e alcuni Savii e Cai di X la veteno e la portai in camera dii Serenissimo, qual li piaque assai, dicendo creder sia vera per non venir allro di Friul et è in conformità di una relation di eri, di uno vien di Trieste; sichè per tal nova tutti fono aliegri, che prego Dio la sia cussi per molti respeti. La copia è questa ad litteram. Scrive Piero Pelronio da Pyran a uno Bay-naldo Colombano orator di la comunità di Pyran in questa terra. Da novo ve acerlo esser passati 12 milia turchi per Castelnovo via a la volta di terra todescha. Se dubitava che li non coresse qui in Istria, et se è slado per doi zorni con paura ; non altro etc. In Pyran, a dì 28 Aprii 1520. Noto. Fo mandato ozi Zuan di Bernardo seere-tario duca!, da li oratori dii re Christianissimo et del Legalo dii Papa a lezer li sumarii si ha di le cose turchesche. È da saper, in questi zorni, per deliberation dii Consejo di X con la Zonta, fu preso et seri lo a sier Alvise Gradenigo, va orator noslro a Roma, che ’I vedi sopraslar il Pexaro fino li sarà ordinalo altro ; et questo fu facto azioché sier Marco Minio orator nostro in corte, in suo tempo espedissa certa materia trala de lì. Al presente, zoè ozi, fo preso revochar ditta sentenzia et seri Ioli andasse di longo.