(li l’impresa di Salz francesi so erano levati penili il re di Spagna vene apresso li monti ; et che il campo di francesi era reduto fortifichato atorno, exce-pto da una parte dove era il monte, qual fevano custodir a li fanti. Or li spagnoli veneno da quella banda e asaltono il dito campo, adeo fo causa di farli retrar in Narbona lige tre lontano; et che nel campo di spagnoli è homini d’arme 2000, cavali janilari 800, fanti 15 milia; et che il re ha terminato man-120* dar monsignor di Naversa, qual è a la guarnison di Borgogna, a la ditta impresa, et questo, perchè li capi sono amalati, videlicet el gran scudier e ’l ma-raschalcho di Bretagna ; et che spagnoli etiam non potrano durar per le vituarie, perchè il bastardo di Savoja capitanio di 4 galie, do fuste et una carachia Iustiniana zenoese, è in mar a questo efleclo etc. Item, il Cardinal Samallò, come scrisse, fo mandato a dir ritornasse, ma la matina poi li fo scripto andasse di longo a Roma. Il re si parto da matina per Lion e lui lo sequirà. Dii ditto orator, da Lion, di 29. Come è zonto li et eri sera zonse il re. Et ricevute G nostre leltere con le replichate di 14, che prima non ha ’ule, andò dal re, qual era recluto in camera con la raina, e come lo vide di la fanestra, lo chiamò. Al qual coniunichò le lettere : primo quelle di 14, ait mal dii ducha Valentino e monsignor di Trans lo difendeva, dicendoli ditte lettere‘esser stà retenule a Milan. 11 re disse forsi è processo per la malatia dii secretano; nè a questo li rispose altro, solimi (apiù capitai di le Signoria nostra cha di niun altro potentato, sia chi si voglia etc. Item, a la lettera di lo acordo falò di Orsini con spagnoli e l’Alviano etc. et che la Signoria non havia causa, et che ’l favor dato a Valentino era stà causa, disse il re: « Questa non è stà la eaxon; il Cardinal Roan ne à scripto» et che l’oralor nostro lì a Roma si à ben justifichato. Item, quanto a la lettera cercha Cesena, non parse a lui orator dirli nulla, perché il re nulla li disse. Dii diito, di 30, a Lion. Come il roy li disse aver nova le sue zente aver preso San Zennano, et che non havia auto lettere, credeva Colonesi avesseno rctenute le lettere sue ; sichè eegnava aver a caro, per via di la Signoria nostra, avesse sumarii di Roma e di campi dii reame. Item, che ’l re manda verso Salz per recuperar iterum quel esercito che si retrete, monsignor di Naversa con lanzc 400, come li disse il re di sua bocha, licet li tempi hora ri ini vengino contrariissimi. Item, il re e li soi thesorieri non atendono ad altro che a recuperar danari per. ogni via e con nova forma, e Ira li altri che quelli voleno esser ex pedi li de li parlamenti di l'aris e Tolosa, convieneno depositar certmn quid, et li thesorieri à tolto li ditti danari con promissivi restituirli al fevrer o al marzo ; e al zener sarà l’ordinario : questa è gran summa di danari. Conclude, è stà posto mazor laje più non messe zà 700 anni a tempo di re Carlo in la Franza. Item, il re si voi partir e andar a Viena, per esser più propinquo a Salz per proveder a l’impresa. Item, solicila se li expedissi il sucessor suo. E stato più di mexi 1G ; à sette Boli, prega possi repatriar. Et tamen sier Francesco Morexini dotor et cavalier electo orator in Franza, non se incura andar al presente et lui resta ; li so parenti solieita, et niente è fato. Da Ferara, di sier Marco Zorzi vicedomino nostro, di 3. Come la signoria di missier Zuan Lucha li mandò a dir aver dal ducha, qual ha per uno nostro cavalaro passò per Magnavacha, esser stà electo pontifice il reverendissimo San Piero ad Vincula, alegrandosi di tal electione perchè sa è amicissimo di la Signoria nostra. Item, è zonti lì a Ferara alcuni fanti vien di Ymola ; dicono quel castellan esser stà morto e li homini di la (erra aver tolto la rocha ; altri dice l’è in man di Ramazoto contestabile; e che ’l signor Octaviano di Riario è in quelli confini. Item,, come passò per Ferara Beraldo di Be-raldi con cavali 70, va a trovar il ducha di Urbin ; li ha fato dar il passo per il Polesene di San Zorzi, licei mal volentiera il ducha vny zente d’ arme passi di lì via, et è stà contento perchè altrove non si pò passar per le aque che à sumerso tutto di lì via. Etiam, ave lettere del podestà di Ruigo per aver il passo per li Brandolini vanno a Ravena; missier Zuan Lucha è stà contento, tuta via a cavali 25 a la volta per non far danno al ditto Polesene; e cussi à scripto a Ruigo. Item, è zonto lì a Ferara uno messo di missier Zuan Bentivoy, vien a la Signoria nostra etc. Da Traù, di sier Dolfin Vender conte, di 13 octubrio. Come a dì 10 scrisse, ma non si à ’uto, che cerca mezo zorno turchi eorscno in quel territorio in Bossigna villa di lo episcopo di lì, dove hanno fato danno, menato in preda anime 35 et G morti, animali grossi bovini 40. E temendo non incontrarsi ne li stratioti quali gli havea mandati a re-cuperation, fono una via longissima per montagna passando per il territorio di Sibinico e andosene via. Sono stà cavali numero 40, per relation di due pre-soni fuziti di le man loro. Quali turchi hanno passato soto el caslel Zoilo di l’andar, e non sono stà visti nè senlidi ; sichè quelli contadini, che non pon-