625 MDXX, GIUGNO. 626 parenti, non molti. Messe bancho ozi e li am sier Nicolò Donado et sier Simon Lion soracomili. Messe diio Zeneral il stendardo, fo di suo avo, sier Triadan Grili, a 1’ Armamento, qua! fo capitanio zeneral, et morite in la Boiana solo Scutari conira turchi, et era vecchio di età anni. .. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consideri-cium, e consultano la parte di mandar sier Francesco Contarini orator a la Cesarea Majeslà, e terminono indusiar a le prime letere di sier Francesco Corner el cavalier orator apresso quella Majestà, che ve-gnirà. Noto. Ogni zorno zonze zurme di Terra ferma in questa terra mandate per diversi territorj, villani zoè, ai qual li comuni danno 6 ducati al mexe oltra la paga lochano de qui ; e questi con lamburlini. Li capi vanno per la Piaza di San Marco facendo bala-joni etc. Et acadele eri che a Santo Antonio alcuni di questi se apizono con bragolani, quali li disseno: « poltroni andè arar » et fo feriti 3 bragolani. 362 A dì 18. La matina, in Quaranti» novissima, sier Marco Loredan l’avogador proseguite la causa di lajar la pruova fece sier Antonio Moceuigo di sier Alvixe el cavalier consier, savio ai ordeni, non fata juridice, con condition, in termene di zorni 8 si habi reprovado a l’Avogaria, aliter sia fuora di l’ofi-cio, e tutto quello ha operato in questo tempo stato Savio ai ordeni, slii fermo. Non fo niun a risponder per il Mozenigo, che fu mal fato. Ave 28 de si, 1 di no, 11 non sincere; et cussi è stà privo di Savio ai ordeni, in qual officio è stato do fiale con questa. E doman si seguirà li altri. Fo aldito in Colegio una diferentia di Soracomiti di Zara: uno voi ritornar, nominato Zaneto di Zi-prian, e l’altro . . . Detrico è stà eleclo per el Con-sejo, e il Colegio fo di varia opinion; bisogna terminarla per Pregadi. Poi fo termenà tutti do armi. Fo aldito il Soracomito di Traù, nominato Nicolò Vituri, e le letere di sier Alexandro Zorgi conte e capitano di Traù. Scrive, in Traù sono pochissimi homeni di armar una galia, e armandola la terra si svoderà, e turchi, che vicina, li potrà insignorirsi di quella; uncle parse al Colegio non armar per adesso la galia di Traù, e rimandar il Soracomito indrio. Item, eri quelli di Pago si scusava poler armar de lì, perchè si torà quelli lavora le saline a danno di la Signoria. Tamen parse al Colegio di armarla lì; e li fo consignà la galia. Vene il Legato dii Papa per le cosse di San Vj-eenti, et fo parlato assai senza conclusion. I Diari» di M. Sanuto. — Tom. XXVIII. Di Cataro, di sier Vicenzo Trun rctor et provedador, fo letere di 22. Di uno terremoto seguito de lì el zorno di la Sensa, a dì 17 dii mexe, comenzò a hore una de dì, et à minato 7 case, risentito le mura di la terra et dii castelo, sfeso in certo locho, maxime dove stava la polvere. Per il che quella terra è in grandissimo spavento; fanno ogni dì processione. Scrive è stato etiam de lì a-torno, et maxime a Ragusi grandissimo. Di Liesna, di sier Zacaria Valaresso conte 362 * et provedador, di 7, tamen le altre fo di 9. A-visa come sier Bortolo Falier soracomilo eri partì de lì, al qual mancha ad interzarsi homeni 40. El dito mandò, zà zorni 20, de lì una marzeliana ear-ga di olii andava a Ferrara, patron Antonio di Zara, la qual l’ha lassala de lì, dice esser contrabando, a custodia di uno suo baleslrier, et però la Signoria ordini quello habi a far. Scrive, ozi è venuto da Curzola li uno Jacomo da Ruìgno, qual è zorni 36 parte di Constanlinopoli. Dice esser stà schiavo di soltan Curcut, fo fradelo dii Signor turco. Referisse è do mexi e mezo ussite di Streto Curtogoli con vele 80 e andò a la volta dii canal di Rodi; et vene nova a Constanlinopoli el dito esser stà assediato in uno porto da certe barzc c carachie francese, over spagnole, et che hora el Signor fe’ ussir allre 100 vele per darli socorso. Dice, el Signor havea tra Constanlinopoli e Galipoli vele 300 preparade, et prima si dicea dita àrmada esser per Mar Ma- zor contra uno Imperador....., eh’è a li confini dii Sophì; e che li soi oratori erano sta relenuti a Constanlinopoli; c che ’1 Signor era per andar per terra con tulti quelli che hanno provision da aspri 8000 in suso a l’anno, et lo resto, di aspri 8000 in zoso, dovea montar su l’armada. Et che poi, el dì di Pasqua, vene nova al Signor, per un barzoto di Ancona zonto a Constanlinopoli, come li ehristiani havea fato liga contro il Signor turco, e che venitiani dava al Papa galie 25, el cussi il re di Pranza, linde esso Signor turco, inteso questo, si sdegnò e mandò a chiamar el Baylo, facendoli un gran rebuffo, e che Perì bassa e Mustafà bassa placò ditto Signor; e si judicava dito Signor avesse muda fantasia, el che ’1 facesse ussir tutta Parmada conira venitiani per Cypro. Scrive come da Ragusi, per molti venuti, dicono quella lerra esser in grandissimo spavento per li terremoti che ogni zorno usano dal dì di la Sensa in qua, quali hanno fato e fanno ruine grandissime, el ultimate è sta dito ozi l’ha ruinà la caxa di Jacpmo di Zu-lian fidelissimo nostro, sichè la lerra è meza aban- 40