215 JfDXX, GENNAIO. 21G Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. El prima fono li Gai per il mese di Fevrer: sier Michiel Salamoi!, sier Piero Querini, siali allre fiale, et nuovo sier Antonio Bon. Item, feno uno Cassier per 4 mexi in loro di sier Zuan Marzello che compie, sier Lazaro Mocenigo el Gao dii Gonsejo di X, el fono sopra altre materie di Zecha ole. non da conto. Di Verona, fo Ietere di l’Orator nostro. Como li agenti cesarei aveano mandato la scrilura li fo data a Yspurch al Conscio. A dì 31, fo San Marco. Non senta li oficii, ma si laora per la terra. La malina non fo lelere di farne menlion, et li Savii ai ordeui volseno Pregadi per expedir lo sue parte et meler le galie di Barbaria, el li Savii altri non voleano ; tamen fo ordinalo far Pregagli. È da saper : in questi zorni se intese come uno patron di una marziliana, nominato Piero Grimani, i[ual andava in Puia a far ojo con grupi ducati 3000, smontò in Ancona con i danari e fuzl via ; unde li danizadi andono a la Signoria pregando li fosse dà taja eie. In questa malina, fo sepullo a San Salvador sier Ltmardo Bembo venuto baylo di Constantinopoli, qual poi che ’I vene andò a tochar la man al Doxe e si amalo, nò ha pollilo referir in Colegio et è morto ; sichè do Bayli venuti di Constantinopoli un drio l’altro avanti habbiuo referilo in Colegio è morti, zoè sier Nicolò Justinian, el questo sier Lunardo Bembo, qual era rimaso di ... . Da poi disnar fo Pregadi, et lete le teiere di Verona numero 3, il suinario di le qual ho scrito di sopra. Conclusive, quelli agenti cesarei domandano potiziou di tulli quanti ha ’uto danno, et altre soe fantasie risibile; sicliè nulla sarà. Di Spalato, fo leto una teiera di sier Francesco Celsi conte et capitaniti, di 3 Zener. Come era zoulo li uno ciladin de li, homo di bona condi-lion, stato 14 anni presoti di turchi et è fuzito. Dice è stato in Andernopoli, e che ’1 Signor atende a la caza et non voi far guerra, stà a’ piazeri con Musla-fà bassa, et uno mulo è con lui, con il qual el Si- * gnor à piazer di zuogar a le braze. Et eh’è là uno raguseo renegato, qual lo solicila a far l’armada e tuor impresa contra chrisliani, et si ’1 non fosse occupalo in le cose dii Sophì poiria esser la lolesse; et che ’I non voi fastidii; lassa il cargo a Etnbra bassà. Disse jnolte particularilà, come in la dilla depositimi apar, la copia di la qual scriverò di solo. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, e Savii, poi lolo una suplicalion di sier Donado Tiepolo qu. sier Malio debitor di la Signoria nostra, di suspender li soi debiti per do anni, et fu presa. Ave 179, 13. Fu posto, per li diti, suspender li debili di sier Lorenzo Memo fo di sier Marco, per do anni, et fu presa. Ave 167, 20. Fu posto, per li Consieri, dar laia a quel* Piero Grimani patron di una marziliana, andava in Puia a cargar ojo con danari ducali 3000 di merchadanli, qual smontoe in Ancona con li danari, et mandò il navilio a Otranto e più non aparso,che ’I dillo in ler-mene di do mesi debbi aversi manda li danari tutti a li Avogadori di Comun, e tien sia asolto, aliter sia bandito di terre e lochi e di questa città con laia chi quello prenderà e darà vivo in le forze abbi lire 3000, e morto si in le nostre terre come in terre aliene, habi lire 3000 di so’ beni si non di danari di la Signoria nostra, ut in parte. Et non ubedendo, potendo aver, sia impichalo per la gola ; e chi ha-vesse di so’ beni, vengi a darsi in noia a li Avogadori: 176, 5, 3. Fu poslo, per li Savii ai ordeni, do galie al viazo di Barbaria, licei non sia zonte ancora le galie è fuora a dito viazo, con don ducati 3000 per galia, videlicet ducati 1000 sora i Ollicii, ducati 1000 a le Cazude, ducati 500 Sora i conti, e ducati 500 ai Avogadori extraordinarii; parlino, ut in incantu, con li capitoli soliti, melando di più a locar do scale, come parerà al Capitanio e Patroni eie., con altre clausule. Andò in renga sier Vetor Michiel, et disse che li balestrieri non vanno, e aricordò certe cosse, et che è mal armade. laudando l'indusia, e che ’1 monstreria le parte sopra ciò. Et li rispose sier Fanlin Zorzi savio ai ordeni 119 e ben, e fe’ azonzer a l’incanto che dite galie sia pagate per imo Savio ai ordeni e uno Provedador sopra l’armar, perochò dito sier Vetor Michiel e sier Sebaslian Moro sono li Provedadori a l’armar; et cussi fu preso l’incanto. Ave 186, 16, 0. Fu poslo, per sier Andrea Foscarini, sier Seba-slian Justinian el cavalier, sier Sebaslian Moro consieri savii dii Consejo, excepto sier Antonio Trun procurator, non era sier Antonio Grimani procura-tor, savii a Terra ferma et Savii ai ordeni, che in questo Consojo siano elecli, per scurtinio, do Synici in Levante con salario per spexe di ducali 50 per uno al mexe, meni con se, sicome in la parte si con-tien, stagi in dito synica’ mexi 18, vaili in Candia e in Cypro, nè li possi esser perlongà più il tempo di star fuora se non per 6 Consieri, 3 Cai di XL el Savii, ut in parte, el per 5 sesli di le balole di questo Consejo. E poi tornali non possino per uno anno