79 MUXIX, NOVEMBRE. 80 fesse intender a fin lo significasse al Capitanio di quelle, che fnsse conlento, per servicio de Dio el de Sua Maiestà Calholica, non si partir senza altro consulto, et che non era per altra causa nova, et che di brieve soriano expedili; et volse li desse la lelera per esso Capitanio, che loro la manderà. Et cussi scrisse a dito Capitanio. Et prima ave la nova di questa armada, li spazoe uno corier notificandoli de tutto, et che sua magnificentia, apresso lutti li salvo-conduti auti da la Maiestà dii Re, ne olegni uno altro dal Capitanio presente, qual joverà grandemente. Questa armata non poi star molto a la Fagagnana, e li tempi principiano a canzar, et molto si parla siano per andar a Zerbi; el per esser quella isola in parte divisa, de facili la siano per aver. Fanno preparatorii di biscoli cantera 60 milia olirà li fati, et de vini e altre monition; e le nave con le vituarie erano nolizate per el governador. Et alcuni voi dir la sia per Italia. Di ogni successo se intenderà, avi-serà eie. Di qui c per tutto il regno sono retenuli tulli li navilii e barze e brigantini. Si farà il possi-bele le galie nostre siano quani primum expedite, e cussi me hanno promesso questi signori, e la Signoria nostra sarà bon scriva in questa materia, scriva a lo illustrissimo signor Capitanio e signor Viceré, qual lelera gioverà grandemente, havendo a star per qualche mexe in questo mar di Lion. 11 brigantino spazò il Capitanio per Tunis, fino a dì 2 non era ritornato, et è causalo da docilissimi tempi. Etiam di Zerbi si alende uno brigantino, qual è uno mexe e più che partì. Le galie di Fiandra non sono state incontrale : che il nostro Signor Dio per tulio le facia salve! Formenli lari 12,15 a la Licata, e per tutto roba assai. Scrive, aver scrito in Candia, Corphù e Zantc di questa armata, aziò siano avisali. Di Trapano, zenoesi dice il re di Tunis havia spianalo la Goleta e fato decapitar el caslelan ; e le fuste lurchesche erano ritornale verso Zerbi. Par dila lelera sia tenuta fino a dì 4. Fu posto, per i Consieri, poi lelo una lotera di sier Marin da Leze provedador a le Gambarare, di certo asassinamenlo seguito, ut in litteris, videli-cet di 17 dii presente. Come, a dì 30 Avosto pasato, tre scelesti trovò in li campi sullo la soa jurisdition Malia da Forlì, la qual veniva di Padoa verso Venie-xia, et quella cognobeno per forza carnalmente, lo-lendoli le so’ robe l’havea. Et chiamali do di quelli si apresentono. 11 3.° nominalo Alvixe di Negri, è con-tumaze. Per tanto li fo dà licenlia bandirlo di Ierre e lochi con laja vivo lire 600 e morto lire 300, ut in parte, et fu presa. Ave 152, 4. Fu posto, per li diti, una aìlra taja, poi leta una lelera di sier Agustin da Mula podestà el capitanio di Ruigo, di 14 de l’instante. Come alcuni incogniti havia, do mia apresso Ruigo, asallà Francesco Casti-gnola padoan et quello morto, ut in litteris. Per tanto fu posto darli licenlia bandirli di terra e lochi, ut in parte, e di questa cita nostra, cop taja prima chi quelli acuserà lire 500, et poi lire 800 vivi, et 500 morti, e i loro beni confiscarli. Ave 161, 2. Fu posto, per i Savii d’acordo, una lelera in Franza a l’Orator nostro in risposta di soe zercha li capitoli de la liga si Irata, come li havemo visti et ne piaze; ma ben saria a metor questa clausula, sia contra quoscumque etiam si suprema dignitate fulgeret, acciò se includesse lutti volesse offender li Stadi di colegadi, etiam se si potesse conzar che .., con altre parole, ut in litteris. Et li mandemo el svnichato da poler sotoscriver etc., et cussi l’havemo mandato a l’Oralor nostro in corte, e li mandemo la copia di le letere si scrive a Roma. Et messeno la lelera a l’Orator nostro in corte zercha questa liga, che quando fusse dal Papa rechiesto a voler sotoscriver a li capitoli, semo contenti sottoscrivi, ma con queste adition notade di sopra, qual debbi dir al Papa in caso veniseno a conclusimi; con altre particularità, ut in litteris. Et mandarli la copia di capitoli auti di Franza et quelli si scrive in Franza. Et sier Zuan Trivixan savio a Terra ferma, messe che ’I debbi sotoscriver ad luterani come sta li capitoli senza quelle adition, etiam si suprema dignitate fulgeret. El sier Zuan Francesco Mocenigo savio ai ordeni 41 ' andò in renga, dicendo è da considerar una parola in li capitoli, qual dice «opprimi», et parlò su questo; tamen fo releeti iterum li capitoli, e vislo non importava a conzar. Et altri non volseno parlar, tamen era cossa de materia de importante et meglio era non meler contra quoscumque, ma tacite se intendeva quello etiam si suprema dignitate fulgeret, aziò el re di Spagna, electo re di Romani, non habbi a mal, e dica sta liga è fata conira de nui. Etiam se dovea meler uno capitolo che fusse risal-và loco a chi volesse intrar. Hor andò la parie, et letere in Franza et a Roma 36 fo dii Trivixan, qual non volse parlar per la sua opinion, el resto fo di Savii ; el fu prosa e comandà gran credenza. Fu poslo, per i Consieri, una parte zerchà li X Savii deputati insieme con li 7 Savii a aldir le diffe-renlie, intervenendo li capi di creditori dii banco di Agustini, per dover pagar domino Hercules da Este