13 •MDXIX, OTTOBRE. 14 Sier Daniel Renier, fo Capilanio a Verona, qu. sier Constantin. Sier Borlolamio Coniarmi, fo Consier, qu. sier Polo. Sier Velor Miehiel, fo Capilanio e provedador a Bergamo, qu. sier Miehiel. In questo zorno, in Quaranlia criminal fo expe-dito quel ofìcial incolpado per li Avogadori haver morto quel todesco in Fontego, sicome ho scripto in li altri libri, et da poi alcuni Consieri prese di proceder. Ave 15 che li fosse taià la tesla, et 17 che ’1 fosse bandizado di Veniexia e dii destreto in perpetuo, e venendo li sia lajà la lesta. El qual meritava la morte; ma per li Avogadori non è sta menato come si dovea. A dì 8, fo la sagra di San Marco. La ma-tina nulla fu di conto. Da poi disnar, fo Colegio di Savii che voleano far Pregadi; ma restono di farlo per il parenti di sier Marco Foscari savio a Terra ferma, qual fu fato ozi da poi disnar, e la noviza era vestita di veslura schachadu di restagno d’oro e raso biancho, qual, per le parli non si poi portar; e al collo, in forma di eadena, assa’ numero et mollo grosse perle. Nil mirum si non si observa le leze, perchè l’ofìcio sora le Pompe vien disfato; vi è solo sier Jacomo Contarmi procuralor ; li altri do mancha. Et reduto poi il Colegio, vene le ter e di Milan, dii Secretano, di... ; et di Franza, da Bles, di l’Orator nostro, di 24 et 25 Septembrio; et di Spagna, di l’Orator nostro, date a Barzelo-na a dì 12 et 13, le qual letere è risposta di le nostre di 18, che importano assai. L’Orator è amala-to di febre. Andato il secretario Andrea Rosso dal Re et da monsignor di Chievers con la risposta nostra, Soa Maesli è resti satisfata e manderà comis-sion a li soi agenti a Verona, quali sarano al primo 4 * di Novembrio, che oltra le cosse di rebelli etiam tratino intelligentia e boti acordo, sicome li scrivesse-mo con il Senato eramo per far. Altre parlicularità, ut in litteris, è come la Cesarea Maestà era per partir a dì... Septembrio con la corte e andar ... ; sichè lui Orator per la indisposition non sa che far. Scrive non potrà seguir la corte, et mandando il suo Secretario, voi ordine di la Signoria nostra. Scrive, l’armada era partila eie. A dì 9, Domenega. La matina, fo lelo le dite letere, et di Franza di grandissima imporlanlia zer-cha la liga si trala etc. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fu posto, per i Consieri, dar licentia a sier Marin da Leze proveda- dor a le Gambarare, possi venir in questa terra per zorni 15, et ¡1 simile a sier Marchiò Zane podestà di la Mota, lasando in loco loro eie. Fu presa : 95 di no. Fu fato elelion di Baylo e Capilanio a Napoli di Romania justa la parte, e niun non passoe. Et di 9 voxe non passò 7, videlicet Napoli di Romania, Provedador a Lignago, dii Consejo di X, Provedador sora le Camere, Provedador sora i dacii. Di Pregadi fu tolto sier Zuan Dolfin, fo Consier in Cypri, qu. sier Daniel, et non passò di... balole. Etiam di la Zonla alcun non pasSò, Retor a Legena et Camerlengo in Candia ; sichè ozi il Consejo fu mal disposto. Di Roma, fo letere di sier Marco Minio orator nostro, di 4 et 5. Prima, come el Papa era andato a la Magnana per /.orni 4 ; e dii zonzer a dì ... lì a Roma dii reverendissimo Medici, vien di Fiorenza. E come havia esso Orator parlato al Papa, e scrive coloquii auli insieme in materia di la liga si trala ; e come aspelava con desiderio le teiere di Franza in risposta di le proposition fate per Soa Santità a la Chrislianissima Maestà ; et clic ’1 Papa li ha dillo si duol ipiesla armala di Franza sia venula troppo avanti, perchè la farà vegnir in reame l’armata di la Cesarea Maiestà, ch’è in ordine et grossa. E il conte Pietro Navaro, capilanio di ditta armata francese, fo lì a Roma a dì 28 et parlò longamcnle col Papa, poi ritornò a Civita Vechia, dove era venuto con do galle ; il resto di l’armata restata a Porto Venere. Et come l’armata spagnola era zonla a Jeviza lutta; la qual veniva a Napoli, el era da 80 barze et 7000 fanti, et si aspelava zonzese in Sicilia a la Fagagnana. Item, dii zonzer lì a Roma dii signor Prospero Co-lona, qual ha auto dal re di Spagna ducali 3000 di intrada a l’anno di la doana di le pecore ; il qual è stato col Papa in varii ragionamenti. A dì 10. La matina, non fo alcuna letera da conto, et fo terminalo far ozi Pregadi per sier Seba-stian Juslinian el cavalier, inlrato Consier di sora, venuto orator de Ingaltera, acciò referissa ; et lezer le letere venule in questi zorni. Da poi disnar fo Pregadi, che dal zorno di San 5 Miehiel in qua non è stalo, et vene il Principe con manto scarlato per la morte dii fiol, et fo lete molte letere. E per non esser in Pregadi, non noterò ogni cossa, ma ben il sumario che intenderò, riservandomi in altri tempi farne nota distincte e parlicolar di ogni occorentia etc. Di Roma, do man di letere, 28 Septembrio fin 5 Octubrio. Di Spagna, di l’Orator nostro, di 13, in risposta di nostre di 18 ; qual hessendo in* disposto di febre, havendo quelle recevute, mandoe