287 MDXX, FEBBRAIO. 288 161* Fu poslo, per i Consieri, Cai di XL, Savii dii Consejo e di Terra ferma, che a Marco Memo e fradeli modonei, al qual fo concesso, por questo Consejo, turziman a Cerigo, che sia scrito al retor di Scytia, che non essendo sta posto in l’oficio di castaido de lì, come voi le constilution di quel loco, debi luor el dito Marco Memo e darli el prefato oficio, qual sia per sustentamento di la soa famiglia etc. Ave 160, 11, 5, et fu presa. Fu poslo, per i Savii dii Consejo e Terra ferma, atento che dii 15 ... . fusse preso in questo Consejo che di le daie nuove di Padoa, ducati 12 milia a l’anno fusse ubligà a l’Arsenal nostro; li qual danari non polendo esser scossi per dito conto, però sia preso che dite daie sia deputade a pagar el Governador zeneral per ducati 9 milia a l’anno dii suo stipendio, et in loco de dite daie siano con-segnadi do altri daciyd dito arsenal di Padoa, vi-delicet che sono danari più exegibili, et il Governador restarà satisfato. Et andò in renga sier Alvixe di Prioli, fo pro-vedador a l’Arsenal, contradicendo a la parie, et che atendemo a le cosse de l’Arsenal e darli ogni favor e non dar dacii, che si stenla a scuoder. Poi li rispose sier Marco Foscari savio a Terra ferma, qual era in selimana. Venuto zoso, sier Santo Trun, vien in Pregadi per danari, andò per parlar, et sier Daniel Barbaro, Cao di XL, messe indusiar a un altro Consejo, et consultarla mejo; el cussi d’acor-do fo indusiato, ndco sier Santo Trun vene zoso di renga senza parlar. È da saper: havendo scrito di sopra come a dì 24 di questo mese, nel Consejo di X con la Zonta fo tratato la materia di stregoni di Valchamonicha eie., et preso remelerla, al Legato fu perchè ’I disse in Co-legio voler mandar do episcopi docti sopra questa inquisitione, quali sono il reverendo domino Ilironi-mo di Porzia episcopo di Torzello, et domino .... di Taxi episcopo di Cao d’Istria, tulli doi subditi nostri, et cussi fu preso facesse; tamen, par, dillo episcopo di Torzelo, eh’è in questa lerra, si scusa non voler acetar tal cargo. 162 A dì 26, Domenega. El Doxe non fo in Cole-gio; ma sta meglio. Fo solmn tre Consieri a la banca ; non fo letera da conto. Da poi disnar, fo Gran Consejo, et vene do Con-sierì, videlicet Baxadona et Zorzi, vicedoxe sier Andrea Foscarini. Et sier Mafìo Lion, l’Avogador, strido i ladri ju-sta il solito. Fo longa renga ; disse assa’ cosse con assa’ aulorilà, et ave bona audientia. L’ultimo siri- dato fo sier Velor Foscarini, el sier Zuan Soranzo qu. sier Nicolò, fo a la Juslitia nuova, non fostrida-to, per esser morto in questo anno 1519. Fu poslo, per i Consieri, dar licenlia a sier Zuan Marco da Molin camerlengo e caslelan di Arbe, di poter venir in questa terra per zorni.., tosando in loco suo el Conte de li. Fu presa. Fo buia il sestier primo di la paga di Marzo 1478 a la ehamera d’Imprestidi; vene il sestier di San Polo. Fu fato Podestà a Citadela sier Filipo Minio, fo Sopragastaldo; el sier Silvestro Minio, fo Camerlengo a Trevixo, suo Boi, fo tolto Podestà a Seravaie et cazele. Non passò Provedador sora la camera d’im-prestidi, et di Pregadi ; il resto di le voxe passoe. Di Verona, di sier Francesco da Pexaro orator nostro, di eri. Dii parlir di l’orator di Fran-za, vien per aqua in questa terra, et lui Orator ozi parteria de lì per venir a repatriar. A dì 27. La malina, il Principe non fu in Cole-gio, tamen sta ben. Vene il Patriarca in materia di le zage di San Zacaria, qual lui le voria mandar a caxa di soi parenti et loro non voleno, et parloe sopra questa cosa ... Poi con li Cai di X, mandali tutti fuora, siete un poco. Poi la Signoria andò a Rialto a incantar le galie di Barbaria et Barulo. Quelle di Barbaria non tro-vono Patron. Fo dito per esser 3 ; si era do sole harìa trovalo Patron, zoo la prima galia sier Antonio Contarmi qu. sier Ferigo per lire 80, ducali 7 ; seconda .....sier Zuan Nadal qu. sier Antonio per lire 80, ducali uno. Da poi disnar, fo Pregadi, perchè sier Zuan Coniarmi savio ai ordeni, suspese la letera di An-glia, el fo leto solum una teiera di sier Zuan Antonio da cha’ Tajapiera soracomito, di primo Fevrer. Nara la cossa dii combater con lafusta dii Moro di la Valona ; la copia sarà qui avanti. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii, la gratia di sier Jacomo Contarmi qu. sier Batista de-bilor di la Signoria nostra, che li Consegii, zoè offi-cii, possi risponder come voi le leze; et fu presa. Fu posto, per li ditti, la gratia di Boli fo di sier 162* Anzolo Lulin di pagar il debito di suo padre a l’oficio di le Raxon nuove etc., videlicet che li oficii possi risponder come voi le leze ; fu presa. Fu posto, per i Savii dii Consejo, excepto sier Antonio Trun procurator e Savii a Terra ferma, che l’angaria di la masena, qual compie a di 5 Ze-ner 1520, sia perlongata ancora per anni do proximi. Compirà 1521 per lutto Fevrer, con li modi et con-