m MDXX, APRITE. è qui oralor di la Chrislianissima Maiestà, la ferma comission vadi a Roma; la qual par lasse slà revo-chata per altre letere, ora lo manda a Roma. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fu posto la parte presa in Pregati i a dì 18 di questo, zerdi a dar le do Quarantie criminal e zivil vechia a la diferenlia di l'isola dì Pario, ut in ea ; fu presa. Ave 1190, 156, 25. Item, fo leto una altra parte a noticia di lutti zerclm l’estimo di Padoa, presa a dì 12 Aprii in Pre-gadi. Fo eleeto Consolo a Damasco, qual vene per scur-linio, sier Carlo di Prioli qu. sier Constanti!), qu. sier Zuane procurator. Item, ili Pregadi sier Francesco Longo, fo Provedador al Sai per danari, qu. sier Francesco. Et andando a Consejo, fo letere di Soria, vide-licet di Cipro, venute per la nave di Falieri carga di orzi e gotoui, per le qual se intese la galia capitaria Badoera esser salva in Alessandria a dì. .. De-cembrio inlrata, e la Poiana esser in Cypro; sicliè tulle do sono salve. Di Cypro, di sier Alvise d’Armer luogotenente e consieri fo letere, di.....Fevrer et 2 Marzo. Prima, come de lì dimostra sarà bon ar-colto di biave, pur la chavalela darà fastidio. Item, avisi di Alepo e Tripoli zercha il Sopliì, qual è grosso in campagna, e voi venir a la zornala con turchi; e turchi bara, per quel se intende, e ti am loro potentissimo exercito. Item, dolendosi di sier Anzolo Ma-lipiero consolo di Damasco, che essendo stà mandà biave de lì et orzi per venderli et pagar il tributo, quello non ha voluto venderli, volendo li pagino colimo; le qual biave era in predo et l’ha fate star in magazen; sicliè si harà danno e si vasterano. Scri-veno come certo diadi era fuzito di Damasco e venuto a Baruto per montar su uno navilio e passar al Cayro; et questo perchè ha scoperto el Gazeli signor di Damasco, aver intelligentia col signor Sophì. Noto. Eri in Rialto, da malina, fo publicà una condanason fata nel Consejo di X contra uno Seba-slian Verzo de Francesco, solito andar scrivali di nave, qual ha ferido sopra il naso uno pulo tentandolo di sodomitio: che ’1 dito, ozi poi disnar, in mezo le do Colone li sia (aia il naso, et in perpetuo sia bandito di Venezia e dii destreto e altre terre, videlicet dal Menzo e Quarner in qua, con taia lire 500 si ’1 romperà, et havendolo in le man li sia poi taià una man e remandà al bando. Et cussi eri poi disnar fo exequita la dita condanason. / Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXVIII. Questi rimase.no 15 Ira Pregadi e '¿onta per 251 udir Vapelazion dii Capitanio di Pergamo, videlicet di lasententìa fata contra alcuni. Sier Zacaria Foscolo qu. sier Marco. Sier Polo di Prioli qu. sier Domenego. Sier Piero Badoer qu. sier Alberlin dotor. Sier Lorenzo Bragadin qu. sier Francesco. Sier Orsato Jnstinian qu. sier Polo. Sier Valerio Yalier qu. sier Antonio. Sier Zuan Francesco Morexini qu. sier Piero. Sier Antonio da Mula qu. sier Polo. Sier Polo Valaresso qu. sier Ferigo. Sier Beneto Gabriel qu. sier Alvixe. Sier Lorenzo Falier qu. sier Thomà. Sier Domenego Capello qu. sier Nicolò. Sier Piero Zen qu. sier Calarin el cavalier. Sier Francesco da Pexaro qu. sier Marco. Sier Lodovico Barbarigo qu. sier Andrea. Questi fo li 10 adonti per la differentia di quelli di Lovino e Sciavo. Sier Piero Foscolo qu. sier Andrea. Sier Jacomo Corner di sier Zorzi cavalier procurator. Sier Daniel Vendramin qu. sier Nicolò, Sier Fauslin Barbo qu. sier Marco. Sier Polo Nani qu. sier Jacomo. Sier Zuan Francesco Marzello qu. sier Antonio. Sier Aguslin Venier qu. sier Marco. Sier Alvise Bernardo qu. sier Piero. Sier Alvise Bon el dotor. Sier Marco Malipiero qu. sier Marco. In questo zorno, hessendo smontati di nave sorta sora porlo, qual vien di Cypro, patron....., uno canonico con 7 altri, qual era orator di la comunità di Famagosta, in una barella di pescaori, mia 4 lon-tan di Castelli per venir presto a Venexia, et con letere veniva a la Signoria sì di Cypri come letere di Mazo di colimo di Damasco, et nel voltar di Ih vele dita barella si roversoe podio lonlan di la nave, et 0 persone ch’era suso tutte anegoe. Fo mandato da la nave la barella per ajularli, ma non poteno, che si anegorono ; e tal nova se intese poi la malina a San Marco. A dì 13, fo San Zorzi. La maliria, nulla fu di 251 * novo. Vene l’orator di Ferara, qua! ave audientia con li Cai di X. 28