311 MDXX, MARZO. 312 movesla, al che el Signor saria intento si questa armata yspana non lo premesse; et altre particu-larità etc. Di Milani, di Zuan Jacomo Caroìdo secretano, di... Fevrer. Suplicha sia expedito Al-vixe Marin, dia andar in loco suo, aziò possi repa-triar; è passa anni 4 de lì si trova. Scrive monsignor di Telegni atende ben al governo de quel Stalo. 9 Exemplum. Stimarlo di una letera di rectori di Zara, data a dì 22 Fevrer 1519 (1520) ricevuta a dì primo Marzo 1519 (1520). Nara una seconda incursion di turchi. Domenica malina, fu ali 19 di questo, nel far dii zorno, introrono in questo contado da zercha cavalli 700 de’ turchi, lutti homeni de facti, vernili per lochi et vie insolite, ita che per alcuna de le guarde che sono lunlane fora de li confini, non furono sentiti. Et benché da alcune nostre guardie più apresso fusseno discoperti, tamen questi poveri contadini non haveno tempo di potersi redur tuti al loco securo, perchè diti turchi corseno fin apresso la tera miglia 5 in zercha, et in più ville depredono et me-norono via anime 251, et animali, tra grossi et me-nuti, numero 1611, come perla description de tal danni; et molto mazor preda haveriano facto, ma gran parie di quella fu recuperata per li stratioli nostri, quali sono siati a scaramuzar con dicti turchi, et de essi turchi ne sono sta presi 14 et morti 3, vi-delicet la compagnia di Manoli Clada ne ha preso 8 et morti 2, quella di domino Nicolò Rali presi 4, et quella di domino Nicolò Paleologo preso uno et morto uno altro. Di nostri stratioti è mancato alcuno. Conte Damian zenero de qu. conte Consule con alcuni soi cavalli è stalo a le man etiam lui con alcuni turchi et*di quelli ne ha preso uno, qual tur-cho preso dimostra esser homo di qualche conto ; similiter do di quelli presi per la compagnia di Nicolò Rali sono assae ben in ordene con cavalli de pretio et dimonstrano esser homeni de qualche conditione; li altri è di poca conditione. Perla e-xaminatione di quelli, hanno che questa seeunda de-predalione sono stali tre capi principal, videlicet Durud vayvoda di uno castello nominato Tramnich in Bossina, Jusuf Belis bassa de Drubrounich et Belisemps vayvoda de Camengrad, quali 3 capi hanno adunati tutti questi altri in Bossina, et inducti a venir a corer in questo territorio, dicendo che a-vanti che ’1 bassa novo fusse arrivalo in Bossina, volevano veder de guadagnar qualche cossa. Item, che era deputato novo bassa in Bossina Halibeg Mi-chal Begovich, qual ancora non era arivato in Bossina, ma ben erano gionti alcuni di la sua fameglia. Item, che ’1 sanzacho de Suonich nominalo Assam-beg Exebegovìch, qual alora era vice gubernator in Bossina, fece far la incursion facta a li 4 de l’instante per el suo vayvoda nominalo Mechmelhbeg ; 179* et che dicto sanzacho ave parte de la preda con-ducta con lui a Svonich, et che ’1 resto de essa preda si atrovano ancora in Bossina apresso cadauno de li raptori. Judicano essi rectori el scriver hanno fato in Bossina sarà slato di pocho o niun fruto, maxime essendo parlilo de lì diio vicegubernator. Et al Baylo di Constantinopoli, di novo, per via di Ragusi, hanno dato aviso di tal seconda invasion, et mandato una distinta et parlicular nota di le anime et danni fati e di posilione di captivi. Avisano, subito inteso che ebbeno la morte dii signor Mu-stafà bassà di Bossina et de l’adunar de queste zente lurchesche, fin quando corseno su quel di Se-benico, mandono a quelli contadini a farli redur li animali et fameglie sue a la Faticha et ne le isole et scolgii, et mandato non solum cavalari, ma di no-beli et citadini a villa per villa, tamen quelli poveri contadini mai si volseno muover, temendo la spesa per la estrema povertà loro. Scriveiio, che havendo inteso Zuan Balista da Treviso, contesta-bele in la rocha di Nadino, in queste incursione è stato lardo a far li segni con le bombarde, hanno messo uno altro conleslabele in locho suo et quello facto incarcerar; conira el qual formano processo, et trovandolo colpevole, li darano la condegna punitone. Dimanda fin 100 barileti di polvere per le molte guardie tieneno in diversi lochi mollo più dii solito. ladrce, die 22 Fehruarii 1519 (1520). Exemplum. 180 Sumario di letere di Traù di sier Alexandro Zorzi conte, date a dì 9 Fevrer 1519 (1520), ricevute a dì primo Marzo 1520. Come, a dì 26 dii pasato scrisse la depredation fata per turchi, pedoni numero 200 et cavali circa 40, nel territorio Iraguriense in Campo Piccolo, et qualiter l’ave fato cavalcar domino Mexa Geritesi capo di stratioti con la sua compagnia, quali andono