121 mdxix, Dicembre. 1-22 Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Di Franga fo letere, di 3. Dii zonzer di monsignor San Marzeo. Di Spagna, di Barzelona, di 25 Novembrio, in risposta di quanto li fo scrilo per el Consejo di X con la Zonla ; el sumario di le qual le-tere noterò più avanti. Introno in la cossa di domino Hironimo Savor-gnan, qual, essendo ordenato el Parlamento de la Patria, volse andar a sentar al loco suo di sora tutti sete li deputali, sicome ha senta sempre li soi pas-sadi benemeriti dii Stado nostro et primarii ; et sier Francesco Donado el cavalier, locotenente in la Patria, disse non gli pareva dargli quel loco senza altro ordene de la Signoria nostra, et scrisse al Consejo di X di la gran mormoralion di castelani eie. Hor questi Cai di X, sier Luca Trun e sier Vicenzo Capelo, et sier Nicolò Trivixan vicecao in loco di sier .... Salamoi) amalato, messeno di dargli el loco etc. Fo contradita et non fo expedita. A dì 15. La matina, non fo letere da conto da far nota. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta per expedir ditto caso di Savorgnan, el non vi fu il Salamon cao,, ut supra. Fu a la fin, poi molte disputatici), preso che, atenlo li meriti et fede dii di-lectissimo zenlilhomo nostro Hironimo Savorgnan et di soi passadi verso el Stado nostro, che gli sia concesso el sentar de sora li 7 deputali di Udene in li loro parlamenti farano di castelani et in altri lochi, et questo a beneplacito di la Signoria nostra, ut in parte; la copia sarà qui sotoscrita. Di Roma, fo letere di l’ Orator nostro, di 10; et di Napoli, dii secretario Dedo, di.. , le qual fono lede nel Consejo di X. 65 A dì 16. La matina, non fo letere da conto, sohm di Palermo, di sier Pelegrin Venier qu. sier Domenego, di 25 Novembrio le ultime. Di la liberation de le nostre galie di Barbaria di Trapano che le vadino al loro viazo, e altre nove, ut in litteris; la copia sarà qui avanti posta. Et in Colegio fono alditi li oratori di Treviso con quelli di Ceneda et Val di Mariti, zercha il far di l’estimo etc. Da poi disnar, fo Colegio dii Principe, Signoria e Savii per dar audientia, et fu fatto la examinatiou per sier Mariti Zorzi dotor, sier Sebastian Justinian el cavalier consieri, li Capi di X, el Canzelier gran-do et Raphael Regio, leze publice a la Canzelaria, di molti zoveni si meleno a la pruova di esser extra-ordenarii a la Canzelaria, che ne voleno far 7. Di Verona, fo lettre di sier Francesco da cha’ da Pexaro orator nostro, di li. Zereha li agenti cesarei, quali voleno prima haver tutti li 20 milia ducali e il danno dii cambio, e poi tratar le altre differentie; et cussi hanno in comission di far. Et per Colegio, questi zorni, è stà terminà usar gran diligentia in trovar raynes a pagarli lire 4 soldi 17 l’uno, che coreva lire 4 soldi 6 al più, e questo per dar a questo todesco vien de qui a tuorli, perchè, dandoli oro, voleva a lire 6 soldi 4, e tamen core soldi 16, et el cargo di questo fo dato. In questo zorno, a Doana, ribaltò la nave di sier Matio di Prioli, venuta di Cypro, nel discargar: havia suso 12 sachi di goton et 30 di cenere di raxon di sier Alvise Pixani procurator dal Ranco-, tamen si recupererà presto, uè la roba averà mal. Item, in squero, la nave di sier Madalin Contarini, volendo darli conza, etiam rebaltoe. A. dì 17. Gionse in questa note la galia sotil, vien a disarmar, soracomito sier Alvise da Canal qu. sier Luca, qual restò Governador in armada in loco dii Provedador. Fo parlato in Colegio zercha la parte di sier Zorzi Emo procurator, videlicet che li Consieri meli la parteper viam declarationis al Consejo ; e cussi si melerà el primo Pregadi dita parte con alcune adition, ut in ea. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, et prima fu preso col Consejo di X semplice, che quelli 4 contrabandieri fo chiamati etc. per el contrabando grando, e voleno acusar de chi erano le spexe, pero-chè è stà apresentado alcuni colieti falsi e non li veri, che in questo caso siano etiam loro asolli, etiam notificando a chi deteno li 400 ducali, dicendoli non sarà altro etc., ut in parte. Item, fono sopra el processo di alcuni ciladini cremaschi, quali sono in Toresele, et questo per . Item, comenzono a lézer il processo di domino 65 * Camilo da Martinengo, ditto il Contili, qual è in questa terra ; videlicet lo voleno asolver. Et non si potè compir di lezerlo, et questo fo con la Zonla, perchè con la Zonta fo bandito. E nota. 11 Legalo Averoldi, che fo causa di farlo bandir, hora solecita la sua absolutione, et è morto quel domino Julio di Averoldi, che fo quello vene qui a dolersi dii rapto di la puta. Di Verona, fo letere di sier Francesco da cha’ da Pexaro orator nostro. Dii partir di quel Francesco Sacher per qui per luor li danari, et come li agenti cesarei non voleno principiar alcuna cossa se prima non è stà dati tutti li ducati 20 milia. Et domino Andrea dal Borgo, uno di oratori, è par-