407 MDXX, APRILE 408 liuti in uno caslelo si chiama San Piero apresso Orla, 70 milia lontano di Iioma. Il Papa li voleno al lutto in le mano, et manda el signor Renzo cuni zente et artelarie; sichè adesso per Roma non si parla di altro che dii dito Bajon, e tutti tengono che tandem il Papa lo farà mal capitar. Domino Augustino Gixi, sì richo mercadante, non sta troppo bene; si ’I score luto Aprii farà assai, perchè è fato etilico et intropi-cho, et non poi troppo parlar, perchè li fa mal il parlar. L’orator di Spagna, over dii Re di romani, don Zuan Hemanuel, è zonlo a Viterbo, vegnirà in Roma da poi le feste. Le cosse di frali di San Bene-to prenderano sesto, per quello si dice, zoè che da-rano danari al Papa, et li nepoti averano pacienlia. Domino Joanni Rozelai, persona daben et docta, et cuxin dii Papa, va orator in Pranza in loco dii Sta-phileo, et partirà fra 15 zorni. Di l’andar a Fiorenza dii Papa, non se ne parla fin qui. 235'1 In questo zonio, avanti nona, zonsi in questa terra venuto di Aquileja per mar, ch’è mia 70 di qui, dal qual loco mi partì eri sera poi cena, el la note veni per mar con bonaza grandissima. Andai in Aquileja Domenega di l’Olivo con sier Marco Antonio Venier mio nepote, soa mojer eie., sier Marco Antonio Zorzi suo cugnado, et zonzesemo il Luni da sera in Aquileja, dove si fa la liera e si vende assa’ cavali; vi è il perdon di colpa e di pena in la chiesia calhedral, dove si vede infinito populo di molte parte, che vieti parte al perdon, parte a la fiera. Questa terra antiquissima è dii patriarca Grimani, qual vi mete uno podestà, che era sier Marco Grimani di sier Nicolò, col qual alozamo et ne fece optima compagnia. À etiam juridition dì meler podestà a San Daniel, dove è sier Sebastian Pixani qu. sier Antonio, e a San Vido, dove è sier Zentil Contarmi qu. sier Tadio, hanno juridition civil e criminal e le ap-pelation va a uno vicario dii Patriarcha, sta a Udene, qual è dotor etc. Qui vene el capìtanio di Maran per la Cesarea Majestà noviter zà uno anno mutalo, chiamalo domino Joan Ilermeforfur, zovene ilalianado, et ha sludià a Padoa ; vi vene el capitanio di Gradisca e il capitanio di Trieste et altri comessarii di Goricia, quali pretendeno questo loco sia solo la Cesarea Majestà. Tamen il Grimani, che ha diio palriarcha’ re-nonciado a suo nepote, ch’è a Roma, voi mantenir le sue juridition per esser suo. Qui apresso uno mio, è uiiomonestierdi monache vesti te di negro di l’ordine di San Beneto, sono tulle di Friul, da numero 44, et hanno juridition di alcuue ville civil et criminal, et hanno inlrada da ducati 3000, manzano in eomun, et dormono in le soe camere ; tien gaslaldo che dà raxon a li soi subdili, et sono belle monache; vanno oneste con cerio veslido di sora l’abito di tela negra, come saria a dir cola, portano velo negro in testa, fanno do canevere, qual governa le intrade, et vi è molle reliquie; ma le monache il Zugno si parleno e vanno a casa de li soi fino Oclubrio per esser cali-vissimo ajere. A l’inlrar monache, non sì spende altro che vien vestide, e danno G ducati a l’abadessa. Queste monache, questo anno passalo 1519, moria l’abadessa, elexeno una abadessa zovene; ma todesehi veneno lì, et per forza volseno fusse abadessa una di Cremons, et cussi è fino ora. In Aquileja, in la cbiexia calhedral dii patriarchalo, qual è molto grande, vi è molte reliquie et corpi santi, el a l’allar grando è di solo li corpi di Santo Hermacora e Fortunato, le qual reliquie vien mostrate il Zuoba Santo in sul campo 235 ‘ di la chiesia in uno loco allo per li canonici, aziò lutti li vedeno, et sono canonici numero 24, che hanno bona inlrada. Questa terra non è abitada per esser cativo ajere; solum questa selimana santa, dove vi vien di le persone 100 milia, come ho ditto, e si vende assa’ cavali, et è lontan dii mar mia zercha . . . . fino a Porlo Buso, dove poi se intra in mar. In dita chiesia questi zorni si dice messa in molti len-guasi, hongarì, todesehi, schiavoni e altri ; et sono molti penitentieri. Vi è grande abondanlia di pesse, ma si vende soldi 5 la lira, e per tutte le caxe si fa ostane; vi è molte chiexie rumate, quale hanno bona inlrada. Vi è uno hospedal di povere. Ila la chiesia cathedral molto grande con una gran torre di piera viva per campaniel, qual si vede molto lontan in mar. È lontan di Maran, per aqua, mia 10, di Grado mia 4, et di Udene mia 20, di Gradisca . . . Dimostra terra antiqua per li epilhaphii antiqui vi sono,; et il Patriarcha à de inlrada di Aquileja da ducali .. ... Et è tre membri, videlìcet Patriarca, Capitolo et monestier di monache di Santa Maria, quali tulli tre hanno juridition separada et intrade a so’ posta. È uno palazo, qual era il patriarchado, molto grande e va in ruina. Concludendo, per il calivo ajere di paludi li è alorno vi abita poche persone il tempo di la eslade. Ha piaza, dove è il palazo dii podestà e una chiesia chiamata San Zuane, dove sì dice messa. Poco lontan di qui è una cbiexia chiamata Belegna, dove è una infinità di bisse et marassi. (1) L» carta 234 * è bianca.