641 MDXX, GIUGNO. 642 preso la seconda volta, li sia lajà una mau e rimanda al bando; ella prima et seconda volta babbi di laja lire 1000 chi ’1 pierà, e li soi beni siano ubligati a la taia. Et la matina sequenle fo publicato su le scale di Rialto et San Marco. Noto. Eri, per Colegio, fo scrito al Podestà et ca-pitanio di Treviso, dagi una caxa a Treviso per ha-bitar al conle Mercurio condutier nostro, zoè nel castello vicina cha’ Miani. Fo scrito letere, per Colegio, a Treviso, Vicenza, Verona, Brexa, Crema, Bergamo, Legnago e la Patria dii Frinì, soprasiedino a mandar homeni per l’armata, ma li fazino star preparali fino àranno altro ordine di venir. Fo scrito al conte Francesco Rangon di Cordi-gnan, che li soi 50 homeni si oferse di mandar non mandi, li lazi star preparati e non li mandi. Et ozi fo scrito a Brexa in risposta di soc, di 19, che fazi intender a quel Julio di Brunaro dii lago d’Eise, intendendo non ha li homeni cussi pronti, soprasiedi prò nunc in dar danari etc. Fo scrito a sier Priamo da Leze podestà et ca-pitanio di Treviso, che non hessendo venuti finora * li 200 fanti doveva far Zuan da Como contestabile per andar a Corphù, debbi soprasieder di mandarli; et perchè intendemo el ne ha conduto più numero, però volemo licentii da 200 in suso, ma tengi li mior etc. A dì 22. La matina, non fo letere di alcun Iodio da conto. Fo leto in Colegio una parte lata notar per sier Antonio Trun procurator savio dii Consejo', che atento le zoie vien monstrate a lutti, qual si doveria lenir in reputazion, però sia preso che non si possi mostrar ad algun senza licentia dii Consejo di Pre-gadi. Da poi disnar, fo Colegio di Savii per dar au-dientia. Nolo. Eri, da malina, fo balotado di mandar uno secretano al sanzacho novo venuto in Bossina, con presenti per ducati ... di panni d’oro e di seda. E balolati Vicenzo Guidoto fo secretano a Milan, et Alvixe di Piero, rimase Vicenzo Guidoto, e si atende ad aver li presenti, e fo dà cargo a sier Pandolfo Mo-rexini savio a Terralèrma, atendesse a questo. Da Corphù, vene letere di sier Bernardo Soranzo baylo, di 10 Zugno, con avisi di l’ar-mada tnrchescha, qual par era in ordene, e altre cose vechie. Item, che per avisi di terra fevano certe spianade verso la Valona ; tamen mandono a veder, et nulla fu. / Diarii di AJ. Sanuto. — Tom. XXY1II. Di sier Zuan Moro capitanio di le galle bastarde, date in galia a Corfù. Come era con 3 galie, et havia avuto l’ordine dii Senato di andar con 5 galie in Cypro;et cussi andava a trovar le allre eh’è col Proveditor, et anderà in Cypro. Scrive molle partieularilà, ut in litteris. Di sier Domenego Capello provedador di l’armada, date a dì 9 in galia a Cao Malio. Scrive alcuni avisi di le cosse turchesche, ut in litteris; le qual per esser vecchie non fo falò stima in Colegio. Et manda reporti; è con nove galie, et andava verso Candia. A dì 23. La matina, in Colegio, vene el Gover- 371 nador zeneral nostro a tuor licenlia, si voi partir Marti, et anderano con lui li (re deputati per il Con-seglio di Pregadi a veder le fabriche e strade di Padoa eie. Siete assa’ in Colegio, parlò di le genie d’arme e di la mostra si havea a far. Poi fo acom-pagnato da parte di Savii di Consejo e 'l’erra ferma fino a la scala, poi zoso a la baneha da sier Andrea di Prioli et sier Piero da cha’ da Pexaro savii a Terra ferma.* Da Milan, fo letere di Alvixe Marin secretano, di 18. Come erano de li lelere di la corte di Pranza, venuto di 7 et 8 de l’istante. Dicono come fra Andres et Inguines a di 7 era stà la prima vista di la Chrislianissima Maestà con il Serenissimo re di Anglia in questo modo, che cadauno de quelli che andavano con li didi. Re, fo ordinato non por-lasseno altre arme che la spada ; et come uno Re fo lontano un trar de archo di l’altro, tutti si fermarono, el li Re se spinscno avanti uno verso l’altro con 3 soli cavalli per uno. Et gionti insieme, se sbraciarono et si feceno grandissime carccie 1’ un a l’altro con segni di vera amicilia ; et poi se ridu-seno solo un paviglion soli li serenissimi Re, dove sleleno per meza bora. Da poi fu dalo segno, el lutti li altri che erano restati se acoslarono al padi-glion. Item, che ’I giorno sequenle, el Serenissimo re de Ingaltera dovea far un banchelo al re Chri-slianissimo; et che se credeva che a questo abocha-mento si dovesse ritrovar etiam el re Calholico el Cesarea Maieslà, qual è zà zonlo in la Fiandra. Et verso nona vene letere di Franza, di tutti irei oratori, sier Zuan Badoer dotor et cavalier qual era zonlo de li a la corle, di sier Antonio Justinian dotor et sier Antonio Surian dotor et cavalier, oratori nostri, date ad Ardre a dì 7. Scriveno le visite dii re di Franza col re de lngal-lera solo uno pavion richissimo, ut in litteris ; le copie di le qual saranno qui avanti descripfe, 41