71 MDX1X, NOVEMBRE. 72 Colegio e con li Cai di X stole assac in maleria de le monache eie. Da poi disnar, fo fato el parenti a casa di sier Alvise Pisani procuralor, et però non fu lato Pregali; al qual vi andò tutta la terra. Eravi etiam li fioli dii Serenissimo in vesta negra, licei havesseno corolo per la morte di missier Bernardo suo l'radelo, per esser la noviza lìa fo di una fia di sua sorela da cha’ Gusoni. Et la noviza era vestila con vestura di raso biancho e reslagno d’oro a liste. Sichè non si varda più parte di pompe, el ogni un fa zio che li par e conira le leze, per esser desialo quel offilio, .el vi resta uno solo, eh’è sier Jaeomo Contarmi dai Cro-sechieri, il qual non se reduse, ma va solum in Pre-gadi. Et li Savii da poi si reduseno a consultar in Colegio. È da saper: in questa matina vene in Colegio quelli di l’olìcio di 3 Provedadori sora i officii et sier Michiel Morexini da San Cassan, dicendo come l’altra note, che fu sì gran venlo, essendo il custode di le vòlte si fabricha di nuovo in Rialto novo di essi Morexini, dove è do oficii di solo di diti Provedadori sora i officii, el di sora li Avogadori extraordenarii, et passate le 3 bore, volendo far la zercha per el fuogo et niun non fusse scoso, il custode trovò a la porla sora i officii prediti do candele di cera ape-tade di uno soldo l’una, le qual per il gran vento si era sludade. Si judicha, qualche uno è debitor grosso di San Marco babbi porta le ditte candele per impiar fuogo e brusar li officii prediti ; per il che el Principe con il Colegio li parse cosa di granda importanza. Mandono per li Avogadori a far dar taja in Quaranlia chi acuserà etc. Di Franza, fo letere di V Orator nostro di Ambosa, date a dì 4 et 5, con li capitoli di la liga si (rata con el Papa, Soa Maestà e la Signoria nostra a defcnsion di stali, auti dii Gran canzelier, quali li à dati di ordene di la Christianissima Maestà, aziò si consulti et azonzi eie., ut in litteris. Di Milan, dii secretano Caroldo, di... con alcuni avisi, come dirò di soto. A dì 18. La matina, non fu lassato intrar alcun in Colegio, e fo leto col Colegio solamente le sopradite letere, e termenalo ozi consultar di scriver in Franza tra i Savii, e far doman Pregadi. Di Roma vene letere, di 14, di l’ Orator. Come, a di.. . era partito monsignor di Samalò e-piscopo, orator dii Christianissimo re, per venir in questa terra, poi in Franza. Etiam partì a dì .... monsignor di San Marzeo, qual ritorna in Franza. Resta solum el signor Alberto di Carpi per nome di la Christianissima Majestà. Avisa la nova de le do galie yspane prese da le fuste di turchi, che loquele stale a Tunis. Scrive, che tra don Piero Navaro e fra’ Bernardin, ambi doi capilani di mar di la Christianissima Maestà, era venuto grande dissensione, adeo era .... Scrive, il Papa ritrovarsi fuora di Roma a la Magnana. Di Napoli, di Ilironimo Dedo secretano, di 6. Scrive zercha ripresaie. Poi avisa di le nove de le fuste turchesche numero 13 et una galia, qual à preso verso Sardegna do galie di don Hugo di Mon-chada, Tuna di Juslinian de Zenoa, l’altra si dice di dito capitanio zencral. L’ altra nova è, che hanno preso 4 galie etc., ut in litteris. Di Palermo, di sier Pelegrin Venier qu. sier Domcnego, di 30 Octubrio, con avisi di l’ar-mada yspana e ’1 numero de le barze, che sono tra Trapano e la Fagagnana da numero ... e gran numero ... di fanti e zente d’arme suso, più di quello scrive el Capitanio de le galie di Barbaria per le altre. E come el Viceré li ha ditto che ’1 prega non si habi a mal la retenzion de ditte galie; nè è slà per romper alcun salvoconduto, ma solum percossa di Dio, per voler dilla armada andar a tuor Zerbi, e il capitanio non voi vi vadi prima alcun legno; con altre parole, sicome ne le dite letere se contien, el suina-rio de le qual scriverò di solo. È da saper: eri con pioza il reverendissimo Pa-triarcha fo a San Zacharia per partir la chiexia e il Campanie!, e darlo a le monache di San Servolo andate lì, e più che li loleno li libri e arzenti e tutto, e lo danno a ie Observante. Et vi fu etiam sier Alvise Mocenigo el cavalier, Cao di X ; li altri do, sier Zuan Marzelo e sier Zulian Gradenigo non volseno andar. Ilor questa matina, andò Andrea di Franceschi secretano di! Consejo di X, con el capitanio dii Con-sejo di X, e li tolseno lutti i libri e scrilure de le in-trade, paramenti etc. ltem, li arzenti di chiesa messe in una cassa e tutto consignoe a l’abadessa da 37* cha’ Sngudino Observante, non senza grandissimo cordoglio de le altre monache, ma per tema conve-neno haver pacienlia, e tanto più che a dì 29 Octubrio passado sier Jacopo Badoer, sier Luca Trun e sier Zuan Venier Cai dii Consejo di X, andono al dito monaslerio, dicendo a l’abadessa de le Conven-lual, da cha’ Michiel, havesseno pacienlia, perchè convenivano ubedir le deliberalion de Io Excellen-tissimo Consejo di X. Et T altro zorno che ’1 Patriarci« fo in Colegio con li Capi di X, propose di reformar do monasterii che mancha, videlicet la Celestia et Santa Chiara di